Doppio sospetto - Film (2018)

Doppio sospetto
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Duelles
Anno: 2018
Genere: drammatico (colore)
Note: Soggetto dal romanzo Derrière la haine (in italiano: Alice) della scrittrice belga Barbara Abel pubblicato nel 2012.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il sospetto reciproco s'insinua nelle menti delle due protagoniste, vicine di casa e molto amiche, fino a spingerle lentamente verso la paranoia. Sospetti diversi, originati tutti da un tragico incidente verificatosi nella casa di Céline (Coesens): suo figlio si arrampica sulla finestra al primo piano per aiutare il gatto. Alice (Baetens) dal giardino confinante lo vede in precario equilibrio, gli urla di fermarsi e di rientrare, ma invece di passare sotto le siepi attraverso un piccolo passaggio come con poco sforzo potrebbe fare arrivando fin sotto la finestra, sceglie di precipitarsi nell'appartamento dall'amica per avvertirla del pericolo, ma è già troppo tardi:...Leggi tutto una volta salite fino in camera, le due capiscono che il ragazzino è caduto giù.

Un lutto tremendo, una fatalità forse evitabile, o forse no. Da qui nasce il primo sospetto, quello di Céline: Alice avrebbe potuto passare attraverso la siepe e impedire la tragedia? Il regista è bravo a non dare mai risposte certe (almeno prima di raggiungere il livido finale), a mantenere un clima di incertezza che domina ogni scena. Non è facile capire chi stia sbagliando nel giudicare; perché poi sarà la volta di Alice convincersi che l'amica, apparentemente gentile e naturalmente scossa nel profondo dall'accaduto, non le abbia in realtà perdonato di non aver fatto quanto avrebbe potuto e dovuto fare. Il doppio sospetto che il titolo italiano suggerisce diventa la base su cui costruire la storia, un thriller cupo insolitamente ambientato nella Bruxelles degli Anni Sessanta, ricostruita meticolosamente e illuminata dai colori pastosi di una fotografia cromaticamente scintillante.

E i due mariti? Poco più che elementi marginali, secondo quelli che sono i dettami attuali del genere; si muovono in un mondo che non ha un minimo della complessità interiore che ha inghiottito i pensieri delle due protagoniste (entrambe eccellentemente dirette e, soprattutto nel caso della Coesens, dotate di un'imperscrutabilità fondamentale per la riuscita del film). Consolano le consorti o si struggono, lasciati a raccogliere le briciole di una storia che li vede costantemente sullo sfondo (un po' meno il marito di Alice, d'accordo, anche perché è in particolar modo attraverso gli occhi di quest'ultima che la vicenda viene vissuta). Ottimamente scelto il bimbo sopravvissuto, Theo (Lefebvre), il figlio di Alice: un volto che trasmette inquietudine, irrequietezza...

Pur con qualche cedimento nella parte centrale, in cui i giochi si fanno più chiari e qualche scena diventa superflua e meno incisiva, DUELLES è un buon esempio di thriller europeo (franco-belga, nello specifico) capace di rompere gli schemi a cui il cinema americano ci ha spesso abituati per un'indeterminatezza caratterizzante che conduce verso un finale a suo modo inatteso, perfido ma umanamente quasi comprensibile. Pioggia di premi forse eccessiva, ma indubbiamente la caratura artistica - che stilisticamente si rifà ai nipotini di Hitchcock (De Palma in primis) - è superiore a quella dei thriller con i quali parrebbe sulle prime volersi confrontare, ovvero certe produzioni televisive mystery costruite sul colpo di scena conclusivo. Fiero e qualitativamente apprezzabile, pur senza stupire per nulla in particolare (ambientazione esclusa).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/06/20 DAL BENEMERITO KINODROP POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/09/22
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Kinodrop 11/06/20 20:57 - 2950 commenti

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In due villette a schiera confinanti vivono in strettissima affinità le famiglie di Alice e di Céline, amiche inseparabili fino a quando la morte tragica del figlioletto di Céline non provocherà una frattura irrecuperabile. Ambientato negli anni ’60, un dramma psicologico di cui ben presto si perdono le motivazioni, che prende una china artificiosamente spietata quanto prevedibile da thriller d’antan, ma con connotati fortemente compassati dal sapore “telenovelistico”. L’epilogo, poi, dà una soluzione facilitata ed è tanto improbabile quanto fastidioso.

