Attentato ai tre grandi - Film (1967)

I tre grandi sono Roosvelt, Churchill e Stalin, attesi a Casablanca per decidere le sorti di una guerra infinita, mentre gli attentatori sono cinque uomini capitanati da un ufficiale disposto a tutto pur di raggiungere la meta. Scenari esotici, travestimenti vari e trappole inaspettate rendono forsennato il ritmo di questo film girato con navigata esperienza e in cui si inserisce in qualche modo anche l'elemento thriller. Ken Clark inaspettamente serio e risoluto e, fra gli altri, spiccano Horst Frank, Carlo Hintermann e Gianni Rizzo. Sabbia, sudore e granate.

Se lo si prende per quello che è, ovvero, più che un bellico, un avventuroso con un manipolo di soldati scelti per una missione “di poco conto” (uccidere Roosevelt, Churchill, Stalin e, in alternativa, de Gaulle), il risultato non è poi così male. E questo grazie all’eterogeneo gruppetto, i cui componenti devono per forza collaborare, nonostante le evidenti incompatibilità e, soprattutto, i diversi punti di vista. L’azione c’è, il deserto che attraversano non è certo una noiosa distesa di sabbia; e il finale, seppur inevitabilmente già scritto, è accettabile.

Un gruppo di militari tedeschi viene incaricato di realizzare in Nordafrica una missione che potrebbe rovesciare le sorti del conflitto. Tra i film bellici diretti da Umberto Lenzi forse il meno divertente, penalizzato dai pochi mezzi e da una storia abbastanza assurda. Tra gli interpreti spicca Franco Fantasia nel ruolo di un francese, mentre Horst Frank è per una volta non il cattivo di turno. La mano di Lenzi c'è, ma il film non decolla.