Commedia western tendente al demenziale, con un Gibson super gigione (pistolero truffatore abile con le carte), una Foster bella e imbrogliona, legata al soldo e un Garner (padre del protagonista), che fa il signore della situazione, ma non è diverso dagli altri due. Difficile scherzare col western e il regista, seppur indovinando qualche discreta situazione (le varie truffe) e avvalendosi di una sceneggiatura che riesce a piazzare alcuni simpatici colpi, non va al di là di un prodotto di medio livello, presto dimenticabile. Un'occhiata gliela si può dare, ma più di 2 ore pesano.
MEMORABILE: "L'uomo che fugge vede l'aurora e fuggendo la rivede ancora"; L'amico indiano di Maverick, che frega un riccone russo e Maverick stesso.
Western scherzoso, fra parodia e omaggio a un celebre serial che ebbe l'ottimo Garner (qui nei panni dello sceriffo Cooper) come protagonista e un giovane Clint Eastwood fra i caratteristi. Ridanciano e abbastanza divertente, un po' farraginoso all'inizio, ben condotto nella parte finale col torneo di poker, dove c'è un ammiccamento alla serie God of gamblers. Sussulto cinefilo per i fans del bis nostrano, all'apparizione di Paul Smith, il simil-Bud Spencer israeliano di Carambola numero 1 e numero 2!
Western sgangherato e demenziale. Un torneo di poker fa da sfondo alle avventure di un gruppo di imbroglioni più o meno capaci. Cast notevole per un risultato tutto sommato appena sufficiente (vedi Coburn). La Foster è un po' spaesata, Gibson sempre più narciso, ma il ritmo c'è e le trovate divertenti, pur al minimo sindacale, non fanno calare l'attenzione. I colpi di scena finali, a catena, non guastano. Divertente Greene (indiano gigione) e simpatico il cameo di Glover (da Arma letale). Da non prendere assolutamente sul serio. Passatempo.
Molto complicato realizzare una commedia western con una struttura narrativa quasi demenziale. Ne fa le spese Richard Donner capace artigiano del cinema che prende spunto da una serie televisiva americana di grande successo (ma Jodie Foster è palesemente spaesata e fuori contesto) e riunisce un cast prestigioso. Grazie ai nomi reclutati, il film ha momenti godibili ma nel complesso è noioso e patisce l'eccessiva lunghezza.
L'ottima fotografia, gli splendidi panorami fluviali, lo steamboat, sono le cose più rimarchevoli. Ci sono anche vecchie glorie che è piacevole rivedere e alcune trovate divertenti, a sollevare le sorti di questa commedia che vede un Gibson spadroneggiare e molto a suo agio in una parte dove gli è permesso uscire dalle righe, cosa che sembra amare particolarmente. Poco adatta la Foster (sarebbe stata meglio un'attrice con qualche dote fisica in più). I colpi di scena nel finale rimediano la festa, come i fuochi artificiali.
Brillante e originale commedia interpretata in modo eccellente da Mel Gibson. Degni Jodie Foster come spalla e quasi tutto il resto del cast, tra cui è difficile trovare vere e proprie insufficienze: Coburn e Garner, in particolare, onorano la loro carriera di ottimi caratteristi. Accompagnamento musicale ispirato e di prim'ordine, sceneggiatura solida e ben scritta. Finale di gran classe. Bello e sottovalutato momento nella storia della commedia americana.
Donner si cimenta nell'impresa difficile di dirigere il remake di una serie tv amatissima negli USA, tentando di replicarne il clima scanzonato ed affidandosi molto al glamour mascalzone di Gibson, che però funziona meglio quando fa il Mad-Mel o il cop fuori di testa, affiancato da Foster, talentuosa ma qui fuori ruolo, mentre appare a suo agio la vecchia volpe Garner (!), protagonista delle prime tre stagioni del serial. Nell'intrigatissima trama, alcuni snodi truffaldini sono simpatici ma nel complesso il parodia ha il fiato corto e la lunga durata fa affiorare la noia.
Tratto dall'omonima serie TV americana di fine anni Cinquanta. Commedia e western difficilmente producono un buon risultato, e quaesto film ne è la prova. Note negative: la durata (due ore) è eccessiva; la storia nella seconda parte perde brio, diventando prevedibile e un po' banale. La nota più interessante è Jodie Foster, che seppur in un ruolo che poco le si addice, risulta simpatica.
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