Prey: la caccia è aperta - Film (2007)

Prey: la caccia è aperta
Locandina Prey: la caccia è aperta - Film (2007)
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Titolo originale: Prey
Anno: 2007
Genere: animali assassini (colore)

Cast completo di Prey: la caccia è aperta

Note: Aka "Prey la caccia è aperta"

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Tutti i commenti e le recensioni di Prey: la caccia è aperta

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/05/07 DAL BENEMERITO STUBBY
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Galbo 26/05/07 08:17 - 12693 commenti

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L'idea di partenza (per quanto non originale) non sarebbe male: un gruppo di persone circondate in uno spazio chiuso e minacciate dalla natura ostile. Il problema è la realizzazione che non lascia spazio ad un'idea originale che sia una (il film è realizzato molto in economia e si vede); gli attori sono incredibilmente freddi e antipatici, specie Peter "Robocop" Weller e il doppiaggio italiano è pessimo. Gli attori più espressivi sono i leoni.

Stubby 24/05/07 19:21 - 1147 commenti

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Mamma mia, questo film (pare tratto da una storia vera) è il massimo del prevedibile: dovrebbe giocare tutto sulla suspance ma ancora prima di vedere le immagini si sa già ciò che sta per succedere. Cast anonimo fatta eccezione per Peter Weller (Robocop) e estremamente ridotto (10 persone non di più). Evitatelo tranquillamente, dieci volte meglio Il grande ruggito.

Lattepiù 14/06/07 13:26 - 208 commenti

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Totalmente prevedibile, senza mai un sussulto di vera cattiveria, senza tensione, senza sorprese. Quelli che si salvano e quelli che finiscono mangiati dai leoni rispettano in pieno le convenzioni non scritte del genere. Prodotto convenzionalissimo quindi, addomesticato, pare provenire dalla metà degli anni 80; oppure pare di trovarsi di fronte ad uno straight to video di quelli modesti. Però i personaggi hanno una loro definizione, pur stereotipata, il ritmo tiene, l'assedio è reso bene. Tutto sommato non mi ha irritato e non mi ha annoiato.
MEMORABILE: Bracconiere nero sventra leone che ha assediato per ore la famigliola. La donna dice alla figliastra:"E' disgustoso. Capisco perchè sei vegetariana".

Undying 13/11/07 02:19 - 3807 commenti

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Decisamente prevedibile, politicamente corretto, formalmente pulitino, anche quando le "belve" si avventano sulle prede (umane). Però... però... fanno un certo effetto quegli occhi con iride a punta di spillo dei leoni che scrutano attraverso i finestrini della jeep, all'interno della quale una madre (acquisita) e i suoi due figli restano prigionieri. La tensione è sviluppata egregiamente, la natura si manifesta nella sua "imperfezione" e -per dirla alla Hobbes- se "l'uomo è lupo per gli altri uomini", per il leone è soltanto una bella preda.

Puppigallo 20/05/08 22:50 - 5521 commenti

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Di tensione ce n'è poca, a parte un paio di agguati, la fotografia non è nulla di speciale (e qui invece sarebbe piuttosto importante), gli attori sono appena passabili e il rapporto matrigna-figliastra acida è da frustate sugli zebedei. Detto ciò, il film non può che essere mediocre, ma con qualche bell'ammazzamento (da piegarsi il grande cacciatore che si fa fregare come l'ultimo dei fessi). Un'occhiata gliela si può dare, ma si dimentica quasi subito.
MEMORABILE: Un paio di attacchi niente male e una iena con una gamba in bocca.

Brainiac 15/09/09 16:21 - 1083 commenti

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Come il ben più riuscito Open water i legami affettivi in crisi vengono testati nello sceneario dell'assedio animale. Questa volta ad essere vittima della furia di un gruppo di felini è un nucleo familiare, ma senza il minaccioso elemento oceanico che incupiva il film sugli squali, la tensione sfuma. Non aiutano le scelte Roodt, che si affida ad improbabili soggettive e ad una storia prevedibile. Gli eventi si dipanano senza nerbo, fiacchi e alla fine si rimpiange la costruzione formidabile (zero azione, tensione a mille) di Alla deriva.

