In molti hanno provato ad innovare la formula ormai inevitabilmente un po’ logora che la serie di Colombo perpetua dal lontano 1967, in pochi ci sono riusciti con risultati apprezzabili. COLUMBO CRIES WOLF (andrebbe tradotto con “Colombo grida al lupo”) appartiene alla ristretta cerchia delle puntate positivamente innovative. Scritta con grande intelligenza e gusto da William Read Woodfield, ci presenta un Colombo completamente disinteressato alle abituali gag sulla moglie o il cane e nemmeno troppo pronto a sfruttare quelle offerte dall’ambiente di modelle discinte in cui si muove. Contano solo la storia e il suo rapporto con uno degli antagonisti più memorabili di sempre:...Leggi tutto Ian Buchanan, che interpreta uno dei due soci della rivista per soli uomini “Bachelor’s world”, è semplicemente perfetto quando tenta ripetutamente di dissuadere il tenente dal credere che la sua socia scomparsa (Deidre Hall) sia stata ammazzata come le circostanze suggeriscono. Beffardo ma anche umano e comprensivo, Buchanan va inserito nella galleria ideale dei colpevoli più insoliti e centrati di sempre. La puntata, che pure nel finale si fa un po’ prevedibile nel suo richiamare alcune strategie adottate in episodi precedenti, si conclude nel modo migliore. Resterete spiazzati dal colpo di scena più inatteso che si ricordi, vi entusiasmerete nel sentire finalmente definire (anche se non è la prima volta) Colombo come l’uomo migliore del reparto da parte di chi sta in alto. Una curiosità: l’amico di Scotland Yard citato dal tenente in apertura era effettivamente presente nella puntata SCACCO MATTO A SCOTLAND YARD.
Inizio più alla Miami Vice, che alla Colombo. Sembra quasi un video clip. E anche dopo l’andazzo è più o meno quello. Colombo col suo carcassone a Beverly Hills è stupendo. Rimarrà piacevolmente colpito dalle modelle. Il tenente è in ottima forma e l’assassino (insopportabile fotografo sciupafemmine) se la cava piuttosto bene. Più che buona la parte dedicata alle indagini, con indizi e ricostruzioni varie. Ma un po’ troppo invadente quella dedicata alla moda e al suo ambiente. Bel colpo di scena pre-finale e buona conclusione. Notevole.
Una puntata che nel mio ricordo appariva scialba: la quintessenza del peggio del "ritorno", puro tardi '80 californiani. Ma che sorpresa nel rivederla! La trama, chiara e solida, è sviluppata con maestria; Buchanan, che rammentavo abbronzato e insolente, è invece ammiccante, ironico e misurato; Falk duetta divertito tra ali di gnocca, mentre Colombo subisce una cocente sconfitta (diversamente da [1.7], dove sapeva dove andava a parare) ma si vendica nel finale da par suo. Eccezionale la trovata della riunione al vertice nel gabinetto dei maschi.
MEMORABILE: Le calze rigorosamente candide del protagonista; il duetto dei i sigari con Sir Harry.
Bellissima, una delle puntate con più sorprese in assoluto, con un ottimo Buchanan nel ruolo dell'antagonista del tenente, la sensuale e matura Deidre Hall, buoni personaggi secondari. La trama gialla riserva numerosi colpi di scena che ci fanno seguire con interesse l'intero episodio. Ottimo anche il tema musicale ossessivo. Da vedere. Un piccolo gioiello.
Puntata un po' spiazzante, che potrebbe anche deludere gli appassionati della formula d.o.c., ma si rivela invece abbastanza gustosa, caratterizzandosi per la presenza di colpi di scena, che mettono in scacco perfino Colombo, forse distratto dalla presenza di tante belle figliole. Naturalmente il nostro tenente riuscirà alla fine ad inchiodare l'assassino. Anche la figura di questi è piuttosto originale, non arrogante quanto ammiccante, quasi complice - Buchanan, un bellimbusto dalla faccia da schiaffi, risulta molto adatto per il ruolo.
Magnifico episodio di Colombo, forse il migliore di sempre. L' assassino è fra i più azzeccati e la trama è sviluppata nel migliore dei modi: non si limita al delitto e alle indagini, ma ha qualcosa che la rende unica, diversa da tutte le altre. La musica di suspance è meravigliosa e il finale lascia letteralmente senza fiato.
Puntata insolita che non mi ha convinto del tutto, a partire dal fatto che si rinuncia al prologo con l'assassino in azione: un mutamento, questo, che mal si concilia con persone abitudinarie come me. Una sfarzosa villa sulle colline di Los Angeles fa da splendida cornice a una redazione (con studio fotografico) di una rivista per soli uomini; insomma, ci ritroviamo nei soliti ambienti spocchiosi assolutamente anti-Colombo che potevano dar vita a una serie di gag inserite nel classico giallo, eppure questo non è accaduto.
