Arrivederci ragazzi - Film (1987)

Arrivederci ragazzi
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Titolo originale: Au revoir les enfants
Anno: 1987
Genere: drammatico (colore)
Note: Leone d'oro al miglior film alla 44ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/03/09 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 3/03/09 10:11 - 9673 commenti

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Tra i ragazzi in un collegio nella Francia di Vichy vengono nascosti alcuni ebrei che fanno amicizia con gli altri, ma un delatore rivela il segreto ai soldati tedeschi. Un film straordinario sull'amicizia, sull'infanzia spezzata dalla violenza che fa diventare improvvisamente e spietatamente adulti. Un film tanto delicato e accorato nella narrazione di un'amicizia in tutte le sue fasi, quanto sconvolgente e straziante nel livido epilogo che attende i suoi giovanissimi protagonisti. Un film che tutti dovrebbero vedere.

Galbo 7/03/09 05:52 - 12399 commenti

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Capolavoro di Malle, nonché tra i film più efficaci sull'olocausto che non viene mai mostrato ma la cui presenza pervade in modo inquietante la pellicola fino al finale amaro. Ma arrivederci ragazzi è anche e sopratutto un film sull'amicizia e sulla crescita forzata e violenta (perchè indotta da circostanze straordinarie) di un gruppo di adolescenti raccontata dal regista con un tocco particolarmente sensibile e delicato, grazie anche all'apporto di un ottimo cast.

Cotola 11/03/09 22:40 - 9055 commenti

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Splendido film di Louis Malle che con questa pellicola firma la sua opera migliore. Merito di una bella sceneggiatura e di una regia che regalano tante emozioni fino ad arrivare al tragico finale. Solido anche da un punto di vista narrativo oltre che meritoriamente sobrio nonostante la drammaticità dei tempi trattati. Indimenticabile il finale. In poche parole: da non perdere.
MEMORABILE: La lettura "proibita" de "Le mille e una notte" e la corsa tra gli alberi. Una delle battute finali che dà titolo al film: "Arrivederci ragazzi".

Saintgifts 25/01/10 00:14 - 4098 commenti

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Il distacco di un adolescente dalla propria madre, per andare in collegio, è il doloroso incipit di questo film. Siamo nella Francia occupata nell'inverno del 1944 e Louis Malle ci porta attraverso tutte le fasi della nascita di un'amicizia tra due bambini a capire più profondamente tutta la tragedia dell'olocausto, ancor più che non attraverso le brutalmente tristi immagini dei campi di sterminio. Scritto e sceneggiato dallo stesso regista e premiato con il Leone d'Oro, il film mostra anche i vari comportamenti sociali indotti dalla guerra.

Tnex 22/12/10 22:04 - 62 commenti

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Francia di Vichy, 1944. Storia bellissima di amicizie, abbandoni, scoperte, adolescenza sofferta sullo sfondo abissale della shoah (mai mostrata ma terribilmente percepita nel toccante finale). Malle è forse qui alla sua opera più sentita e riuscita. Bravissimi anche i giovani attori. Leone d'oro strameritato. Da vedere e rivedere!
MEMORABILE: La scena dei ragazzi che assistono alla proiezione de L'emigrante di Chaplin.

Mickes2 25/02/11 09:31 - 1670 commenti

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Film zeppo di temi importantissimi come il collegio, l'educazione cattolica, la guerra, l'occupazione, la condizione degli ebrei perseguitati. Il tutto raccontato con splendida leggerezza da Malle, ma non sottovalutandone l'importanza, anzi tutt'altro... bravissimi i piccoli interpreti.

Enzus79 14/10/11 15:41 - 2902 commenti

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Bella storia adolescenziale che fa riflettere su come potessero vivere ragazzi di religione diversa da quella cattolica nel periodo della seconda guerra mondiale. Non siamo ai livelli di Francois Truffaut, ma poco ci manca. Meritato il Leone d'oro.

