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Discussioni su Twentynine Palms - Film (2003)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/11/07 DAL BENEMERITO REBIS
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Un film straordinario, quasi perfetto!:
    Buiomega71
  • Grande esempio di cinema:
    Fauno
  • Quello che si dice un buon film:
    Rebis
  • Non male, dopotutto:
    Lucius, Capannelle
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Luchi78, Mickes2
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Cotola, Daniela
  • Gravemente insufficiente!:
    Redvertigo, Didda23

DISCUSSIONE GENERALE

60 post
  • Capannelle • 8/08/12 00:01
    Scrivano - 3984 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Ho letto con piacere tutta la discussione. Personalmente sento la puzza di vaccata. Incuriosito, lo recupererò al più presto

    Ho appena visto il film, su assist di Buio.

    La puzza di vaccata era presente per tutto il film ma devo dire che Dumont non ha sbracato come altri "registi-finto-maledetti" e che nel complesso la pellicola tiene.

    Peccato per il finale-finale, messo lì a forza dopo che lo spettatore era già un pò basito per il pre-finale.

    Buio quando ti metti a descrivere le scene "forti" non ti batte nessuno, dalla pagina web le parole quasi grondano sangue, sudore o altro...
    Ultima modifica: 8/08/12 00:04 da Capannelle
  • Buiomega71 • 8/08/12 00:10
    Consigliere - 27343 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Didda23 ebbe a dire:
    Ho letto con piacere tutta la discussione. Personalmente sento la puzza di vaccata. Incuriosito, lo recupererò al più presto

    Ho appena visto il film, su assist di Buio.

    La puzza di vaccata era presente per tutto il film ma devo dire che Dumont non ha sbracato come altri "registi-finto-maledetti" e che nel complesso la pellicola tiene.

    Peccato per il finale-finale, messo lì a forza dopo che lo spettatore era già un pò basito per il pre-finale.

    Buio quando ti metti a descrivere le scene "forti" non ti batte nessuno, dalla pagina web le parole quasi grondano sangue, sudore o altro...


    Pensavo peggio Capa...Eddai, in fondo non ti ho consigliato poi male ;)
  • Fauno • 3/02/13 16:07
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    Per Buio.Nella scena subito prima del tamponamento la prolungata inquadratura da lontano comprende anche un oggetto nero,sul lato sinistro della strada, che potrebbe rappresentare un gruppo di pneumatici o un telone nero che copre qualcosa.Dal tuo punto di vista di che si tratta? FAUNO
    Ultima modifica: 3/02/13 16:11 da Fauno
  • Buiomega71 • 3/02/13 16:18
    Consigliere - 27343 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Per Buio.Nella scena subito prima del tamponamento la prolungata inquadratura da lontano comprende anche un oggetto nero,sul lato sinistro della strada, che potrebbe rappresentare un gruppo di pneumatici o un telone nero che copre qualcosa.Dal tuo punto di vista di che si tratta? FAUNO

    Non saprei , in realtà...Ero in fribillazione totale, ho pensato anch'io a una discarica di pneumatici. Ma la tensione era troppo alta per pormi domande, sinceramente...
  • Fauno • 3/02/13 16:28
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    Alla fine gliene ho dati quattro, ma non son mica stato lauto e immediato come te...Ho valutato molto quello che il film ha di unico, ma come leggerai nel commento, come parziale mi stava andando molto male. Ma il bello dei film è che bisognerebbe sempre vederli fino all'ultimo fotogramma prima di valutarli. Ed è quello che io ho sempre cercato di fare. Efettivamente la prima volta non avevo avuto la carica partecipativa giusta. FAUNO.
  • Buiomega71 • 3/02/13 17:09
    Consigliere - 27343 interventi
    Mi fa davvero piacere , Fauno.

