The raid 2: Berandal - Film (2014)

The raid 2: Berandal
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Raid 2: Berandal
Anno: 2014
Genere: action (colore)
Note: Sequel di "The Raid - Redenzione" (2011), diretto da Gareth Evans

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/06/14 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/11/14
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Schramm 2/11/14 13:18 - 3495 commenti

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Che siano queste le colonne d'Ercole oltre le quali il cinemondo dell'action ha termine con una cascata? Nel polarizzare i termini tra i due capitoli, Evans si comporta come già fece scaltramente Six: contentando e scontentando detrattori e caudatari in un tao ove le due parti, compenetrandosi, vanno a compensarsi. E così facendo supera se stesso, catapultandoci in una grandinata di Mentos su un mar di Coca-cola: una festa cosmica maestosa, superba, suprema, sontuosa, eccessiva a ogni frame, inscalfibile in ogni suo micron, sincretizzante tutto il meglio che il nitrato argenteo ha trasudato.
MEMORABILE: I riferimenti a Lee e Jackie Chan, Park, Ji-Woon e Woo, a Refn e tutto il mafia-movie americano e italico.

Daniela 28/06/14 11:20 - 12671 commenti

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Stesso regista e stesso protagonista, ma diversa cadenza rispetto al primo concentratissimo capitolo, data la dilatazione dei tempi e la varietà di ambientazioni. La trama è un canovaccio visto tante altre volte, ma la messa in scena rappresenta lo stato dell'arte del cinema d'azione, con sequenze di lotta che lasciano senza fiato non tanto per la violenza, spesso sconfinante nello splatter, quanto per la maestria tecnica, il dinamismo forsennato, la sapienza compositiva, il gusto coloristico, la sottotraccia ironica. 150 minuti di sballo e godimento lisergico.
MEMORABILE: In tanti in un cesso; Lotta nel fango; L'uomo col machete; Martelli metropolitani; Killer con mazza da baseball; In macchina dentro e fuori

Puppigallo 30/06/14 10:45 - 5279 commenti

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Per riuscire nell'impresa di non far perdere interesse allo spettatore per 145 minuti ci vuole talento; e qui è cristallino. Si evidenzia principalmente nelle dinamiche e violente scene d'azione, ma anche in alcuni scambi verbali durante la calma apparente e nel disegno dei personaggi principali. Siamo al cospetto di un Asian-gangster-action coi controcosiddetti, dove i combattimenti sono davvero spettacolari, con mille mosse e legnate; e i killer (l'uomo con mazza da baseball, la sordomuta con martelli e il maestro di arti marziali con uncini) fanno da ciliegina sula torta della pellicola.
MEMORABILE: Rissa nel fango; Mitragliata in faccia (il casco serve a poco...); Sordomuta e battitore in azione ("Dammi la palla...); Il barbone killer al night.

Gestarsh99 1/07/14 17:10 - 1395 commenti

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Tiratosi fuori dalle claustrofobie del preparatorio limbo carpenteriano, Evans ha davanti a sé campi sterminati su cui stendere in tutta efferatezza quell'inferno criminale sinotticamente preluso nell'opus precedente. Espiatore dantesco, sempre l'agente Rama, obbligato a rischiare nuovamente la ghirba inferocendosi a colpi di silat tra le circonvoluzioni di un cruentissimo undercover-movie, succulentemente incastonato di luccicanti richiami al cinema coreano di Park Chan-Wook, all'action vasocostrittore di Hong Kong e alle memorande saghe noir di Coppola e Scorsese. Una piressia di mattanze.
MEMORABILE: I due boss malavitosi che si atteggiano a filosofi supremi declamando plastiche massime di vita; L'impari sopraffazione del perseverante barbone-sicario.

Flazich 7/07/14 01:12 - 669 commenti

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Seppur la trama non spicchi per originalità (una classica mob story orientale), la pellicola diventa, a mani basse, il punto di riferimento per tutti i futuri film action. Mai si erano viste simili coreografie e il film riesce nell'impresa di essere superiore al primo capitolo. Solo le ambientazioni mi hanno lasciato perplesso: una piccola pecca che si perdona facilmente a questa grande pellicola.
MEMORABILE: Combattimento in cucina.

