Sì confermo. In un'allucinante e tutto sommato patetica intervista in cui l'imputato anziché fare auto da fe cerca invano di scagionarsi a suon di involutissime circonlocuzioni zeppe di tecnicismi, ha addirittura avuto il coraggio di proclamare che si è trattato, come in molti altri casi, di dichiarata citazione con valore aggiunto della rielaborazione personale. Cosa duplicemente falsa, dato che la battuta, messa a confronto, è identica, e che Luttazzi nello spettacolo la spaccia per sua.
Mi sono in ogni caso bastati 2 minuti e mezzo dei 40 che dimostrano la sua vena plagiara per capire l'antifona.
Ciò detto, aggiungo che per quanto gravissima la sua posizione, per me i suoi limiti sono soprattutto attoriali: ritmo inesistente, intere frasi mangiate, timbrica monocorde, spettro interpretativo esiguo. Tutte cose imperdonabili per un attore teatrale, specie comico, fossero anche state tutte sue le battute sciorinate di volta in volta.
Di contro spezzerei a suo favore la seguente lancia: pur avendo spudoratamente parafrasato motteti di terzi senza nemmeno degnarsi di modificarli quel minimo, si è comunque fatto avanti testa alta e occhi dritti contro il moloch berlusconiano, pagandone ogni fio. Il coraggio se non altro non glielo si può certo negare.
Ultima modifica: 4/11/11 13:29 da
Schramm