Alice in the jungle - Corto (1925)

Quant si bell a cavall a stu elefant... Alice (la rediviva Virginia Davis) e Julius, a "bordo" d'un pachiderma che alla fine prenderà letteralmente il volo preconizzando Dumbo, sono alle prese con le feroci fiere della foresta: coccodrilli, tigri, leoni. Recuperato il girato live del precedente e disperso Alice hunting in Africa, Walt e Iwerks si divertono a metter in scena una serie di gag a sfondo animale. Simpatiche le sequenze col leone che perde la criniera e gli ippopotami, di puro non sense quella con la scimmietta barbiere. Ripetitivi invece gli inseguimenti degli alligatori.

A chiudere le produzioni di Alice del 1925 vi è il ritorno di Virigina Davis (nelle sequenze recuperate da un vecchio corto perduto) insieme al gatto Julius, nella giungla. Non una vera e propria trama, in questo corto, ma solo diverse gag surreali con gli animali in un perfetto connubio Ikers-Disney. Tra tutte la più particolare è quella di un ippopotamo che si mangia l'insegna della scimmia Barbiere. Sul finale Alice fugge a bordo di un elefante che vola con le orecchie, anticipando l'idea poi sviluppata in Dumbo.

Più che Alice, poco più di una comparsa, è il suo gatto il vero protagonista di questa nuovo episodio della serie, dove la giovanissima attrice in carne e ossa è relegata a pochi secondi rispetto all’intero racconto disegnato. L’avventura nella giungla permette a Disney di "giocare" con belve e animali più o meno feroci con inossidabile fantasia e con un’invenzione sfrenata non tanto di situazioni quanto di modifiche grafiche e di senso di oggetti e parti del corpo. Un vero invito ai bambini a sovvertire le consuetudini. Piacevole.