Aleksandr Nevski - Film (1938)

Aleksandr Nevski
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Titolo originale: Aleksandr Nevskij
Anno: 1938
Genere: guerra (bianco e nero)
Note: Aka "Alessandro Nevski" o "Aleksandr Nevskij".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/06/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 3/06/07 10:43 - 3015 commenti

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La Russia è invasa dai terribili cavalieri teutonici. Il principe Nevskij guida il valoroso esercito russo alla battaglia decisiva sul lago ghiacciato di Peipus. Lavoro su commissione? Sì. Insopportabile retorica patriottarda? Non c'è dubbio. E allora? Visivamente straordinario, indimenticabili i primissimi piani - letteralmente scolpiti - dei volti degli eroi, gli inquietanti elmi dei cavalieri, le scene - influentissime - di battaglia. Prokofiev musica non proprio sobriamente. Da vedere.

Rickblaine 26/06/10 16:04 - 635 commenti

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Spettacolare, anche per l'anno in cui è stato girato. La storia di un principe che guidò la Russia alla liberazione dai germani. La musica è la colonna portante dell'intera opera e l'ironia dei due soldati nell'aggiudicarsi la sposa in base al coraggio dimostrato in campagna è originale. Film importante per il cinema, date le tecniche innovative del regista.

Matalo! 14/04/10 12:11 - 1378 commenti

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Ejzenstejn passa al sonoro con questo affresco epico sulla vicenda di Nevskji che salva Novgorod dall'arrivo dei teutonici. Assieme al fido operatore Tisse il lavoro sui fotogrammi (grazie ad una fotografia ad alta sensibilità) raggiunge livelli altissimi di composizione. La battaglia sui lago Ciudi verrà ripresa in mille altri film (compresa la saga di Guerre Stellari). La recitazione è più contenuta causa il sonoro. Film di propaganda ma uno dei più alti lavori sul linguaggio del cinema, da studiare e ristudiare.
MEMORABILE: Musiche di Prokofìev scritte per il film; riferimenti a Piero della Francesca e John Ford (il regista tornava da un lungo viaggio di studio).

Belfagor 31/07/10 16:19 - 2691 commenti

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Più che il rosso della rivoluzione, qui domina il bianco della neve e del ghiaccio, ma anche della tradizione della Madre Russia. Eisenstein gira la sua pellicola più epica, ricca di raffinati rimandi iconografici, nella quale è impossibile distinguere fra storia e propaganda (la guerra fra russi e teutoni sembra quasi un presagio) ma che non viene sminuita dall'essere girata su commissione. Ad una potenza narrativa delle immagini si accompagna una perizia tecnica che influenzerà, direttamente o indirettamente, il cinema di guerra a venire.
MEMORABILE: La battaglia sul lago ghiacciato.

Enzus79 13/06/10 10:53 - 2947 commenti

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Film girato su commissione che oltre a soddisfare il potere ha soddisfatto milioni di cineasti. Altro che Braveheart e soci! Questo sta cento anni avanti. Colonna sonora da brividi, così come la battaglia fra russi e teutonici. Ejzenstein ha cambiato il modo di fare cinema.

Losciamano 27/06/10 15:15 - 112 commenti

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Il film è di una regia magistrale, visonaria e arcaica, difatti il mio voto è soprattutto riferito a questo aspetto non superfluo. Completamente esemplare il montaggio e la narrazione ed è memorabile la scena di guerra, lunga ma non per questo noiosa. Risulta invece eccessivo, se non retorico, il messaggio nazionalista del film.

Von Leppe 17/03/11 16:18 - 1267 commenti

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Se non fosse per la bravura tecnica di Ejzenstejn il film non sarebbe granché. Più che altro il pregio è il sapore nordico che emana: all'inizio, in estate, l'incontro tra i russi e i mongoli, poi i cavallieri teutonici che sono il pezzo forte, con le loro armature e il volto del comandante: oscuro, severo e con i lunghi capelli biondi all'ultima moda medievale. Notevoli le scenografie russe, mentre la battaglia sul lago ghiacciato ha alti e bassi. Il film è una russiata (da americanata), i personaggi sono stupidi e spacconi; finale morale e ridicolo.
MEMORABILE: La tipa che promette di sposare il più coraggioso in battaglia.