Mickes2 7/07/14 11:53 - 1670 commenti

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Diametralmente opposto al primo episodio, The raid 2 si rifà agli ultimi vent’anni di tradizione noir-gangsteristica orientale innestando i temi cardine su di una struttura febbrile e parossistica che non ammette pause e che si scaglia con crudezza forsennata sulle nuche degli spettatori. Tecnicamente eccelso ed eclettico (combattimenti, coreografie e inseguimenti virano all’accelso), stilisticamente curatissimo e in grande equilibrio tra azione e tratteggio dei personaggi. Fulgido, puro action spettacolare su celluloide.
MEMORABILE: Il taglio delle gole, fra le scene più crude degli ultimi anni.

Viccrowley 9/07/14 01:32 - 814 commenti

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Di strada se ne è fatta molta dal seminale "Born to fight" e Evans dopo aver imparato la lezione con The raid fracassa le ossa degli appassionati con il non plus ultra dell'azione all'arma bianca, tripudio di coreografie action devastanti intrise di arti marziali, splatter e ritmo indiavolato. La vicenda riparte dal termine del primo episodio, ma per Evans è quasi un orpello, solo la miccia per far deflagrare quanto di meglio si possa vedere in fatto di azione e combattimento, dove gli scontri si metamorfizzano in un esaltante balletto di violenza.
MEMORABILE: Lo scontro con i tre sgherri che sembrano usciti da un manga; Le gole tagliate; Il combattimento in discoteca.

Fabbiu 9/09/14 13:32 - 2146 commenti

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Del primo mi piaceva l'assenza di una vera e propria trama, quell'essere un film di arti marziali e combattimenti senza se e senza ma. Dal buon riscontro deriva questo sequel "genetico", dove i realizzatori avendo più mezzi a disposizione investono anche nella storia. Ma che storia è? la solita yakuza e il solito infiltrato... davvero tanta noia. Bisogna attendere i combattimenti (coreografati con grande stile) per godere un po', ma anche lì qualche esagerazione di troppo, la sensazione di essersi lasciati prendere troppo la mano perdendoci in fascino...

Rebis 23/03/15 19:23 - 2339 commenti

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Qualcuno deve aver detto a Gareth Evans che il primo capitolo non aveva una sceneggiatura degna di questo nome: lui ha fatto ammenda rimpolpando il secondo con 90 minuti buoni di yakuza-movie vecchi come il cucco. Così, se gratuità, sintesi e claustrofobia facevano l'unicità del modello, qui tutto si fa dimostrativo, fette di psicologia si stratificano senza conseguire spessore, i personaggi proliferano e l'azione si annacqua. Tre combattimenti a montaggio alternato non risollevano il ritmo complessivo, e lo splatter senza un'anima eversiva è solo ostentazione. Deludente.

Belfagor 16/10/15 23:57 - 2690 commenti

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Il primo capitolo diviene un mero preambolo dinanzi a questo capolavoro di virtuosismo. Non c'è un solo topos da film action o gangster a cui non si ricorra, ma i 150 minuti di durata scorrono lisci come l'olio grazie a una sequenza pressoché ininterrotta di combattimenti e inseguimenti colti da una mdp agile quanto i protagonisti. La violenza si intreccia con la corruzione dando vita a scene da inferno dantesco e quello che poteva essere un semplice esercizio di stile assume la grandezza di una tragedia.
MEMORABILE: La rissa nel fango della prigione; L'auto assediata; I martelli nella metropolitana; Il finale nella stanza rossa.

Gareth Evans HA DIRETTO ANCHE...

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Capannelle 14/03/16 09:25 - 4412 commenti

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Evans si è un po' montato la testa e riesce ad assemblare un'enciclopedia dei corpo a corpo spalmata su due ore e mezza di durata. Se alcune scene ti rimangono dentro (nel fango, le gole, in cucina), altre fanno ridere (coi martelli, chi non muore mai) e in generale la persistenza e la durata degli scontri ammoscia più che rinvigorire la visione. Nonostante lo sforzo di variare ambienti e rapporti di forza tra i protagonisti lo script in sè è poca cosa e viene sottomesso alla furia dei combattimenti. Nell'insieme meglio il primo episodio.