Ambiente sofisticato (siamo a Beverly Hills), impermeabile e sigaro colombiani, villain presuntuoso e belloccio, ma non troppo odioso. Però c'è qualcosa in più questa volta: trama insolita e, per me, davvero spiazzante, bellezze muliebri a piene mani, un Colombo assai più asciutto del solito, la cui bravura viene riconosciuta da subito ("Lei non è goffo come vuole sembrare") e messa a dura prova. Azzeccati gli interpreti, fra cui spicca la bella direttrice, con un Falk particolarmente sornione, che non nomina la moglie nemmeno una volta!
MEMORABILE: I calzini bianchi di Buchanan; La Peugeot che sfreccia a tutto gas; Il finale..
Prima puntata che evade, spiazzando i cultori del format, la classica struttura della serie. Ne risulta sorprendentemente un ottimo film giallo, ben strutturato e girato. Come episodio è memorabile, grazie alla soluzione del primo supposto omicidio che disorienta positivamente lo spettatore (dopo la notevole indagine poliziesca). Il finale, se pur affrettato, ritorna in linea con la logica della serie e riabilita un buon Colombo, ma stranamente formale e alle prese con un antagonista e un ambiente che si sposano poco alle caratteristiche del personaggio.
MEMORABILE: Ad un certo punto un Colombo inedito, rabbuiato, deriso, come mai si era visto.
Magnifico episodio, tra i più spiazzanti che io ricordi, costruito con una trama diversa dalla formula classica ma che cattura lo spettatore, se non altro per l'ottima prova di Ian Buchanan come antagonista: arrogante, pieno di sé ma contemporaneamente spiritoso e scherzoso (probabilmente perchè non si rende conto delle effettive capacità del tenente). Puntata ricca di colpi di scena, con un finale che non lascia spazio a dubbi. Massimo dei voti.
Una delle poche puntate "diverse" della serie che non sia un flop, anzi. Ian Buchanan si dimostra un perfetto assassino: ammiccante e strafottente; il plot giallo è inconsueto per Colombo ma si rivela ottimo e spiazzante. L'indagine è decisamente interessante e Colombo duetta benissimo con l'omicida; la regia di Duke è buona e l'ambientazione molto accattivante. Peccato per le poche gag (eppure le occasioni c'erano) mentre invece il finale, seppur sbrigativo, è convincente. Ottime le musiche.
MEMORABILE: Colombo all'assassino: "Vi siete burlati di me, ma devo riconoscere che l'avete fatto con classe".
In questo episodio Colombo si trova costretto - è il caso di dirlo - a indagare nel mondo della fotografia pseudoglamour e si ritrova - come spesso capita - alle prese con un assassino particolarmente antipatico e presuntuoso. Puntata apprezzabilmente spiazzante, ma per renderla colorita non mancano situazioni che nella realtà sarebbero impossibili, prima fra tutte quella della pistola a tamburo che perde un bossolo. Girato a Beverly Hills con scenografie adeguate, ma forzato.
Tutto in questo episodio parla del pieno fulgore Anni 90: modelle di biondo cotonate, costumi sgambatissimi, spalline a profusione, musichette spensierate, cocktail, sole e piscine. Ci si cala così in un'atmosfera festaiola e leggera dove si barcamena Colombo, il quale trova sul suo percorso un adattissimo alla parte Buchanan. Provocatore fino all'esasperazione, tanto che l'ostinato tenente comincerà a tampinare la sua complice per vedere di ricavarne qualcosa, tipo una confessione. E se ci si aspettava un classico episodio si resterà piacevolmente sorpresi.
Una delle poche puntate ad evadere dalla formula classica, e che per questo motivo potrebbe anche far storcere il naso ai puristi della serie, ma che al tempo stesso risulta imperdibile per gli amanti del giallo classico. Sceneggiatura ottimamente congegnata, che propone un duplice colpo di scena e un Colombo subito sul pezzo e poco propenso alle gag (sebbene il contesto si prestasse). Buchanan è un antagonista convincente, irritante ma senza mai rendersi realmente odioso, affascinante la Hall, e c'è anche David Huddleston nei panni del sindaco pressato dall'opinione pubblica.
MEMORABILE: La testimonianza dell'autista; Il primo colpo di scena; Il finale.
Episodio molto ben costruito la cui trama, l'architettata scomparsa di un'editrice di una rivista, si svolge tenendo sempre deste la curiosità e l'attenzione dello spettatore sullo svolgimento della vicenda. Ben calibrata la presenza di giovani modelle per allentare la tensione. Solo verso la fine si assisterà alla sorprendente svolta principale dell'episodio.
