Note: Aka "Il tempo delle mele III". Non è un seguito dei due celebri film (benché regista, protagonista, autore della colonna sonora e sceneggiatori siano gli stessi). Il titolo truffaldino è dovuto ai distributori italiani.
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Sequel inventato dai titolisti italiani (in originale non esiste relazione con i due LA BOUM), L'ETUDIANTE non riesce a far fruttare la presenza della sceneggiatrice (Daniele Thompson), del compositore delle musiche (Vladimir Cosma, anche citato in una sorta di omaggio metacinematografico), del regista (Claude Pinoteau) e della protagonista (la qui ventiduenne Sophie Marceau) dei due classici di qualche anno prima. Si son perse per strada la coralità e la fresca ironia in favore di una stucchevole love-story che azzera ogni personaggio secondario tenendo sempre al centro di tutto i due amanti: la Marceau è ancora splendida e forte della stessa spontaneità che aveva contribuito...Leggi tutto a regalarle il successo, ma Vincent Lindon è qui solo un evanescente ragazzotto poco espressivo al quale uno script poverissimo di spunti umoristici nega persino di poter sfruttare l'aria buffa che si intuiva nella prima scena in ovovia. La storia procede piatta, priva di idee che la possano rivitalizzare, e se non fosse per la riconosciuta frizzantezza della regia di Pinoteau il film si farebbe presto irritante. Invece tutto sommato si lascia seguire, anche se le fasi lavorative della Marceau sone rese malissimo e il finale con esame "moderno" appare patetico. Della raccolta anni 80 la “mela marcia” è questa.
Una bellissima studentessa universitaria sgobbona, sicura di sè e con un pizzico d’altezzosità tipica della parigina un po’ snob, si ritrova, senza bramarla, in una vicenda sentimentale/sessuale con un musicista sconclusionato caratterialmente del tutto diverso da lei. Pinoteau ripete il cliché amoroso che lo ha reso celebre alzando l’età dei personaggi e il risultato è una bella commedia matura con un pizzico di charme francese fine anni ’80. Titolo (per il mercato italiano) ingannevole.
Nonostante un titolo truffaldino, il seguente titolo non è il terzo capitolo della serie (meno male!), ma come qualità non brilla certo più degli altri due capitoli. C'è la solita Sophie Marceau e la storia è più noiosa di un ingorgo in autostrada. Poco adatto ai non appassionati del genere romantico.
Il titolo italiano ingannatorio messo lì per far soldi per una storia avulsa ai primi, se così possiamo definirli, capitoli. Il risultato: un modesto filmetto sentimentale, sempre sul genere giovanile, con una Sophie Marceau più donna, studentessa alla Sorbona, che ha un incontro fatale con un musicista girovago. Movimentato ma smielato e non molto interessante il risultato complessivo.
Commedia sentimentale per post-adolescenti dal titolo italiano furbetto: non ha infatti nulla da spartite con i precedenti film della serie, ma unicamente la stessa interprete e il medesimo regista. Storiella esile sugli amori tra una studentessa universitaria e un musicista, ha una trama scontata e una sceneggiatura banale.
Messo in chiaro che non c'è nessun collegamento con i primi due film interpretati dalla stessa Sophie Marceau, notiamo però che il filone sentimentale è più o meno lo stesso riportato in una situazione più adulta e che la noia comincia ad attanagliare lo spettatore da inizio film senza più abbandonarlo, fino a un finale che difficilmente si può dimenticare, per stucchevolezza e ridicolaggine. Sconsigliatissimo.
Commedia per adolescenti (o meglio post-adolescenti) la cui trama ricorda un vecchio successo, "Una storia importante". Intendiamoci, se non si hanno grosse pretese il film si può anche guardare e risulta scorrevole, ma a parte l'inizio sulla neve e qualche altra scena resta ben poco, alla fine! Passo falso del regista. La Marceau, comunque, è sempre bellissima.
Per non restare delusi o straniti si tenga conto che il titolo italiano inganna (una piccola bravata commerciale per sfruttare gli altri due film dello stesso regista con la bella Marceau). Nel complesso è una graziosa e leggera storiella giovanile incorniciata tra i palazzi della deliziosa Parigi degli anni '80. La trama non ha pretese, a tratti è lenta e mancano colpi di scena incisivi. Tuttavia offre una garbata fotografia, qualche sofisma e simpatici personaggi uno più naif dell'altro. Godibile nella stessa misura in cui è dimenticabile.
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HomevideoZender • 19/02/08 11:28 Capo scrivano - 49062 interventi
Esce il 22 febbraio 2008 per Cecchi Gori il dvd di questo difficilmente reperibile sequel apocrifo (nel senso che il titolo legato al Tempo delle mele è invenzione nostrana) degli altri due film di Pinoteau
Audio: Ita.mono
Video: 16:9/1.78:1
Extra: trailer
Sophie Marceau nel film conosce un ragazzo (Vincent Lindon) e va a casa sua per trascorrere una notte d'amore, ma prima di farlo va in toilette per lavarsi i denti.
Sul mobiletto del bagno vediamo l'allora novità nel campo dell'alta profumeria maschile Jazz di Yves Saint Laurent. A sinistra l'after shave e a destra l'eau de toilette, nell'ormai storico - e non più prodotto - flacone b/n.
Markus ebbe a dire: Mi rendo conto che lo sguardo in questo caso va giustamente diretto essenzialmente sulla pruriginosa "creatura" (che di lì a poco si mostrerà in un nudo integrale), ma il dovere di segnalare i profumi nei film (come sempre faccio), preme:
Sophie Marceau, nel film conosce un ragazzo (Vincent Lindon) e va a casa sua per trascorrere una notte d'amore, ma prima di farlo, va in toilette per lavarsi i denti.
Sul mobiletto del bagno vediamo l'allora novità nel campo dell'alta profumeria maschile Jazz di Yves Saint Laurent. A sinistra l'after shave e a destra l'eau de toilette, nell'ormai storico - e non più prodotto - flacone b/n.
Aridaje con un altra "creazione" di Saint Laurent! Yves Saint Laurent: il profumiere più amato dai cineasti:DD Grazie anche per questa segnalazione, Markus, deliziosa e fragrante curiosità, come sempre!
Grazie ragazzi. Questa volta non ho molta nostalgia del prodotto qua rappresentato, poiché il Jazz lo considero uno dei più anonimi profumi di YSL. Davvero poco ispirato.