Cotola 9/08/17 11:29 - 9052 commenti

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Sequel che poco ha a che fare con il capostipite, a partire dalla durata (un'ora in più), eccetto il protagonista. E se la storia è poca cosa, se non altro poiché vista mille e più volte nelle sue dinamiche e nei suoi sviluppi, lo stesso non si può dire della realizzazione e del risultato finale. 150 minuti esplosivi e di puro divertimento che scorrono via ad un ritmo indiavolato nonostante rispetto al passato ci siano anche delle pause riflessive. Ma quando si balla lo si fa a tutto rock e la goduria è massima. Tantissime le scene memorabili. Scollegate il cervello e divertitevi!
MEMORABILE: Nel bagno della prigione; Nel fango; Le gole tagliate; La muta col martello; "Mi passi la palla?".

Taxius 4/08/18 12:48 - 1656 commenti

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Il primo era splendido, il secondo è anche meglio. Rispetto al precedente, The Raid 2 ha una trama un po più complessa e articolata e non più confinata all'interno di un unico edificio, quindi con la possibilità di svilupparsi meglio. La messa in scena è straordinaria e su due ore e mezza non c'è un secondo di pausa grazie a tutta una serie di spettacolari combattimenti e inseguimenti che non danno un attimo di respiro. Molto violento ma mai eccessivo. Nel suo genere è un vero capolavoro, o quasi. 150 minuti che volano via.

Bruce 24/09/19 12:25 - 1007 commenti

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Stesso tipo di cinema incentrato sulle arti marziali, stesso brillante regista gallese trapiantato in Indocina, stesso attore protagonista rispetto al primo capitolo. Cambiano invece le location, non più rinchiuse all'interno del palazzo dei boss e la trama assume una sua importanza. L'atmosfera è sicuramente meno cupa e ci sono diversi personaggi interessanti. Intendiamoci, rimane un film tutto action e che ha nelle coreografie dei combattimenti violenti la sua ragion d'essere, ma vi è quantomeno una maggior varietà di situazioni.

France 4/04/20 15:25 - 5 commenti

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Come è stato per il primo capitolo, anche in questo seguito dell'opera cinematografica di Gareth Evans si riscontra una grave carenza per quel che riguarda, per esempio, la sceneggiatura. E poi pecca, come la maggior parte dei film orientali, della solita stucchevole sovrabbondanza di colpi di arti marziali impossibili fino a sfociare nel ridicolo.

Jdelarge 17/07/21 16:31 - 1000 commenti

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Come il primo capitolo, anche in questo caso le scene di combattimento e d'azione in generale sono realizzate in maniera incredibilmente spettacolare, supportate da un montaggio frenetico e minuzioso, che riesce nell'impresa di rendere chiari e coerenti tutti i movimenti dei personaggi impegnati nelle mirabolanti sequenze d'azione. Grandissima attenzione al sonoro, che gioca un ruolo fondamentale in molte sequenze. Un po' troppo lungo, vista anche la pochezza della storia, ma ci si diverte parecchio.

Straffuori 17/01/23 21:14 - 338 commenti

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Notevolissimo sequel, in cui rtroviamo il protagonista (in galera prima e affiliato a una potente famiglia per sgominarla dall'interno poi). Durata ampia e trama articolata, ma si salta sulla sedia per buona parte del film. Combattimenti iper violenti, praticamente ovunque e con armi di tutti i tipi; meno musiche elettroniche che creano tensione, questo va detto, ma risultato comunque altamente soddisfacente.
MEMORABILE: Prakoso ancora vivo per metà film; Battaglia nel fango; Inseguimento in auto.
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  • Discussione Schramm • 30/10/14 22:51
    Scrivano - 7694 interventi
    in MOMENTO O FRASE MEMORABILI Mickes2 ebbe a dire:Il taglio delle gole, fra le scene più crude degli ultimi anni.

    scusa, ma parliamo di quello al ristorante? è tutto fuori campo o in campo lungo, e i dialoghi dei boss rendono praticamente invisibile il contesto in cui ha luogo lo sgozzamento seriale. non ho riscontrato una crudezza così high-top.
  • Discussione Mickes2 • 30/10/14 23:46
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    no per me è il contrario, scena potentissima che non abbisogna di dettagli ravvicinati e/o primi piani per essere tale. è proprio il contesto e per come "arriva" che me la fa classificare così.
    Ultima modifica: 30/10/14 23:47 da Mickes2
  • Discussione Daniela • 31/10/14 00:04
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Mickes2 ebbe a dire:
    no per me è il contrario, scena potentissima che non abbisogna di dettagli ravvicinati e/o primi piani per essere tale. è proprio il contesto e per come "arriva" che me la fa classificare così.

