Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Book Club: The Next Chapter
Anno: 2023
Genere: commedia (colore)
Regia: Bill Holderman
Note: Sequel di "Book club - Tutto può succedere" (2018).
Lo trovi su
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Sganciandosi quasi del tutto dagli spunti del capitolo precedente, da cui si preleva quasi solo l'idea delle quattro amiche ultrasettantenni (naturalmente sempre interpretate dalle medesime attrici) accantonando dopo pochi minuti gli agganci al "club del libro", che continua a campeggiare nel titolo giusto per dare legittimità al sequel, il film altro non è che il racconto del viaggio in Italia delle protagoniste. Diane (Keaton), Sharon (Bergen) e Carol (Steenburgen) sono pronte a festeggiare in questo modo - con una sorta di "addio al nubilato" on the road - l'imminente matrimonio tra...Leggi tutto Vivian (Fonda) e il fascinoso Arthur (Johnson).
Insieme le quattro partono atterrando a Roma per la prima delle tre tappe nel Belpaese che da sempre rappresentano le mete turistiche immancabili per gli americani. Dopo aver denunciato il furto delle loro valigie in stazione (hai visto mai che ci si fa mancare lo stereotipo dell'italiano ladruncolo), le tre provano e acquistano il prezioso abito da sposa in una boutique del centro decidendo di partire poi per Venezia e Firenze in un tripudio di colori e paesaggi cartolineschi da brividi (con l'acqua verdastra della laguna tirata in azzurro che neanche a Bora Bora).
Insomma, come prevedibile il film è un coacervo di quei luoghi comuni che restituiscono all'americano medio l'immagine rassicurante dell'Italia che è la stessa dai tempi di VACANZE ROMANE, sfondo ideale per un viaggio romantico e spensierato all'insegna della leggerezza e del disincanto. Delle quattro chi si segnala per vivacità e acutezza è la Bergen, cui spetta il ruolo di cinica sarcastica, mentre le altre tre risultano perlopiù intercambiabili, nonostante le diverse caratteristiche. Carol è di tutte la figura maggiormente anonima, nonostante sia l'unica sposata (con Craig T. Nelson) e di conseguenza la più deputata a mantenere i contatti con l'America, mentre Diane è la fresca vedova che deve spargere le ceneri del marito in Italia. Le altre due sono single, anche se Vivian ha finalmente deciso di fare il grande passo. Chi troverà invece più di un partner è inaspettatamente Sharon, la quale prima stabilisce un curioso rapporto col poliziotto (Giannini) a cui le quattro denunciano il furto delle valigie e successivamente a Venezia si lascia teneramente avvicinare dall'avventore di un bar (Quarshie).
Tutto rientra in ogni caso nella routine del romantico dozzinale, con battute che si vorrebbero ficcanti ma sono in gran parte i soliti doppi sensi erotici da quattro soldi (che nelle intenzioni dovrebbero far ridere in bocca a donne di una certa età) o comunque gag di basso livello. Certo, non ci si aspettava da un film simile grande profondità, ma magari qualche spiritosaggine meno banale e un umorismo vagamente più ricercato sì. Invece nemmeno l'apporto delle quattro ottime attrici - per forza di cose meno brillanti che in gioventù e costrette a restare in bilico tra considerazioni dolciamare sulla vita e la voglia di risultare comunque divertenti - riesce a risollevare uno script fiacchissimo, con i tre partner maschili (c'è anche Andy Garcia nel ruolo di nuovo amore di Diane) a fare poco più che da tappezzeria.
Prevedibile mix italoamericano nel casting, con Vincent Riotta chef veneziano ex antico amore di Carol, Giampiero Judica effeminato venditore di abiti da sposa, Giovanni Esposito organizzatore del matrimonio, Ugo Dighero capotreno e classici della canzone italiana da esportazione in colonna sonora: da Al Bano e Romina ("Felicità" durante un volo in elicottero) a Tozzi ("Gloria" cantata in karaoke nel dopocena a Venezia). La magnificenza degli esterni ruba la scena alle frivolezze di dialoghi inconsistenti e tutto sa di fasullo, compreso lo show con sorpresa (per modo di dire) al matrimonio. Si ride troppo poco e le protagoniste risultano oltretutto poco simpatiche, al di là di una carriera che per tutte dice invece il contrario (e qualcosa vorrà dire...). Certo, con un cast di tale portata e una confezione di lusso la forma è spesso salva, ma a dire il vero le risate - almeno in Italia - sono quasi tutte figlie della goffa rappresentazione del nostro paese o della raggelante resa di molte gag...
Chiudi
Insieme le quattro partono atterrando a Roma per la prima delle tre tappe nel Belpaese che da sempre rappresentano le mete turistiche immancabili per gli americani. Dopo aver denunciato il furto delle loro valigie in stazione (hai visto mai che ci si fa mancare lo stereotipo dell'italiano ladruncolo), le tre provano e acquistano il prezioso abito da sposa in una boutique del centro decidendo di partire poi per Venezia e Firenze in un tripudio di colori e paesaggi cartolineschi da brividi (con l'acqua verdastra della laguna tirata in azzurro che neanche a Bora Bora).