    Per me rimane il più bel film che ho "vissuto" nel 2012

    Completamente d'accordo con te, dal primo all'ultimo fotogramma (con tutti i titoli di coda), per me i film sono un esperienza, un vero e proprio viaggio, che scinde dalla semplice visione
  • Buiomega71 • 4/02/13 22:09
    Consigliere - 27343 interventi
    Bellissimo commento, grande Fauno!
  • Raremirko • 5/02/13 00:21
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Anche a me piacque molto e l'ultima scena mi colpì parecchio, anche perchè inaspettata
  • Fauno • 5/02/13 09:45
    Formatore stagisti - 2766 interventi
    E mi ha molto ricordato la scena finale de L'assassino ti siede accanto, il secondo Venerdì 13, ma è nettamente migliore questa di Dumont. Fra l'altro anche estraniandosi dal contesto del film è attendibilissima: nei postumi di uno schock traumatico è tutt'altro che improbabile avere raptus del genere.
    Il film comincia a crescere di brutto quando prendono la strada che poi sono costretti a interrompere e lui non sa come fare a tornare indietro.
    Di attinenze con Zabriskie Point non ne ho proprio viste...Al limite i mulini a vento all'inizio mi hanno ricordato vaghissimamente More di Schroeder, per quanto siano interessanti anche gli alberi di Joshua. Per il resto fino ad allora il film era stato poverissimo, i dialoghi fra di loro abbastanza vuoti, e soprattutto lei il classico peso morto della situazione. Perfino i sopralluoghi si traducono in un calcolo mentale che porta all'enunciazione di un numero a sei cifre. Per un'ora e mezza avevo aperto le braccia non so quante volte ed ero convinto di confermare il pallino che mentalmente la prima volta avrei voluto dargli. Ma ripeto...gli ultimi 20 minuti sovvertono tutto, ma ad un modo così marcato è stato per me un fatto finora unico.
    Per fare un parallelo potrei prendere Istantanea di un delitto di Imperoli...solo che lì la quotazione era media fino a due minuti dalla fine. FAUNO
  • Buiomega71 • 5/02/13 17:10
    Consigliere - 27343 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    E mi ha molto ricordato la scena finale de L'assassino ti siede accanto, il secondo Venerdì 13, ma è nettamente migliore questa di Dumont. Fra l'altro anche estraniandosi dal contesto del film è attendibilissima: nei postumi di uno schock traumatico è tutt'altro che improbabile avere raptus del genere.
    Il film comincia a crescere di brutto quando prendono la strada che poi sono costretti a interrompere e lui non sa come fare a tornare indietro.
    Di attinenze con Zabriskie Point non ne ho proprio viste...Al limite i mulini a vento all'inizio mi hanno ricordato vaghissimamente More di Schroeder, per quanto siano interessanti anche gli alberi di Joshua. Per il resto fino ad allora il film era stato poverissimo, i dialoghi fra di loro abbastanza vuoti, e soprattutto lei il classico peso morto della situazione. Perfino i sopralluoghi si traducono in un calcolo mentale che porta all'enunciazione di un numero a sei cifre. Per un'ora e mezza avevo aperto le braccia non so quante volte ed ero convinto di confermare il pallino che mentalmente la prima volta avrei voluto dargli. Ma ripeto...gli ultimi 20 minuti sovvertono tutto, ma ad un modo così marcato è stato per me un fatto finora unico.
    Per fare un parallelo potrei prendere Istantanea di un delitto di Imperoli...solo che lì la quotazione era media fino a due minuti dalla fine. FAUNO


    Mentre a me venne in mente La sindrome del terrore, e se proprio Venerdi 13: Capitolo Finale

