Un amore splendido - Film (1957)

Un uomo e una donna si innamorano durante una crociera e si danno appuntamento a New York. La donna non potrà essere presente a causa di un grave incidente. Remake di un film del 1939, Un amore splendido è un classico della produzione cinematografica americana del genere sentimentale e pur apparendo datato agli occhi dello spettatore moderno, appare estremamente ben realizzato grazie sopratutto ad una buona regia e ad un cast eccellente che vede protagonisti due grandi attori come la Kerr e Grant.

Remake di Un grande amore dello stesso regista, Un amore splendido costituisce una delle vette del romanticismo hollywoodiano, una storia d'amore fra persone mature e responsabili resa drammatica dal destino, con un epilogo strappalacrime in cui si risolve l'equivoco che li poteva separare per sempre. Se la storia funziona, lo si deve ad una regia attenta a dosare gli ingredienti fra commedia (la parte in crociera) e dramma (le conseguenze dell'incidente) e soprattutto a due meravigliosi interpreti come l'affascinante Grant e la luminosa Kerr. Rifatto nuovamente da Warren Beatty.

Uno dei capisaldi del cinema sentimentale americano. Remake di un film dello stesso regista, "Un amore splendido" bilancia ottimamente battute e situazioni da commedia leggera ad altre più pesanti tipiche del dramma. Tutto questo grazie ad un'ottima regia, una sceneggiatura impeccabile e a un Cary Grant strepitoso e in ottima forma. Qualche leziosaggine di troppo (le canzoni intepretate dai bambini) ma nel complesso è un film da non perdere. Finale strappalacrime.

Commedia americana classica con il duo Cary Grant/ Deborah Kerr. Il ritmo non è certamente incalzante e il film adopera una prima mezz'ora buona prima di carburare definitivamente e finire in crescendo. Ottima la prova dei protagonisti, così come apprezzabili sono le location francesi e newyorchesi. Tra i più importanti del genere romantico classico.

Un donnaiolo e una cantante, entrambi impegnati in altre relazioni, si incontrano su una nave e si innamorano. Il film parte come una sorta di "scandalo in crociera", sceneggiato da Delmer Daves che due anni dopo girerà Scandalo al sole. Ma la storia prosegue mantenendosi lontana dai toni scandalistici, anzi espone con esemplare garbo e delicatezza il romanticismo genuino di un sentimento maturo.

Playboy a caccia di dote si innamora di una cantante. Commedia romantica che nella prima parte si distingue per il ritmo e per i toni, condotti sul filo dell’ironia. Buoni sentimenti in mostra anche se ci si dimentica presto che i due sono promessi in altri matrimoni. Nel prosieguo la piega diventa melodrammatica, con punte commoventi quasi ricattatorie; finché riguarda la nonna anziana si può anche capire, ma la sedia a rotelle a teatro appare eccessiva. Anche le varie canzoncine a corredo servono solo ad allungare il brodo, soprattutto coi bambini.

Uno dei film più romantici di tutti i tempi, secondo certi critici; e come dargli torto? Il complessivo fascino della confezione d'epoca è secondo solo al naturale charme dei due interpreti principali, in un notevole trionfo di eleganza e humour agrodolce che intenerisce, commuove e diverte con ponderato equilibrio. Non mancano trovate stucchevoli e parentesi decorative prolungate oltremodo (l'esibizione canora dei bambini), ma persino quelle sembrano propedeutiche al generale clima di idealizzata raffinatezza, senza ledere agli stravolgimenti drammatici della seconda parte. Buono.