1947: Fred (Andy J. Forest) e Jennifer (Francesca Dellera) sono una giovane coppia angloamericana, trasferita in quel di Capri, paese nel quale è sbocciato l'amore. Lui deve, per lavoro, partire per la Toscana e decide di passare da Roma, per incontare una vecchia fiamma. Lei resta con l'anziano Don Vincenzo (Vittorio Caprioli) e si fa consolare da un vecchio amore locale. Uno dei primi titoli sul tradimento (stavolta reciproco), curioso per un cast eterogeno (Caprioli e Venantini) sul quale Brass soprassiede, in virtù del pelo della Dellera.
Terribillimo. Del romanzo di partenza ("Lettere da Capri" di Mario Soldati) non resta ovviamente nulla, come peraltro delle doti registiche di Brass, ormai accantonate. La goffaggine del tutto (cast compreso, e spiace vedere il grandissimo Caprioli naufragare in questo mare) non solo è fastidiosa, ma ammazza ogni velleità erotica, quand'anche a uno non dispiaccia la Dellera. Smosciante
Solito pasticcio brassiano che stavolta deturpa il bel "Lettere da Capri" di Soldati e che dietro le velleità "ricostruttive" nasconde le solite fregole di questo regista che si produce anche in un cammeo (nella parte del guardone). Se cercate l'erotismo passate oltre, se cercate altro fate lo stesso.
Prova un po' sottotono per Brass, che ripropone il suo solito stile, ma risulta molto meno brioso e divertente che in altre sue creazioni erotiche. Anche i personaggi risultano stanchi e poco coinvolgenti. La Dellera dei tempi d'oro recita una parte piuttosto scontata, la Warren è sicuramente più intrigante ed è l'unico buon motivo per vedere il film.
Neutro, che per un erotico è come dire scarico. Il capriccio di Brass, che gira con una velleitaria raffinatezza di serie B, consiste nel creare un capriccioso gioco di erotismo a buon mercato, qui meno fantasioso del suo standard. Francesca Dellera è abbastanza esuberante. Nicola Warren, nel ruolo di Jennifer, non sfigura. Peccato che abbia girato solo questo titolo.
Storiella ben intrecciata di due sposini in viaggio che affrontano i propri fantasmi del passato. Soggetto semplice, sviluppo azzeccato dalla regia e montaggio che alterna flashback e presente. La componente erotica è molto limitata, rispetto ad altri lavori del regista, e è più incentrato sull'introspezione dei personaggi principali. Molto buona la ricostruzione anni 40.
Brasa ambienta questo film nel dopoguerra e più precisamente a Capri. L'ambientazione rimane la cosa più interessante e suggestiva del film, al pari delle curve di Francesca Dellera. La storia ovviamente è un pretesto per mostrare una volta di più il lato voyeuristico del regista è più in generale dell'occhio che guarda. Senza ombra di dubbio uno dei Brass-erotici più brutti.
Patinato film di Brass in cui si osserva una trama semplicistica e priva di spunti interessanti. Tra ricordi e desideri si arriva a un finale scontato. Tra la Warren e l'esordiente Dellera prevale indubbiamente la sensualità della prima, mentre la seconda è penalizzata anche da un doppiaggio poco attraente. Forse il migliore è Caprioli, ma nel complesso è una pellicola che offre scarso interesse.
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