Cotola 21/05/10 20:38 - 9599 commenti

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Isolare un gruppo di personaggi in un piccolo spazio chiuso ma allo stesso tempo all'interno di un luogo dalle immense dimensioni: idea non nuova ma non da buttare del tutto. Peccato però che sia molto difficile creare tensione seguendo percorsi filmici e dinamiche narrative già note. Il regista, infatti, sceglie sempre la via più ovvia ed alla fine risulta tutto già visto e se a ciò si aggiunge che è stato realizzato con pochi mezzi non si può esultare nemmeno per la forma o per il gore. Tuttavia c'è di peggio in giro.

Hackett 24/05/10 07:46 - 1871 commenti

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Un gruppo di persone ostaggio della natura selvaggia. Affascinante anche se non originale, discreto nella messa in scena che resta abbastanza avvincente fino alla fine, pur con diverse ingenuità e situazioni non sempre credibili. Film gradevole e fortunatamente non eccessivamente lungo, non memorabile ma godibile.

Greymouser 17/05/11 11:05 - 1458 commenti

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Operazione ambiziosa quella di voler reggere su una trama tanto esile e scarna un intero lungometraggio. Sarebbe servita una capacità tecnica e visionaria fuori del comune da parte del regista. Ma siamo nel regno delle buone intenzioni: all'atto pratico, parliamo di un filmetto para-televisivo, spesso noioso nel suo asfittico svolgimento, senza una sola inquadratura che denoti un minimo di originalità. Singolare la presenza del buon vecchio Robocop Peter Weller, purtroppo appesantito e svogliato. Ma possiamo capirlo.

Buiomega71 10/08/11 00:23 - 3129 commenti

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Mix tra Cujo (assedio in auto con belve) e Il grande ruggito (ne sembra la versione "feroce"), di un regista sudafricano che passa dalle boiate (Dracula's revenge), ai film "impegnati" (Serafina). La tensione è crescente, il tutto già visto ma comunque ricco di suspence; bellissime location nature e i leoni a farla da padrone. Tre attacchi in tutto, ma molto realistici e piuttosto splatter. Tra possenti ruggiti, Land rover zebrate a fare da guscio protettivo e bracconieri dilaniati non ci si annoia. Niente di eccezionale, ma comunque godibile.
MEMORABILE: Il prologo notturno alla "mondo", con i leoni che sbranano una zebra; il ranger dilaniato stile Ultime grida dalla savana; le soggettive leonesche.

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Rebis 13/08/11 12:50 - 2504 commenti

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Il senso di minaccia con cui dovrà fare i conti lo spettatore è quello scatenato da roba simile, sdoganata nelle sale e puntualissima nel riempire i palinsesti tv; di altri film invece, magari appena fondamentali, da noi non c'è traccia. Viene l'orticaria anche a parlarne male: la diagnostica metereologica soddisfa almeno le formalità d'ufficio. La savana è zeppa di leoni famelici, ma di gazzelle manco l'ombra; la sceneggiatura, comoda su un post-it, lascia spazio d'avanzo. Il sangue è dosato con l'erogatore digitale (ché la censura non s'allarmi). Finale frenetico, elettrocardiogramma piatto.

