Trama ad alta prevedibilità e cucita addosso al protagonista. Attorno a lui anche un Garcia ormai in disarmo e la bellona di turno che non possiede troppe doti recitative. Si fa quindi fatica a trovare un motivo per guardarlo; poteva essere la curiosità di vedere alcune location della provincia romana e di Civitecchia, ma avviene tutto in campo stretto perché vengono fatte passare come se fossimo in Louisiana.
Capita di rado di vedere un film così banale, in cui si riversano tutti i luoghi comuni del cinema "d'intreccio" americano: potrebbe essere un poliziesco e non lo è, uno di spionaggio e non se ne parla, uno che non porta da nessuna parte ondeggiando tra sparatorie e scazzottate con tanto di bellona di turno cui non è richiesta una recitazione credibile e qui ci siamo. A un buon inizio fa seguito una visione sempre più penosa talché il divertimento maggiore è prevedere ciò che avverrà nella sequenza successiva. Riuscendovi. Pollice verso.
Uno sbirro viene incastrato da colui che gli ha ucciso il partner, finendo in galera. Una volta tornato in libertà, si mette a indagare privatamente per vendicarsi del torto. Dopo una partenza al fulmicotone il film tende a perdere d’intensità, con un ritmo che man mano si fa sempre più fiacco e una trama piuttosto confusionaria. I presunti colpi di scena si subodorano facilmente disinnescando l’effetto sorpresa. Urban fa il suo nel ruolo del rude poliziotto, mentre Garcia è confinato in una parte del tutto marginale e non graffia poi molto.
Durante l'operazione antidroga sotto copertura, un agente di polizia viene incastrato da un criminale che gli ammazza il partner e lo fa finire in carcere per corruzione. Scontata la pena, il suo unico obiettivo è vendicarsi e riconquistare la sua reputazione... Nonostante le contorsioni della trama che accumula troppi personaggi dai moventi poco chiari, si tratta di un film che riserva ben poche sorprese, a parte il confronto finale in cui Garcia, fino ad allora defilatissimo, ha l'opportunità di dare un senso alla propria presenza nel cast. Confezione nella norma, diligente Urban.
Molto banale, forse troppo al punto da compromettere la visione in più punti. La confezione è accettabile ma a parte un inizio promettente accade ben poco di interessante, con Urban che gioca a fare il duro (in modo anche convincente) e poche scene d'azione messe qua e là per ravvivare il ritmo. Il resto del cast fa il compitino, compreso un Garcia piuttosto defilato che solo verso la fine entra un po' più in scena. Mediocre, perché uguale a tanti altri senza avere una sua personalità.
Andy Garcia HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneZender • 27/07/18 15:05 Pianificazione e progetti - 46922 interventi
Occhio Digital che era già presente. Conviene sempre cercare anche per regista i titoli, mai solo per titolo italiano. O come titolo originale almeno.
Zender ebbe a dire: Occhio Digital che era già presente. Conviene sempre cercare anche per regista i titoli, mai solo per titolo italiano. O come titolo originale almeno. Hai ragione, chiedo venia..