Romano Scavolini era regista assai eccentrico, prima di girare in Italia il thriller UN BIANCO VESTITO PER MARIALE’ e andare in America per dirigere lo splendido NIGHTMARE (non quello di Wes Craven, ovvio). In A MOSCA CIECA (ma la sovrimpressione sui titoli di testa dice "RICORDATI DI HARON", di Romano Scavolini) il regista tenta la via del cinema sperimentale, in parte legato alla Nuvelle Vague francese ma allo stesso tempo profondamente autonomo. A MOSCA CIECA ci racconta di un giovane (Carlo...Leggi tutto Cecchi, all'esordio) e della sua strana situazione, amplificata da riprese spezzettate che non sempre seguono un senso logico preciso. Dopo quindici minuti di silenzio e di rumori, con didascalie enormi che passano di tanto in tanto sulle immagini o le interrompono proprio come in un vero film muto, cominciamo a seguire il pensiero del protagonista, a incontrare la sua ragazza (Laura Troschel, compagna di Pippo Franco il quale infatti si mostra, non accreditato, negli ultimi quindici secondi proiezione), a impugnare con lui una pistola trovata che suggerisce di pensare a insani progetti. Il sogno si confonde nella realtà al luna park, dove il giovane spara al baraccone ma ad accasciarsi sembrano anche persone ben lontane dai palloncini cui mira. Nel finale deciderà di raggiungere l'uscita dallo stadio (siamo a Roma) e sparare senza un bersaglio preciso. Girato in un bianco e nero di una certa suggestione, musicato con cura, montato in modo apparentemente casuale e surrealmente insolito, A MOSCA CIECA dura appena un'ora. Ma è quanto basta a Scavolini per descrivere il suo progetto quasi muto, non per tutti.
I primi 20 minuti non significano niente e si fanno a malapena apprezzare per qualche inquadratura, indi il film prende corpo e sembra decisamente decollare, in quanto verte sull'incomunicabilità, sul sacrificio estremo e soprattutto sulla routine di chi vive in una metropoli. Non per nulla le formule matematiche di sfondo sono ingegneristiche, ma stanno a indicare qualcosa di spento e in questo film anche l'amore e i sentimenti lo sono. Paiono accendersi d'improvviso nella conversazione con lo sconosciuto, ma è solo un fuoco di paglia...
Costretto dalle vicissitudini censorie a decenni di circolazione clandestina sotto il titolo fittizio di "Ricordati di Haron", l'esordio sperimentale di Romano Scavolini è un film di difficile lettura che anticipa in modo parecchio fumoso le tematiche e gli stilemi del cinema sessantottino. Girato in un ruvido bianco e nero, con la macchina da presa che insegue l'inconcludente vagare di un giovane Carlo Cecchi all'impossibile ricerca di un senso in quanto lo circonda, si risolve in uno sterile esercizio di stile che non emoziona e non coinvolge.
MEMORABILE: La comparsata di un imberbe e quasi irriconoscibile Pippo Franco.
Frammenti di vita dell'alienato protagonista, diviso tra il gioco fine a sé stesso, la piaga amorosa e la noia: alle prese col casuale - e dubbio - ritrovamento di una pistola, unico artificio da "banalità del male". C'è in generale poca sostanza, un continuo abbozzare sensazioni per mezzo di immagini confuse; d'accordo la sperimentazione, ma già all'epoca in tanti avevano comunicato di più con gli stessi mezzi, e senza l'impronta di una vaga retorica scambiata per poetica. Qualche scena si salva ma il film sembra non finire mai.
Romano Scavolini HA DIRETTO ANCHE...
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Vinto all'asta su E bay(ma partiva già "esoso") questo astruso film sperimentale scavoliniano. Unico su E bay, in vhs per Raro video. Finalmente sono riuscito ad accaparrarmelo. Sembra l'abbia visto solo il Marcel...
DiscussioneZender • 29/08/11 12:10 Capo scrivano - 48855 interventi
Vero. Chissà coime mai poi l'ha visto solo lui... Scavolini di solito oltretutto è un regista piuttosto considerato. Mah...
Buiomega71 ebbe a dire: Vinto all'asta su E bay(ma partiva già "esoso") questo astruso film sperimentale scavoliniano. Unico su E bay, in vhs per Raro video. Finalmente sono riuscito ad accaparrarmelo. Sembra l'abbia visto solo il Marcel...
da allora si è aggiunto fauno. e tantissimo tempo fa (2003-2004 circa) lo vidi anch'io. lo ricordo scoppiato forte.
Schramm ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Vinto all'asta su E bay(ma partiva già "esoso") questo astruso film sperimentale scavoliniano. Unico su E bay, in vhs per Raro video. Finalmente sono riuscito ad accaparrarmelo. Sembra l'abbia visto solo il Marcel...
da allora si è aggiunto fauno. e tantissimo tempo fa (2003-2004 circa) lo vidi anch'io. lo ricordo scoppiato forte.
Ho una registrazione vhs da fuori orario. È il cinema sperimentale del primo Scavolini, che influenzerà anche il successivo "la prova generale". Visti una volta, abbastano ed avanzano (per me).