Insomma, come prevedibile il film è un coacervo di quei luoghi comuni che restituiscono all'americano medio l'immagine rassicurante dell'Italia che è la stessa dai tempi di VACANZE ROMANE, sfondo ideale per un viaggio romantico e spensierato all'insegna della leggerezza e del disincanto. Delle quattro chi si segnala per vivacità e acutezza è la Bergen, cui spetta il ruolo di cinica sarcastica, mentre le altre tre risultano perlopiù intercambiabili, nonostante le diverse caratteristiche. Carol è di tutte la figura maggiormente anonima, nonostante sia l'unica sposata (con Craig T. Nelson) e di conseguenza la più deputata a mantenere i contatti con l'America, mentre Diane è la fresca vedova che deve spargere le ceneri del marito in Italia. Le altre due sono single, anche se Vivian ha finalmente deciso di fare il grande passo. Chi troverà invece più di un partner è inaspettatamente Sharon, la quale prima stabilisce un curioso rapporto col poliziotto (Giannini) a cui le quattro denunciano il furto delle valigie e successivamente a Venezia si lascia teneramente avvicinare dall'avventore di un bar (Quarshie).
Tutto rientra in ogni caso nella routine del romantico dozzinale, con battute che si vorrebbero ficcanti ma sono in gran parte i soliti doppi sensi erotici da quattro soldi (che nelle intenzioni dovrebbero far ridere in bocca a donne di una certa età) o comunque gag di basso livello. Certo, non ci si aspettava da un film simile grande profondità, ma magari qualche spiritosaggine meno banale e un umorismo vagamente più ricercato sì. Invece nemmeno l'apporto delle quattro ottime attrici - per forza di cose meno brillanti che in gioventù e costrette a restare in bilico tra considerazioni dolciamare sulla vita e la voglia di risultare comunque divertenti - riesce a risollevare uno script fiacchissimo, con i tre partner maschili (c'è anche Andy Garcia nel ruolo di nuovo amore di Diane) a fare poco più che da tappezzeria.
Prevedibile mix italoamericano nel casting, con Vincent Riotta chef veneziano ex antico amore di Carol, Giampiero Judica effeminato venditore di abiti da sposa, Giovanni Esposito organizzatore del matrimonio, Ugo Dighero capotreno e classici della canzone italiana da esportazione in colonna sonora: da Al Bano e Romina ("Felicità" durante un volo in elicottero) a Tozzi ("Gloria" cantata in karaoke nel dopocena a Venezia). La magnificenza degli esterni ruba la scena alle frivolezze di dialoghi inconsistenti e tutto sa di fasullo, compreso lo show con sorpresa (per modo di dire) al matrimonio. Si ride troppo poco e le protagoniste risultano oltretutto poco simpatiche, al di là di una carriera che per tutte dice invece il contrario (e qualcosa vorrà dire...). Certo, con un cast di tale portata e una confezione di lusso la forma è spesso salva, ma a dire il vero le risate - almeno in Italia - sono quasi tutte figlie della goffa rappresentazione del nostro paese o della raggelante resa di molte gag...
ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 13/05/23 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
- Non male, dopotutto:
Markus, Gabrius79 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr.
Roma, Venezia e scorci di campagna toscana - con gli immancabili cipressi che si stagliano al sole d'Italia - sono le commoventi immagini da cartolina che riempiono questa romantica commedia con quattro "scatenate" settantenni. Tutto decisamente basico, eppure talvolta efficace nel suo esserlo: in fondo la pellicola - che riesce persino a strappare qualche risata - non vuole essere che questo, per la facile fruizione di un pubblico di età matura e col bel messaggio del sogno di un viaggio di quattro signore della terza età con ancora l'entusiasmo dei vent'anni. Viva l'Italia!
Un film con quattro bravissime attrici non utilizzate al loro meglio (la migliore è la Bergen) ma che in diversi momenti riescono a regalare qualche sorriso. La pellicola è piuttosto banale, ma per lo meno si fa seguire senza troppi pensieri. Bei paesaggi italiani da cartolina fanno da cornice al tutto. Reparto maschile decisamente sottotono e quasi anonimo, nonostante l’utilizzo di bravi attori quali Garcia e Johnson. Buon dispiego di musica italiana.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
- In una scena girata in Piazza di Spagna a Roma due ragazzi in Vespa gridano una frase alle quattro protagoniste e loro la traducono all'istante consultando il telefonino. Nella versione italiana del film i ragazzi parlano in spagnolo. Si tratta evidentemente di un escamotage perché, se la frase fosse stata detta in italiano (e le signore parlano sempre in italiano, nella nostra versione), non si sarebbe potuto capire perché avrebbero dovuto tradurla. Nella versione originale, ovviamente, i due ragazzi parlano invece in lingua italiana.
- Il 24 Agosto uscirà il dvd
dvd-store.it vendita DVD, Blu-Ray, 4K e UHD: Book Club - Il capitolo successivo