    Difatti, Dumont, ha preso a modello proprio l'horror americano per quelle ultime, devastanti sequenze.
  • Raremirko • 6/02/13 21:53
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Fauno ebbe a dire:
    E mi ha molto ricordato la scena finale de L'assassino ti siede accanto, il secondo Venerdì 13, ma è nettamente migliore questa di Dumont. Fra l'altro anche estraniandosi dal contesto del film è attendibilissima: nei postumi di uno schock traumatico è tutt'altro che improbabile avere raptus del genere.
    Il film comincia a crescere di brutto quando prendono la strada che poi sono costretti a interrompere e lui non sa come fare a tornare indietro.
    Di attinenze con Zabriskie Point non ne ho proprio viste...Al limite i mulini a vento all'inizio mi hanno ricordato vaghissimamente More di Schroeder, per quanto siano interessanti anche gli alberi di Joshua. Per il resto fino ad allora il film era stato poverissimo, i dialoghi fra di loro abbastanza vuoti, e soprattutto lei il classico peso morto della situazione. Perfino i sopralluoghi si traducono in un calcolo mentale che porta all'enunciazione di un numero a sei cifre. Per un'ora e mezza avevo aperto le braccia non so quante volte ed ero convinto di confermare il pallino che mentalmente la prima volta avrei voluto dargli. Ma ripeto...gli ultimi 20 minuti sovvertono tutto, ma ad un modo così marcato è stato per me un fatto finora unico.
    Per fare un parallelo potrei prendere Istantanea di un delitto di Imperoli...solo che lì la quotazione era media fino a due minuti dalla fine. FAUNO


    Mentre a me venne in mente La sindrome del terrore, e se proprio Venerdi 13: Capitolo Finale

    Difatti, Dumont, ha preso a modello proprio l'horror americano per quelle ultime, devastanti sequenze.


    Lo ha detto lui stesso?
  • Didda23 • 9/03/13 18:25
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Se buio prometti di non prendertela ti dico cosa penso del film, altrimenti mi limito a commentare
  • Buiomega71 • 10/03/13 02:14
    Consigliere - 27343 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Se buio prometti di non prendertela ti dico cosa penso del film, altrimenti mi limito a commentare

    Sapevo che non ti sarebbe piaciuto.

    Me la prendo solo con chi spara a zero senza scriverne le motivazioni, così, solo per "trollare"...

    Per quanto mi riguarda puoi dirne peste e corna, ciò non toglie assolutamente che per me e il più bel film in assoluto degli ultimi 10 anni.
  • Capannelle • 11/03/13 11:39
    Scrivano - 3984 interventi
    E' arrivò la palla "solitaria"..

    Concordo con Didda sul discorso delle pretese autoriali perchè nelle due ore ce ne sono diverse: silenzi pretestuosi, ammiccamenti strascicati, amplessi non necessari che sembrano messi lì solo per cercare lo scandalo e darsi un tono.

    La scena scandalo? Divertente, inaspettata ma nulla di più. Infatti l'ho commentata con ironia.

    Però.. in parallelo il film qualche motivo di fascino lo contiene, cioè può irritare ma non viene voglia di abbandonarlo e questo a Dumont va riconosciuto.

    Tanto che vorrei vederne qualche altro della sua filmografia, ho visto anche che gira per belgio e dintorni.
    Ultima modifica: 11/03/13 11:42 da Capannelle
  • Didda23 • 11/03/13 13:33
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Più tardi spiegherò meglio il mio commento.
  • Rebis • 11/03/13 15:23
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    Molto curioso io di sentire le tue spiegazioni :) il film lo vidi molto tempo fa e lo difesi nonostante tutto, ma oggi non so che effetto mi farebbe e per il momento non mi sento spinto a rivederlo...
    Ultima modifica: 11/03/13 15:23 da Rebis
  • Didda23 • 11/03/13 20:29
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    @ Rebis

    Devo ammettere che vedere un tuo voto più che sufficiente mi ha stupito particolarmente, perchè "conoscendo" un minimo i tuoi gusti ho capito che il fintamente provocatorio di norma ti arreca parecchio fastidio e non comprendo il motivo per il quale in questo caso ha difeso la fasullità di Dumont.
    --------------------------------------------
    Nel commento non ho parlato di tecnica perchè in questo caso non esiste: telecamera fissa che segue i personaggi che non dicono assolutamente nulla (e fanno intuire ancora meno) e la direzione degli attori è pedestre (due zombie lasciati allo sbando). Ribadisco in questa sede che un filmino delle vacanze emoziona di più, perchè i personaggi almeno un qualcosa di sensato da dire.