Hearty76 2/02/12 13:25 - 259 commenti

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Raccontare la Shoah in tutti i suoi aspetti e in tutte le chiavi di lettura possibili è di estrema importanza non solo dal punto di vista storico. Difatti questo ottimo film con soffusa ma eloquente poesia, incardinata a sguardi e silenzi, ne dipana il messaggio da quel filo sottile che lega (e al contempo divide) la facciata ebraica e quella cristiana. Trama e atmosfera tengono lo spettatore sospeso, declinando con ritmo via via più incalzante la rabbia e la compassione. Da vedere e da avere.
MEMORABILE: Le candele di Hanukkah sul comodino; Jean che recita sommessamente le preghiere in mezzo al grande dormitorio come se le offrisse anche per gli altri.

Nando 31/10/13 16:02 - 3816 commenti

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Malle racconta una storia autobiografica sull'amicizia giovanile durante l'occupazione nazista in Francia. Una lucida analisi della deportazione ebraica realizzata con tratto notevole e una grande ricercatezza di particolari. Le vicende si snodano egregiamente e conducono al duro quanto struggente finale.

Caesars 19/02/14 14:08 - 3794 commenti

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Louis Malle porta sullo schermo, dopo più di 40 anni, le esperienze da lui vissute al tempo della seconda guerra mondiale, regalandoci così una pellicola dolorosa che merita assolutamente di essere vista, soprattutto dai ragazzi di oggi che poco sanno della storia recente. Molto bella è la storia della nascita dell’amicizia tra i due protagonisti, bruscamente interrotta dal tragico finale. Bravi tutti gli interpreti, tra i quali è bello riconoscere Francine Racette, già vittima dell’assassino in Quattro mosche di velluto grigio. ***!

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Paulaster 17/09/15 10:12 - 4427 commenti

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La guerra del 1944 e le sue persecuzioni dal punto di vista di ragazzini imberbi. La vita scorre al freddo del collegio ma prosegue con i giochi, gli scherzi, gli spintoni, che solo la sirena del pericolo interrompe. Delicato anche nel tragico epilogo, fa immedesimare nella scoperta della verità e nella relativa commozione. Fotografia sbiadita dove il roseo pallore dei ragazzi emerge come un connotato di purezza.

Piero68 11/04/16 12:21 - 2958 commenti

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Un film molto delicato che racchiude in sé innumerevoli argomenti inerenti la crescita, l'adolescenza e l'amicizia. Il tutto sullo sfondo del conflitto mondiale e della tanto odiata shoah. Non mancano gli spunti di riflessione e la sceneggiatura articola bene le tribolazioni dei giovani ragazzi ebrei e non. Buone le interpretazioni dei due bambini principali e discreta la fotografia. Il film è ben fatto, per carità e colpisce anche lo spettatore. Il problema purtroppo è che, come al solito, l'argomento trattato vale più della cifra artistica.
MEMORABILE: Al ristorante un ufficiale tedesco ubriaco caccia fuori i collaborazionisti francesi che disturbano un cliente ebreo.

Parsifal68 23/01/17 12:13 - 607 commenti

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Francia, Seconda Guerra Mondiale. Due fratelli vengono mandati in un collegio religioso per evitare le brutture della guerra. Un evento apparentemente innocuo turberà la tranquillità dei ragazzi, specialmente di alcuni di essi che, essendo ebrei, verranno deportati. Capolavoro assoluto di Malle e, più in generale, della cinematografia mondiale. Uno sguardo doloroso sull'apocalittico conflitto bellico e sull'orrore dell'olocausto, visto con gli occhi quasi ingenui di un gruppo di adolescenti. Il più bel film sul tema, senza scene di guerra.

Jurgen77 13/03/17 08:27 - 629 commenti

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Ottimo film sui valori dell'amicizia e sulla fratellanza adolescenziale, che non pone confini tra le varie religioni. Ambientazione cupa in una Francia occupata dai nazisti. In questa ambientazione emerge il meglio e il peggio delle persone. Struggente e toccante il finale. Pellicola da riscoprire e di elevato valore didattico.