Daniela 26/06/20 09:13 - 12662 commenti

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Abitano in due villette confinanti, hanno due bimbi della stessa età, sono grandi amiche, fino a quando una delle due assiste impotente alla morte accidentale del figlio dell'altra... Thriller franco-belga molto curato nell'ambientazione che ricorda quella di certi film di Sirk, con le sue casalinghe perfette che vivono in belle case e guidano auto color pastello: una superficie liscia destinata a frantumarsi in schegge di sospetti e paranoie in un crescendo intrigante, anche se compromesso da alcune incongruenze e forzature che ne minano la verosimiglianza. Brave le protagoniste.

Capannelle 11/10/20 11:43 - 4411 commenti

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Molto riuscita l'ambientazione anni 60, sottolineata da costumi, auto e interni tutti ben ricostruiti. La regia è un po' didascalica nella prima parte ma ha il merito di tenere un buon ritmo e di assecondare l'evoluzione psicologica dei due personaggi chiave, interpretati con bravura e senso della misura dalla Baetens e dalla Coesens. Qualche situazione forzata qua e là (si pensi a Theo che sale sulla finestra, era meglio evitare un simile replay) ma il prodotto finale è coerente, offre momenti di genuina tensione e sfrutta al meglio le risorse a disposizione.

Galbo 21/10/20 16:48 - 12392 commenti

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Thriller dalle atmosfere “hictchcockiane” che l’ambientazione, con la cura degli interni da alta borghesia rende più efficace sopratutto nel creare un’atmosfera claustrofobia nella quale sono progressivamente rinchiuse le due protagoniste. Sebbene la trama presenti qualche forzatura, il film è costruito in modo efficace con un finale che è allo stesso tempo cupo e consolatorio. Eccellente la prova delle due protagoniste femminili, decisiva per la riuscita dell’opera. 

Nicola81 26/10/20 17:40 - 2857 commenti

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Thriller psicologico franco/belga, efficace nella costruzione della tensione e che grazie anche alla bravura delle due protagoniste riesce a tenere sulla corda lo spettatore: Céline sta davvero covando una spietata vendetta oppure è Alice ad essere paranoica? La risposta all'interrogativo si concretizza però in un epilogo a metà strada fra il tragico e il consolatorio che potrebbe indisporre più di uno spettatore, anche perché ci si arriva pagando pegno a qualche forzatura nella sceneggiatura.

Ira72 23/11/20 14:11 - 1313 commenti

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E' un pugno nello stomaco questo film, per nulla banale, in un crescendo di sospetti e di inquietudine. Sceneggiatura asciutta ma curata che poco indugia sull'idillio apparente delle famiglie perfette per concentrarsi, invece, sui lati più nascosti e pericolosi con conseguenze devastanti che sfociano in terribili tragedie. Brave le protagoniste che rendono la pellicola ancora più incisiva grazie alle rispettive recitazioni. L'epilogo, poi, è tutto ciò che mai ti aspetteresti in produzioni USA. Ma siamo in territorio franco belga, dove l'happy end non è così scontato.

Hackett 19/01/21 13:28 - 1867 commenti

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Ottimo thriller psocologico che parte da un'idilliaca situazione di amicizia e vita sociale e la scardina (tramite un evento tragico) dando il via ad una serie di incomprensioni, sospetti e paure che metteranno in discussione tutto. L'amicizia tra due donne s'incrina per via di un incidente che porta alla morte del figlio di una di loro. Nulla sarà più come prima in un crescendo di colpe assegnate e vendette (immaginate?) progettate. Il regista è abilissimo a narrare il dubbio, rendendo ogni inquadratura parte integrante della tragica vicenda.

