Le portrait mystérieux - Corto (1899)

Le portrait mystérieux
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Titolo originale: Le portrait mystérieux
Anno: 1899
Genere: corto/mediometraggio (bianco e nero)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/04/10 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 13/04/10 09:14 - 9674 commenti

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L'illusionista mostra una cornice, e dentro la cornice appare... egli stesso che dialoga con lui. Il corto mette a frutto la ricerca sperimentale di Méliès offrendo un ulteriore giochino diabolico (il doppio) presentato come fosse un saggio di illusionismo. Carino, anche se ben lontano dalle invenzioni più fantasmagoriche del regista francese.

Homesick 11/07/10 18:41 - 5737 commenti

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L’aspetto saliente di questo cortometraggio di Méliès è il tema del doppio, diventato un tòpos alquanto diffuso nella cinematografia fantastica degli anni a venire; la tecnica si avvantaggia di classici accorgimenti da palcoscenico (il sipario dipinto per il cambio della scenografia) e rudimentali interpunzioni cinematografiche (la dissolvenza che precede il materializzarsi del soggetto nel ritratto). Non impedibile, ma senz’altro piacevole nello spiritoso dialogo tra Méliès e il suo alter ego incorniciato.

Pinhead80 19/10/10 13:42 - 4771 commenti

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Tra i cortometraggi di Méliès questo risulta essere, a mio avviso, uno dei più brutti. Manca la dinamicità che contraddistingue generalmente le sue opere e, pur mantenendo quell'allegria scanzonatoria di fondo, non ha lo stesso impatto di altre sue opere. Lo stupore ha un impatto differente e più flebile.

Stefania 4/03/11 12:55 - 1599 commenti

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Interessante l'uso dell'effetto speciale della dissolvenza "flou" per fare apparire e scomparire il misterioso "doppio": ma quello che sorprende è la maniera giocosa con la quale viene trattato uno spunto potenzialmente inquietante, vale a dire la materializzazione del proprio doppio. Méliès ha sicuramente un buon rapporto con la sua metà oscura, beato lui! I due chiacchierano e ridono come grandi amici. Ridono... di noi? Allegramente schizofrenico!

B. Legnani 17/03/12 12:36 - 5537 commenti

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Con questo gradevole cortometraggio (un minuto) siamo nel campo più tradizionale di Méliès, vale a dire nel puro illusionismo. Ma che grande sorpresa che dovette essere, per lo spettatore di fine Ottocento, vedere uno che parlava con sé medesimo. Avranno pensato ad un gemello, a sua volta barbuto?

Galbo 30/03/18 05:56 - 12400 commenti

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Probabilmente ancora in una fase di sperimentazioni di trucchi e illusioni visive che lo renderanno celebre, Georges Méliès realizza un filmato in cui un illusionista (egli stesso) da apparire all'interno di una cornice un proprio doppione che dialoga con lui scambiandosi a quanto pare battute ironiche sulla calvizie (lo si intuisce dal fatto che i soggetti si toccano ripetutamente il capo). L'ironia insomma come valore aggiunto all'illusione.

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