Maxx g 11/01/18 22:27 - 635 commenti

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Terzultimo film di Malle (scomparso nel 1995 a soli 63 anni), racconta sia l'Olocausto ma soprattutto l'amicizia nata in un collegio. Mirabile la fotografia, struggente la storia, anche se alcune vicende (gli scherzi reciproci) potevano essere leggermente accorciate. Una pellicola che merita una visione, anche senza pensare necessariamente alle leggi razziali che caratterizzarono il secondo conflitto Mondiale. Validi i giovanissimi attori.
MEMORABILE: La visione del corto di Chaplin; Il finale.

Noodles 24/07/20 16:45 - 2233 commenti

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Louis Malle, uno dei migliori registi francesi, realizza uno dei migliori film della sua carriera, scegliendo un argomento trattato innumerevoli vole e adattandolo alla Nouvelle Vague. L'occupazione nazista e la persecuzione contro gli ebrei sembrano inizialmente solo degli echi lontani per poi farsi sempre più presenti man mano che il film procede, tra splendidi silenzi, sguardi significativi e dialoghi efficaci. Bravissimi tutti i ragazzi e il cast in generale. Notevole la fotografia. Da vedere assolutamente, con momenti strazianti ed emozionanti. Straordinario.

Giufox 26/03/21 09:20 - 324 commenti

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Nelle rigide atmosfere di un collegio francescano, Malle dirige un film di formazione, giusto e raffinato, come le sinfonie di Schubert che l'attraversano. Siamo lontani dal fronte, ma il conflitto aleggia nella vita di quest'istituto con la forza del cameratismo, che vive di bisticci, ma sa farsi solidale (o vendicativa) quando incontra una forza di lei perversa e macchinosa degenerazione: il nazi-fascismo. Una giovane borghesia, cresciuta ad algebra e docce fredde, che ama correre, citare Dumas alla ricreazione e si è fatta adulta spiando il volto freddo della gestapo.
MEMORABILE: La caccia al tesoro; Le repentine scazzottate; I silenzi, gli allarmi e le preghiere; La sequenza al ristorante.

Fulleffect 2/10/21 10:15 - 107 commenti

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Malle dirige una pellicola semi-autobiografica di rara delicatezza in cui le ombre del nazismo e dell'Olocausto minacciano l'equilibrio di un collegio francese. Il film rinuncia al facile sentimentalismo nella rappresentazione dell'amicizia tra due ragazzi che si trovano ad attraversare, senza nemmeno rendersene conto, uno dei periodi più bui della storia. La crescita degli stessi, attraverso lo studio, il confronto, ma soprattutto la scoperta del diverso, li porterà al cambiamento e alla scoperta degli aspetti più cupi del pensiero umano. Tecnicamente ineccepibile.
MEMORABILE: Il finale.

Silvia75 9/08/21 11:51 - 163 commenti

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Film presumibilmente autobiografico sull'amicizia tra due ragazzi adolescenti, uno cattolico e uno ebreo, in un collegio francese durante la Seconda guerra mondiale. Un'opera delicata e rigorosa. Bellissima la fotografia. Unico personaggio femminile l'insegnante di pianoforte, che si vede solo in due scene ed è Irène Jacob appena ventenne, al suo debutto cinematografico. Emozionante la scena della proiezione del film di Charlot e le reazioni dei giovani collegiali. Un omaggio di Malle a Chaplin e alla Settima Arte.
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  • Curiosità Buiomega71 • 15/03/21 19:39
    Consigliere - 26015 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni della Prima Visione Tv (terza edizione del ciclo: "Viaggio intorno all'uomo-Giovani", condotto da Sergio Zavoli, venerdì 25 gennaio 1991) di Arrivederci ragazzi:

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