Luchi78 12/09/12 13:56 - 1521 commenti

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Siamo alla vigilia della battaglia contro il nemico nazista, Stalin ha bisogno di risvegliare l'animosità del popolo russo tramite uno dei suoi eroi più amati: Aleksandr Nevskij. Nikolai Cherkasov ne è lo splendido interprete: scene epiche intrise di significato storico, come il discorso finale di Nevskij rivolto direttamente alla Germania di Hitler. Epico, ma un filo sopravvalutato.

Cotola 27/08/13 10:54 - 9116 commenti

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Eccellente, dal punto di vista squisitamente tecnico: le immagini dei volti (vere e proprie icone) e le scene di battaglia sono di una bellezza inaudita e faranno da spunto ad un numero incalcolabile di pellicole future. Però stavolta rispetto ad altre occasioni manca un po’ di pathos: si assiste quasi indifferenti alle vicende che accadono sullo schermo e non c’è quasi mai un momento di vero coinvolgimento. I dialoghi poi sono abbastanza tronfi e retorici a causa degli smaccati intenti propagandistici. Notevole, "nulla più", ma comunque da vedere.

Lou 23/01/16 00:24 - 1123 commenti

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Opera di propaganda commissionata da Stalin al grande Eisenstein, in cui si celebra la storica vittoria contro gli invasori alemanni nel 1242 grazie all'eroico condottiero Alexsandr Nevski. Più che la monumentale battaglia sul lago ghiacciato, colpisce la cura nella rappresentazione dei personaggi, ritratti nella fierezza ma anche nelle umane debolezze. Linguaggio ovviamente intriso di motti patriottici. La musica di Prokofiev completa perfettamente il disegno celebrativo.
MEMORABILE: "Meglio morire per la tua terra che abbandonarla"; "Chi attacca la Russia con la spada, di spada morirà".

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Bruce 25/01/16 12:02 - 1007 commenti

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Filmone di propaganda sovietica diretto da Eisenstein nel 1938 e teso a risvegliare l'orgoglio nazionale di fronte al nemico nazista alle porte. Vi si narrano dunque in modo epico le gesta dell'astuto condottiero che, settecento anni prima, riuscì a sconfiggere gli invasori teutonici grazie al coinvolgimento delle masse contadine. Ad una prima parte più variegata segue, nel secondo tempo, la rappresentazione della battaglia, infinita e ripetitiva, che rende pesante la visione.

Faggi 31/08/16 14:19 - 1551 commenti

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Ecco come la forma è tutto, riuscendo a restare lontana dal formalismo. Girato in tempi plumbei per l'Unione Sovietica (era il tempo delle famigerate "purghe" staliniane) riesce, coniugando realismo schietto a invenzioni di pura celluloide, a piacere pure a Stalin in persona. Magistrale ed enfatica sarà studiato e preso come modello per prodotti futuri; oggi il suo valore museale e sperimentale è indiscutibile ma attenzione: certa retorica potrebbe distrarre dalla bellezza delle immagini.

Daniela 4/05/17 10:27 - 12723 commenti

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Dramma storico imperniato sulla figura del principe di Novgorod che, alla metà del XIII secolo, difese i confini della Russia da svedesi e Cavalieri teutonici. Poderosa la messa in scena, con sequenze di battaglia che restano tuttora insuperate per vigore e plasticità. Fosse stato un film muto, accompagnato dalla sola musica trascinante di Prokof'ev, nessun dubbio: capolavoro assoluto. Purtroppo i dialoghi intrisi di retorica ed improntati a fini propagandistici pur comprensibili (le allusioni alla minaccia nazista sono evidenti) ne compromettono la riuscita ma resta opera imprescindibile.
MEMORABILE: La meravigliosa battaglia sul lago ghiacciato fra i Cavalieri teutonici in bianco e l'esercito del principe screziato in tutte le sfumature del grigio