    Stendiamo un velo pietoso sulle scene di sesso, alquanto patetiche con un frasario ridicolo con frasi solo maschiliste che indugiano sulla "virilità" del protagonista.

    Ha ragione Capannelle il film si fa seguire, ma solo perchè si è curiosi di scoprire con che escamotage Dumont finisca il tutto.

    Di questo tanto decantato finale (a dire il vero mi ricordavo la scena del deserto-raccontata live da Buione-) non ci ho trovato nulla di cinematograficamente rilevante. Sconvolgente? ovviamente non si può affermare il contrario, ma sembra buttato lì giusto per colpire l'ignaro spettatore. L'artefatta provocazione priva di poetica la trovo la cosa che odio di più in un'opera cinematografica. E' per cquesto che non tollero nemmeno quel pallone gonfiato di Von Trier (che con Dumont ha molte cose in comune). Neorealismo da defenestrare.
    Ultima modifica: 11/03/13 20:30 da Didda23
  • Capannelle • 11/03/13 21:06
    Scrivano - 3984 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    la direzione degli attori è pedestre (due zombie lasciati allo sbando)
    10% d'accordo

    Stendiamo un velo pietoso sulle scene di sesso, alquanto patetiche con un frasario ridicolo con frasi solo maschiliste che indugiano sulla "virilità" del protagonista.
    90% d'accordo

    tanto decantato finale .. buttato lì giusto per colpire l'ignaro spettatore.
    200% d'accordo

    Aggiungo che di scene finto-scioccanti è piena la cinematografia, sarebbe il caso di farci una classifica davinottica.
  • Buiomega71 • 12/03/13 00:40
    Consigliere - 27343 interventi
    Ognuno scriva ciò che vuole...Per il sottoscritto il CAPOLAVORO ASSOLUTO visto nel 2012, e Dumont piscia in testa a tutti! Il perchè repetita iuvant...
    Ultima modifica: 12/03/13 00:52 da Buiomega71
  • Rebis • 12/03/13 13:47
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    @ Rebis

    Devo ammettere che vedere un tuo voto più che sufficiente mi ha stupito particolarmente, perchè "conoscendo" un minimo i tuoi gusti ho capito che il fintamente provocatorio di norma ti arreca parecchio fastidio e non comprendo il motivo per il quale in questo caso ha difeso la fasullità di Dumont.

    Già già, Didda, le tue parole in qualche modo fanno centro :) E' andata più o meno così: dopo la visione nacque una discussione piuttosto accesa sul film, in cui tutti erano abbastanza nauseati, mentre io mi sono divertito, diciamo, a fare il bastian contrario. Ben inteso, non rimangio nulla di quanto detto e scritto, difendo lo spirito contestativo che mi ha “posseduto”, almeno fino ad una seconda visione.

    Considera comunque che sono arrivato al film completamente vergine, senza sapere nulla ma proprio nulla di lui e del suo regista - e credo che la cosa abbia un suo peso nella valutazione. Inoltre dieci anni fa i "film-shock" non erano obsoleti come lo sono diventati ora, preservavano - in alcuni casi, certo - una carica eversiva salutare, minando le certezze dello spettatore. Erano più "necessari", posto che una provocazione lo possa essere davvero. Sul confronto Von Trier/Dumont non saprei, perché ho visto moltissimo del primo e poco del secondo (oltre al film in questione, solo Hadewijch che non ho molto gradito...): però, in generale, direi che se Von Trier è artefatto e pomposo, talmente atteso ormai nelle sue scudisciate da far sorridere, Dumont mi sembra almeno più essenziale e impulsivo, ecco.

    Spero di aver risposto alle tue perplessità :)