8 ball Bunny - Corto (1950)

Pinguino star di spettacolo sul ghiaccio itinerante, smarritosi nella grande città, arriva alla tana di Bunny, il quale si offre di riportarlo a casa... al Polo sud. Tutto costruito sull'equivoco della "natura" del piccolo sfeniscide dagli occhi che si allagano di lacrime come piscinette, il cartone può contare sulla consueta coerenza narrativa di Chuck Jones che distende il corto, facendo viaggiare i protagonisti per giorni, attraverso continenti e sfondi, utilizzando vari mezzi ed espedienti. Diverte ma è troppo "tirato" il tormentone di Bogey che chiede spiccioli ai compatrioti.

Incautamente Bugs Bunny promette a un piccolo pinguino di accompagnarlo nel suo Paese, salvo scoprire che si tratta del Polo Sud: il cartone animato è insomma un road movie, potenzialmente molto stuzzicante (meriterebbe un’intera serie o un lungometraggio), anche se nei pochi minuti della pellicola si sviluppa per sommissimi capi. Qua e là ci sono cose spiritose, tra le quali la parodia del Tesoro della Sierra Madre con un Humphrey Bogart che spunta all’improvviso nei luoghi più improbabili. Un cartone animato tutto sommato niente male.