Reeves 17/03/21 12:51 - 2216 commenti

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Come sempre il mondo che in apparenza sembra pulito, onesto e corretto nasconde in realtà nidi di vipere tremendi e cattiverie impensabili. Tra Alfred Hitchcock e Claude Chabrol, questo thriller franco-belga si inserisce in una grande tradizione e riserva parecchie sorprese, soprattutto nel finale. Il sospetto tra le due amiche è raccontato con grande maestria, e piu di una volta ci si stupisce.

Ultimo 26/08/21 10:22 - 1655 commenti

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Pellicola niente male: tutto viene costruito intorno alla psicologia delle due figure femminili, casalinghe apparentemente perfette ma dai comportamenti ambigui. Il film vive di alcuni momenti morti, ma è promosso grazie a una buona prova delle due protagoniste. In alcuni tratti si arriva al thriller vero e proprio, con atmosfere "alla Hitchcock". Consigliato prevalentemente ai fan del genere.
MEMORABILE: La caduta del bambino dalla finestra.

Il ferrini 2/01/23 00:48 - 2358 commenti

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Niente male questo thriller belga che riesce a mantenere viva l'attenzione fino all'epilogo. Non è un terreno nuovo quello in cui si muovono i vicini di casa, due famiglie sostanzialmente speculari, a una delle quali muore tragicamente un bambino. Bravo il regista a fornire sempre spiegazioni plausibili al comportamento morboso della madre rimasta senza figlio così come a quello paranoide dell'altra. I padri sono figure trascurabili ma nel quadro generale hanno anch'essi un loro compimento. Finale agghiacciante. Promosso.

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Bubobubo 12/01/23 13:47 - 1847 commenti

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Un tempo amiche inseparabili, Alice (Baetens) e Céline (Coesens) cominciano ad allontanarsi quando la prima non fa in tempo ad evitare la tragica morte della figlia della seconda. Céline medita lenta vendetta, o sono i sensi di colpa di Alice a farle immaginare complotti inesistenti? Per quanto lo si possa logicamente rivoltolare, un soggetto del genere rimane sempre legato al principio del rasoio di Occam: l'esito potrà essere solamente bianco o nero. Tolto l'effetto sorpresa (precocemente intuibile la soluzione), rimane comunque un buon thriller europeo, ben diretto e interpretato.

Cotola 26/03/23 20:09 - 9043 commenti

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L'idilliaca amicizia tra due donne viene messa a dura prova dalla morte del figlioletto di una delle due poiché l'altra comincia ad essere rosa dal tarlo del dubbio, del sospetto. Hitchcockiano per il suo giocare, con cognizione di causa e quindi in modo pienamente riuscito, con l'ambiguità che verrà sciolta solo nel coraggioso e bel finale, tutto sommato lontano dalla prevedibilità. Il coinvolgimento si mantiene quindi buono per tutta la durata del film, così come la tensione che registra un buon crescendo. Riuscito.

Anthonyvm 12/04/23 16:17 - 5689 commenti

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Buon dramma nero a conduzione bifamiliare, con una donna a pezzi dopo l'accidentale morte del figlioletto che, identificata l'amica della porta accanto come responsabile della tragedia, decide di rovinarle la vita. L'irrazionale cattiveria della madre affranta appare tanto spietata e biasimevole quanto umanamente comprensibile; d'altro canto non si può che parteggiare per la sua vittima, subdolamente portata alla paranoia. Su questi due perni Masset-Depasse costruisce un buon intrico di pathos emotivo e suspense da thriller, con un'ottima tranche finale. Da appaiare a I nuovi vicini.
MEMORABILE: L'incidente; Il coniglietto nella bara; Attacco di cuore fra le spighe di grano; Biscotti con arachidi; Il "poetico" e beffardo finale da cartolina.
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  • Discussione Daniela • 25/06/20 23:40
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    E' stato annunciato un remake statunitense diretto dallo stesso regista con protagoniste Anne Hathaway  e Jessica Chastain. 
    Notizie più ampie qui

     
    Ultima modifica: 26/06/20 08:31 da Zender