    Concordo, il fatto se si veda poco sangue non è rilevante, anzi... la potenza della scena deriva a mio parere soprattutto dalla fredda "pacatezza" (termine poco felice, ma non me ne viene a mente uno migliore) con cui il figlio del boss passa da una gola all'altra, senza smettere di argomentare con l'ospite che gli ha offerto come cortese omaggio la possibilità di vendicarsi di chi aveva cercato in precedenza di fargli la buccia. E come indugia prima di tagliare l'ultima...
  • Discussione Mickes2 • 31/10/14 00:18
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    esatto Daniela, anche secondo me è proprio la sua impassibilità ad elevarla ed essere direttamente proporzionale alla sua "crudezza".
    insomma, fu un insieme di particolari che mi colpirono profondamente come poche volte negli ultimi tempi mi è capitato. :)
    Ultima modifica: 31/10/14 00:19 da Mickes2
  • Discussione Schramm • 31/10/14 00:35
    Scrivano - 7694 interventi
    a me è parsa talmente sontuosa sul fronte estetico e talmente contenuta e pudica in quanto avrebbe potuto mostrare, proprio perché giostrata su un filo narrativo anche discorsivo che vuoi o non vuoi distoglie dalla carneficina, che mi è parsa tutto fuorché strettamente cruda laddove si vuole intendere per crudezza quell'iper-realismo eccessivo, poco contenuto, privo di grazia, fatto di una graficità che non conosce attenuazione.
    Ultima modifica: 31/10/14 00:36 da Schramm
  • Discussione Daniela • 31/10/14 00:36
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    "impassibilità".... ecco, è questo il termine migliore che avevo cercato invano! :o)
  • Discussione Schramm • 31/10/14 14:54
    Scrivano - 7694 interventi
    segnalo ai cultori dell'opus questa scena purtroppo tagliata: http://twitchfilm.com/2014/03/its-a-gang-war-in-lengthy-the-raid-2-deleted-scene.html

    a me comunque il film ha fatto uno strano effetto: visivamente l'ho trovato maestoso, superbo, supremo da ogni punto di vista. sarà indubbiamente incomparabile a qualsiasi altro action futuro. ma emotivamente non mi ha trascinato quasi mai.
  • Discussione Capannelle • 14/03/16 00:31
    Scrivano - 3521 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    A quelli citati da Gest, aggiungo un "link" musicale: nella scena quanto il killer Prakoso, sotto attacco da parte di un nugolo di avversari, esce nel vicolo accanto al locale, partono le note della Sarabanda di Händel, che ormai è cinematograficamente legata in modo indissolubile al Barry Lyndon di Stanley Kubrick.

    Usata anche nell'amaro prologo di Antichrist da Von trier.
    Qui onestamente potevano scegliere un altro motivo.
    Ultima modifica: 14/03/16 00:42 da Capannelle
  • Discussione Capannelle • 14/03/16 00:39
    Scrivano - 3521 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    a me comunque il film ha fatto uno strano effetto: visivamente l'ho trovato maestoso, superbo, supremo da ogni punto di vista. sarà indubbiamente incomparabile a qualsiasi altro action futuro. ma emotivamente non mi ha trascinato quasi mai.
    Vero, a parte la lotta nel fango, la scena delle gole e un altro paio di scontri mi ha dato l'idea che Evans fosse andato fuori controllo e smaniasse per fare un corpo a corpo dopo l'altro, saturando lo spettatore.
    Meglio il #1 per me.. spero che il regista cambi direzione.
    Ultima modifica: 14/03/16 00:43 da Capannelle
  • Discussione Daniela • 14/03/16 08:36
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Qui onestamente potevano scegliere un altro motivo.

    A me invece questo accostamento ha provocato un intenso brivido di piacere: sentivo che mi apprestavo a vedere una formidabile scena di pestaggio ed ecco la madeleine sonora a ricordarmi uno dei film più esteticamente emozionanti di tutta la mia vita cinematografica (che poi occupa uno spazio non da poco nella mia vita tout court).
    Ahmmm, godo anche adesso ;o)