Gestarsh99 17/08/12 23:14 - 1395 commenti

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Misadventure safaristico di scuola boera che trasborda idealmente il panico emergenziale di un Open water nelle infuocate pianure della savana sudafricana, mercanteggiando poco responsabilmente tra disinformazione naturalistica e strumentale distorsione etologica, sempre sull'onda lunga dello Spielberg acquatile anni '70. I pinnati selacimorfi cedono il ruolo ad un paio di leoni dai comportamenti più umani che animali, razionalmente sdraiati tra gli aridi tappeti di cespugli in tacita attesa dei loro bipedi pranzetti strepitanti. La concitazione epinefrinica scampanella però a vuoto sulle aprassiche reazioni dei protagonisti. Ultime grida sotto il Botswana.
MEMORABILE: Il giovane bracconiere estratto dalla jeep e sbranato dai leoni...

Werebadger 29/04/13 02:01 - 270 commenti

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Una donna, malvista dai figliastri, parte con loro per un safari; un imprevisto e loro diventano bersaglio per dei leoni affamati. Nulla di particolarmente originale, ma non noioso. I personaggi sono discretamente caratterizzati, gli attacchi ben riusciti e c'è una buona dose di tensione. C'è anche Peter Weller (l'indimenticabile primo Robocop) e le due attrici protagoniste Bridget Moynahan e Carly Schroeder sono splendide e piuttosto brave. Dategli un'occhiata.
MEMORABILE: L'attacco finale dell'imbufalito leone maschio.

Anthonyvm 2/07/19 10:21 - 6669 commenti

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Una sorta di Cujo nella savana, un horror d'assedio a base di leoni antropofagi. Il plot si sviluppa nel più classico dei modi fra agguati, tentativi di fuga, imprevisti occasionali, ma il regista si dimostra incapace di andare oltre un'impercettibile suspense da film TV. Mancano quella crudezza, quel realismo che avrebbero senz'altro conferito alla pellicola una marcia in più. Colpa soprattutto dei personaggi monodimensionali e delle loro stereotipate, poco credibili dinamiche relazionali. Se non si hanno pretese ci si può buttare un occhio.
MEMORABILE: Le sempre fascinose location africane; La morte del ranger davanti ai tre protagonisti; Il "tiro alla fune" umano fra leoni e superstiti.

Herrkinski 23/07/19 03:00 - 8802 commenti

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Si direbbe ispirato da Savage harvest, ma in realtà a parte l'idea dell'assedio dei leoni affamati siamo più dalle parti del tipico survival popolare in quegli anni, con più di un'influenza mutuata da Cujo, anche nell'inserire dinamiche familiari difficoltose; laddove però l'adattamento kinghiano era un mirabile esercizio di tensione, qui scorre tutto senza grandi sussulti, nonostante si facciano apprezzare le brevi scene di attacchi felini e l'utilizzo non scontato di animali veri. Un ritmo più scattante avrebbe giovato; guardabile ma nulla più.

Magerehein 9/07/23 11:57 - 1267 commenti

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Leoni, gioite: è arrivata carne in scatola! Film low budget che ha dalla sua location (per quanto la fotografia risulti talvolta troppo abbagliante), agguati tutto sommato efficaci e (cosa non indifferente) l'utilizzo di animali veri. Per contro è impossibile non notare una certa pretestuosità dell'operazione; il tizio che accompagna la famiglia nella savana è un vero idiota, ma pure il cacciatore "esperto" che si fa fregare da scemo merita menzione. Dialoghi poveri e rapporto matrigna/figliastra assai irritante. La breve durata giova. Tanto vedibile quanto globalmente mediocre.
MEMORABILE: Il cacciatore che, invece di sparare sui leoni dall'altura, scende fra l'erba alta con ovvie conseguenze.
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  • Homevideo Undying • 13/11/07 02:22
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    DVD targato Eagle Pictures, che fa la sua bella figura nel corretto formato cinematografico (2.35:1) e con una discreta distribuzione di rumori ambientali, sorretta dal buon dolby 5.1.

    Ma degli extra annunciati sul retro del DVD... non v'è la minima traccia.
    Resta, oltre al film, l'opzione lingua e la selezione scene...

    Ma come si fa a dimenticarsi di cancellare la scritta (extra: backstage, interviste, trailer italiano ed internazionale) che fa bella mostra di sè sul retro della custodia del dischetto?

