Charlie Chan e il castello nel deserto - Film (1942)

Musiche a tratti western (come il villaggio dove si arriva per andare al castello) e tanti tocchi gotici (castello isolato, armature, veleni ecc.), il solito umorismo molto apprezzabile mentre delude la banale risoluzione della vicenda. Buono il cast, con il solito Toler (forse il migliore dei Charlie Chan visti sullo schermo).

Maggiormente interessante e piacevole di altri film col detective dagli occhi a mandorla poiché ricalca le orme di molti gialli classici e contiene, infatti, molti suoi topoi come i personaggi che vivono in luogo chiuso ed isolato dal mondo (il castello), i tocchi gotici, il veleno ed ovviamente l'investigatore che alla fine risolve tutto. Gustoso anche grazie ad un paio di colpi di scena magari non proprio onestissimi ma efficaci. Applausi per Ethel Griffies che interpreta deliziosamente un'invasata veggente.

Bella avventura di Charlie Chan, impegnato a risolvere un duplice avvelenamento in un castello isolato nel deserto. Ambientazione affascinante, con umorismo "horror" che non guasta e una miriade di personaggi che rende molto complicato capire cosa è successo e come. Si tratta di uno dei film più vivaci e movimentati della serie. Sempre in parte Toler.

Charlie Chan è questa volta impegnato in un intrigo spionistico volto alla distruzione della flotta americana a Panama. Si tratta come al solito di una produzione in serie che oggi definiremmo televisiva, con convenzioni narrative tipiche del genere. Ma in questo caso il plot è piuttosto avvolgente e è sceneggiato con la solita professionalità. Bene Toler nella parte di Chan (anche se personalmente preferisco Oland) e Yung nella parte di suo figlio. Scene ben curate e ritmo piuttosto elevato. Si lascia guardare con piacere.