Rufus68 22/12/18 22:41 - 3858 commenti

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Il genio di Eisenstein brilla solo a tratti: nell'eccezionale serie di volti capaci di condensare - ognuno - un tratto dell'animo; o nelle bellissime sequenze seguenti la battaglia sul ghiaccio dove egli finalmente si libera dagli impacci della propaganda per un sentimento universale di pietà e amore. Altrove pecca, suo malgrado, di un eccessivo schematismo ideologico di cui risentono, purtroppo, anche i valori formali. Memorabili le musiche di Prokoviev: le ostinate due note all'incedere dei Teutoni ispireranno John Williams per Lo squalo.

Urraghe 27/02/20 13:46 - 78 commenti

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Film che ricostruisce gli avvenimenti intorno al 1240 tra le armate teutoniche e gli slavi, i lituani, i polacchi e i russi. Anticlericale e antinazista, risente molto della sua dichiarata funzione di propaganda (in vigenza del Patto Molotov-Ribbentrop ne venne vietata la proiezione in Russia). Colonna sonora di Prokof'ev, scene indimenticabili per la magnificenza delle battaglie e dei costumi medioevali. Da vedere.
MEMORABILE: Le scene della battaglia sul lago ghiacciato.

Michdasv 5/07/21 16:39 - 117 commenti

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Capolavoro. Da evidenziare alcuni punti: 1) Mon è “solo” russi contro tedeschi, ma “popolo minuto russo” contro “Cavalieri dell’Ordine Religioso Teutonico”, mentre i russi sembrano tutti atei (dimenticando il culto di Nevskij come santo nelle chiese ortodosse). 2) Bello l’eroe, ma anche i tre suoi luogotenenti (Buslai, Oleksic e Tverdislavic). 3) Belle anche le donne, nel duplice ruolo di “eroina amazzone” (Vasilissa in armi che vendica suo padre) e di “ispiratrice di gesta” (Olga). Il Ghiaccio aiuterà i russi anche se non credono ai miracoli (tre anni prima che accada).
MEMORABILE: La gigantesca battaglia (chissà quanti film sono stati ispirati da questo).
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  • Discussione Michdasv • 5/07/21 16:42
    Galoppino - 287 interventi
    Annotazione geostorica. Nel 1938 Mao non aveva ancora il controllo della Cina e perciò è plausibile che a livello metaforico la "non-belligeranza" pattuita da Nevskij con i funzionari dell'impero mongolo alludesse a una astensione dalla rivalità in Asia con l'Impero Giapponese, che proprio in quegli anni si stava allargando sia sul continente (in Manciuria a spese della Cina) sia sulle isole del Pacifico.
  • Discussione Michdasv • 5/07/21 17:00
    Galoppino - 287 interventi
    Costumi e allegorie. Mi sembra evidente che gli elmi dei russi (eroi o semplici fanti) sono "aperti" per mostrare i volti eroici e sereni dei "buoni" (comprese le eroiche fanciulle),  mentre gli elmi dei teutonici sono "chiusi" e irti di punte (corna, artigli d'aquila, una mano alzata come una lama nella locandina francese) per farli apparire maggiormente "disumani".

    Gli elmi dei poveri fanti teutonici assomigliano in maniera impressionante al classico elmo tedesco "Stahlhelm" (diffuso dal 1916) con l'aggiunta di una coppia di paraocchi di metallo forato,  ancora più estranianti. La locandina della distribuzione in Francia (ossia, dove quel tipo di elmi era ben noto dopo anni di trincee) si concentrava più sugli elmi tedeschi che sul bel volto del protagonista russo.
    https://i.postimg.cc/P5PGhdcC/1938-Alex-Nevskij-in-francese.png

  • Homevideo Caesars • 12/05/23 08:52
    Scrivano - 16831 interventi
    Il 31 Maggio esce in dvd
    https://www.dvd-store.it/Video/DVD-Video/ID-80340/Alessandro-Nevsky