MEMORABILE: Colombo che, saputo della seconda scomparsa dell'editrice, parte a razzo dalla centrale di polizia.
Anche se non è la prima volta (Progetto per un delitto insegna) che la scomparsa di un cadavere mette a dura prova il tenente così come il pubblico, abituato ad avere sotto mano tutti i dove e i come, questo episodio gioca davvero sporco assestando un colpo di scena inatteso che stravolge lo schema tipico degli episodi. Si cerca quindi di "rimediare" con un atto finale più consueto, anche se inevitabilmente frettoloso, con una buona citazione da Poe (e, volendo, anche dal Fulci di Sette note in nero). Esperimento riuscito a metà, ma memorabile. Poco carismatico Buchanan come villain.
MEMORABILE: Colombo imbarazzatissimo di fronte alle ninfette seminude; Il giardino invaso dalla polizia; Lo shopping sfrenato; Il gran ritorno; Il cercapersone.
Uomo ambizioso uccide la socia e amante proprietaria di una rivista simulando una sparizione volontaria. Episodio in cui nulla è come sembra che ha un solo, decisivo difetto che non gli consente di raggiungere livelli altissimi (le premesse c'erano tutte); per più di un'ora si perde in siparietti inutili per poi condensare la parte conclusiva (la più importante) in una manciata di minuti, nonostante il suggestivo finale stile romanzo di Poe con venature fulciane . I personaggi principali sono molto antipatici (verrebbe da prendere a schiaffi la modella che fa i dispetti a Colombo).
MEMORABILE: Lo sparo nel buio; Le ricostruzioni con relativi flashback da film di Poirot; La fuga di massa verso il bagno per sfuggire ai giornalisti.
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HomevideoZender • 10/04/09 09:03 Capo scrivano - 48264 interventi
I fan di Colombo esultino!
E' uscito finalmente il 9 aprile 2009 per la UniversalCOLOMBO 1990 - IL RITORNO DI COLOMBO (Box 3 Dvd)
Audio: Ita.mono
Video: 4:3
Contiene gli episodi: - Qualcuno ha ingannato il tenente Colombo
- Agenda per omicidi
- Che fine ha fatto la signora Colombo?
- Dente per dente
- Omicidio a Malibu
- Omicidio telecomandato
In pratica si fa quello che si era fatto per il box precedente: un'intera stagione (in questo caso la nona) più un episodio della successiva (OMICIDIO TELECOMANDATO), mentre ovviamente manca il primo episodio della nona stagione (AUTORITRATTO DI UN ASSASSINO) perché contenuto nel box precedente.
Anche questo episodio fu trasmesso per l'ultima volta nell'estate 2002,prima della nuova replica nel 2006-2007
DiscussioneAle nkf • 17/05/09 17:18 Contatti col mondo - 14031 interventi
Chi stasera guarderà questa puntata di Colombo?? E' bella?? non me la ricordo...
DiscussioneZender • 17/05/09 22:37 Capo scrivano - 48264 interventi
Secondo me è MOLTO bella, ma io ovviamente ce l'ho in dvd...
DiscussioneDaniela • 17/05/09 22:52 Gran Burattinaio - 5936 interventi
Non un episodio al top, ma comunque buono e anche divertente, sia per l'imbarazzo di Colombo circondato da tante figliole discinte, sia per la trama non scontata. E poi l'assassino è un figlio di buona donna, ma niente affatto antipatico
DiscussioneZender • 17/05/09 22:54 Capo scrivano - 48264 interventi
Secondo me è molto valido per IL colpo di scena che un fan di Colombo non si aspetterà MAI...
Si il finale e' decisamente uno dei migliori della serie (questo e' uno dei miei favoriti degli anni 80').
L'inquadratura dei titoli di coda poi.
Ottima anche la musica.
La cartolina in mano all'assassino, che lui dice provenire da Milano, ha in realtà un francobollo inglese, dove si riconosce la regina Elisabetta (grazie a Nemesi per il fotogramma):
*Teo Bellia: Ian Buchanan *Angiola Baggi: Deidre Hall *Giuppy Izzo: Rebecca Staab *Pietro Biondi: Mark Margolis *Carlo Sabatini: Alan Scarfe *Glauco Onorato: David Huddleston *Gil Baroni: John Finnegan
Colombo indaga sull'omicidio di una donna di Los Angeles che non si è presentata a un incontro programmato a Londra. Il tenente afferma, non appena entrato in scena, di stare indagando sulla scomparsa come favore al suo vecchio amico, il sovrintendente capo Durk di Scotland Yard, personaggio presente in Scacco matto a Scotland Yard (1972).