Breve incontro - Film (1945)

Breve incontro

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/09/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 11/09/07 09:50 - 3015 commenti

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L'incontro del titolo è quello fra un medico e una casalinga alla stazione di Brighton: nasce l'idillio ma... Dall'omonima pièce di Noel Coward un classicissimo che ha inondato milioni di fazzoletti; ma, nonostante il sapiente (cinico?) utilizzo delle musiche di Rachmaninov, da allora divenute il nec plus ultra del romanticismo da cinema (su cui ironizzerà Billy Wilder), non è il tipo di drammone su cui ridere sgangheratamente, ma un melò di grande, molto britannica, asciuttezza e sobrietà. E un raro Lean non elefantiaco.

Rebis 7/07/11 18:20 - 2332 commenti

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Per l'epoca, un film scabroso: non solo perché descrive e legittima l'adulterio conferendogli i connotati di un primo amore irrinunciabile, ma anche perché spinge lo spettatore a condividere il tormento, la passione, il senso di colpa della protagonista mentre immagina di confessare tutto all'ignaro coniuge in un flusso di coscienza incontrollabile. Sullo sfondo: stazioni ferroviarie, treni che non rinunciano a partire e il turbinoso concerto di Rachmaninov. Il crescendo emotivo è un po' datato, ma dettagliato e credibile. In calce, uno spaccato sociale del periodo. Splendida Celia Johnson.

Cotola 31/07/13 11:09 - 9009 commenti

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Visto oggi risulterà sicuramente un po' invecchiato sotto alcuni aspetti (i dialoghi in primo luogo e la mentalità dei personaggi), ma per l'epoca era un film più che audace e veritiero nel descrivere la realtà sociale e psicologica dell'epoca. Lean gira con sapienza e sobrietà, mostrando già uno stile maturo e riuscendo a coinvolgere lo spettatore, pur essendo già chiaro sin dal titolo e dall'inizio del film, quale sarà l'epilogo della vicenda. Notevolissime le prove dei due protagonisti, affiancate da un resto del cast in forma.

Deepred89 23/12/13 17:09 - 3704 commenti

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Fin dall'inizio l'attenzione è catturata, con una bella ambientazione nel bar di una stazione, una struttura avvincente e una Celia Johnson credibilissima moglie depressa, roba che in confronto Margherita Buy pare Amélie Poulain. Anche lo svolgimento avvince, con qualche eccesso sdolcinato (la Johnson che fantastica su possibili episodi di vita col suo amore impossibile) e il pesante Rachmaninov in colonna sonora che non intaccano la buona carica emotiva. Bel film, specialmente se si evita l'antidiluviano doppiaggio italiano.

Galbo 17/06/15 20:11 - 12380 commenti

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Tratto da un atto unico di Noel Coward, il racconto di una relazione extraconiugale in gran parte platonica raccontata da uno dei più grandi registi del novecento. La vicenda, benché inevitabilmente datata, presenta i connotati del realismo, concentrandosi su una efficace caratterizzazione dei personaggi, con due protagonisti che forniscono una bellissima prova attoriale, intensa e ricca di sfumature, evitando ogni possibile "glamour". Impossibile inoltre non citare la splendida fotografia in bianco e nero. Un classico.

Daniela 16/06/16 21:25 - 12625 commenti

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Il breve incontro del titolo è quello, rievocato in flashback, fra una casalinga ed un medico, entrambi sposati, che dopo una conoscenza casuale in stazione ed un paio di pomeriggi passati insieme in attesa di salire sui rispettivi treni, si scoprono innamorati loro malgrado. Eccellente prova di Howard e Johnson che con i loro volti da persone comuni rendono più facile l'immedesimazione. Se a ciò si aggiungono la regia attenta, la sceneggiatura finissima, la delicatezza della fotografia, le note di Rachmaninov, ecco la ricetta di uno dei film più romanticamente struggenti di sempre.

Anthonyvm 19/10/20 15:42 - 5640 commenti

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Intenso ed elegante melodramma sull'amore extra-coniugale, il "papà" di buona parte del filone mainstream sull'argomento (da Innamorarsi a Unfaithful), che ispirerà pure Billy Wilder per il suo capolavoro L'appartamento. Una toccante e combattuta avventura sentimentale, un dilemma romantico retto da ottimi dialoghi (e monologhi) e percorso costantemente da una sottile tensione erotica, abilmente filtrata ma evidente. Straordinaria la prova di Celia Johnson, i cui malinconici primi piani evocano pura emozione. Datato nella messinscena, ma ancora coinvolgente e visivamente ammaliante.
MEMORABILE: L'amica logorroica; Il primo incontro; L'uscita al cinema; Il vecchio ponte; Il primo enfatico bacio; Il marito fissato coi cruciverba; Il finale.

Myvincent 25/12/20 15:39 - 3727 commenti

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Due persone, così sposate e così sole, s'incontrano al bar della stazione, fra un arrivo e una partenza, concedendosi una parentesi d'amore tutta romantica. Un film che mette a fuoco la necessità di un affetto, a prescindere dal proprio stato coniugale, proprio quando il caso regala un improvviso sviluppo alle esistenze. Il tono è delicato, lo stile narrativo, col risultato di far riflettere il pubblico, sia femminile che maschile.

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