    Mistero...
  • Curiosità Buiomega71 • 10/08/11 10:24
    Consigliere - 27326 interventi
    *Tra gli sceneggiatori, oltre al regista e a Beau Bauman, c'è Jeff Wadlow , il regista di Nickname enigmista.

    *I leoni che compaiono vengono dagli Stati Uniti. Addestrati da Sled Reynolds.
    Fonte: Ciak

    *Secondo quelli di Nocturno, il film, sarebbe un remake (nemmeno troppo velato) dell'inedito(da noi) Savage harvest di Robert E. Colins, con Tom Skerrit.

    *Il film è uscito negli States direttamente in dvd.

    *Curiosa la frase di lancio del film, simile in tutto è per tutto a quella di Congo.
    Congo: "Dove sei TU la specie in pericolo!"
    Prey: "La specie in pericolo sei TU!"
  • Discussione Buiomega71 • 10/08/11 10:47
    Consigliere - 27326 interventi
    Mi diverto a leggere le recensioni dei film dopo la visione. Su Prey si è scritto peste è corna(da notare una cosa, se gli animali sono veri-come in questo caso-ci si lamenta che sembra di assistere a un documentario alla National Geographic, se sono in animatronic sono dei palesi pupazzoni, se si usa la CG sono fintissimi e ridicoli. E datevi una regolata!).
    Preynon è assolutamente malvagio, e sottolinea il talento registico di Darrell James Roodt, regista sudafricano(bianco), che fà film dall'età di 20 anni(City of blood), e nel suo copioso carnet si mischia cinema d'impegno(Serafina con Whoopy Goldberg, Yesterday (candidato pure agli oscar come miglior film straniero), a ciofeche trashissime come Dracula's revenge, sino ai film di arti marziali(il violentissimo Fino alla morte).
    Insomma , il suo è un alternarsi di cinema "alto" e cinema "basso", che andrebbe studiato a dovere.
    Questo suo eco-vengeance, non solo usa leoni veri(e piuttosto famelici) e mostra due attacchi davvero feroci, realistici e splatterosi(la guida ranger, il cacciatore esperto ma poco attento), ma usa le location naturali con notevole gusto agorafobico, tra sete, fame(anche delle fiere) e sole a picco.
    Poi, certo, il tutto è già visto e stravisto, ma la tensione regge, l'assedio "cujano" è ben reso, e meno pomposo e più veloce di Spiriti nelle tenebre, e sembra la versione "gory" del Grande ruggito.
    I grandi spazi della savana, poi, mi hanno fatto tornare alla mente l'immenso deserto australiano di Razorback(la spelonca del cacciatore nel bel mezzo della natura), naturalmente la Land Rover "zebrata" rimanda alla Ford Pinto di kinghiana memoria e il finale "esplosivo" è piuttosto inverosimile, con fauci leonesche spalancate alla Jaws e riminiscenze del vecchio Le colline hanno gli occhi(i leoni al posto dei mutanti, ma qualche eco mi rimbombava nella testa).
    Le vere star del film sono loro, possenti fiere dal ruggito imperiale, che camminano bellamente sui tetti delle jeep, crepando il lunotto, attaccano, sbranano e lasciano i resti alle iene, che finiscono il prelibato banchetto.
    Inizia come un "mondo movie", il ranger guida viene pappato simil Ultime grida dalla savana, e i bracconieri africani fatti a tocchetti dalla consorte del re della foresta .
    Tensione, sangue, fiere che la fanno da padrone, inverosomiglianze, il solito telefonino che non prende, la Moynahan che mette in moto la jeep e poi và a sbattere come una fessa. Insomma, cosa chiedere di piu?
    Nessuna novità dall'orizzonte africano, sia chiaro, però mi viene da fare...roar!
    Ultima modifica: 10/08/11 11:28 da Buiomega71