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MMJ Davinotti jr
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Nel passaggio da vecchio a nuovo millennio abbiamo assistito a un ritorno in massa dell' horror a sfondo satanico (non a caso l'edizione integrale dell’ESORCISTA ha avuto ottimi riscontri, al cinema). Vi si è cimentato persino Schwarzenegger! THE CALLING esce quindi in buona compagnia e si riallaccia parzialmente al filone degli anticristi inaugurato dallo splendido IL PRESAGIO. Il fatto è che nel PRESAGIO c’erano Gregory Peck e Lee...Leggi tutto Remick, qui purtroppo attori molto meno noti capitanati dalla biondina in lacrime di turno. L'idea sulla quale si basa THE CALLING poteva anche essere buona: praticamente una rivisitazione alla rovescia (nei riti, nelle parole) della storia di Cristo, con abbondanza di croci invertite e un finale persino coerente. E’ la realizzazione di Richard Caesar che lascia a desiderare, ricordando in più punti quasi le atmosfere povere di un qualsiasi tv-movie. Ed è strano, perché di tanto in tanto una certa ricerca formale si nota, e indubbiamente alcune sequenze shock (poche, a dire il vero) funzionano egregiamente, supportate da una colonna sonora adeguata. Ma è troppo poco, perché poi la sceneggiatura si perde dietro a una quantità di situazioni già viste, insistendo sulla figura della protagonista senza però riuscire a caratterizzarla in maniera convincente. Specie il suo supporto col figlio non è visualizzato bene e l'impressione generale è di un horror raffazzonato, sconclusionato, che segue la stessa idea per l'intera durata limitandosi a inserire qua e là figure poco credibili: quella del tassista è il caso più eclatante, ma anche l'amica non scherza...
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Keoma - Non male, dopotutto:
Herrkinski - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr. - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Rigoletto - Gravemente insufficiente!:
Undying
Prendete Il Presagio, mescolatelo con Rosemary Baby e condite il tutto con attori “raccomandati” brutti, antipatici ed incapaci (esemplare, in tal senso, il fanciullo e la madre, al centro della narrazione). Oltre ad un soggetto demente e una sceneggiatura che nemmeno al primo anno di asilo un bambino si azzarderebbe a scrivere. Argento disse, in un’occasione, che nessun film è totalmente da dimenticare, perché spesso anche solo una scena è salvabile: non è questo il caso di The Calling!
Film horror disprezzato dai più ma molto interessante e affascinante. La trama, derivata da mille altri film, viene trattata in maniera originale fornendo nuova linfa vitale ad un genere inflazionato come quello demoniaco esorcistico. La cosa strana è che nessuno si è accorto che "The calling" è uno pseudo remake di Nero veneziano di Ugo Liberatore, neppure la critica "nocturniana" di solito attenta a queste curiosità. La regia di Richard Caesar è perfetta così come tutte le prove attoriali. Un film che meriterebbe d'essere riscoperto.
All'epoca diedi poco peso al film, ma rivedendolo devo dire che non è poi così male. Certo, l'idea e lo svolgimento in generale sono mutuati da qualunque altra pellicola demoniaca uscita in precedenza, su tutte dal prototipo del genere Il Presagio, ma nel complesso il film scorre bene e ha momenti visivamente affascinanti (bella la fotografia ed alcuni scorci paesaggistici); sufficientemente malvagio anche il lato puramente horror. Graziosa ed estremamente espressiva la Harris, attrice canadese dalla fisionomia stranamente nord-europea.
Sul filone de Il presagio, ma senza averne la minima profondità, Caesar gira un horror annacquato, totalmente privo di nerbo e di sostanza con in più l'aggravante di un cast poco adeguato al caso. Continua dunque la ricerca di prodotti che rimangano impressi, che inducano lo spettatore a una riflessione (verso l'una o l'altra direzione) ma il problema fondamentale è che i registi, spesso per primi, non credono nel progetto. Tensione zero, paura manco a parlarne; il tutto si risolve in un insieme di idee monche.
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- Keoma ebbe a commentare:
(...) La cosa strana è che nessuno si è accorto che "The calling" è uno pseudo remake di Nero veneziano di Ugo Liberatore, neppure la critica "nocturniana" di solito attenta a queste curiosità.
Non ci vedo similitudini (se non casuali) tra questo The Calling e Nero Veneziano.
Questa cosa del remake è sorta da dichiarazioni del regista o è una tua constatazione? - Carissimo Undying,
dai un occhio ad entrambi il film. L'idea del male che per rinascere deve prima vivere una sorta di passione al contrario è palesemente mutuata da Nero Veneziano. Anni fa sentii per un'intervista al Manifesto Richard Caesar per l'uscita di The call (che mi piacque molto) e lui mi disse che il film di Liberatore non l'aveva mai visto, ma che il suo sceneggiatore John Rice era fissato con un horror demoniaco italiano. La certezza non c'è, John Rice non ho mai avuto il piacere di sentirlo, ma secondo me la cosa è evidente. - Ok, Keoma.
Ammetto di aver visto il film parecchi mesi fa.
Ma la somiglianza tra The Calling e Nero Veneziano mi sfugge proprio.
Cercherò di rivedere il film di Caesar, anche se mi duole lo stomaco al solo pensiero...
Ricordo bene che lo sceneggiatore di The Calling sembra avere copiato a destra e sinistra, in particolare da The Omen e da Rosemary's Baby...
Non è -quindi- da escludere che tra le fonti alla base della pellicola ci possa essere anche il film italiano di Liberatore... - La figura inquietante sul manifesto del film italiano è presa paro paro da quella del Kingdom di Von Trier. Qualcuno poi se ne dev'essere accorto e sul dvd ha fatto piazza pulita...
- Buiomega71 ebbe a dire:
La figura inquietante sul manifesto del film italiano è presa paro paro da quella del Kingdom di Von Trier. Qualcuno poi se ne dev'essere accorto e sul dvd ha fatto piazza pulita...
Hahah in effetti è uguale!Ultima modifica: 16/01/13 08:24 da Zender - Grande Buio, bel colpo! E' decisamente lo stesso! Chissà com'è avvenuta la cosa. Forse quello sulla locandina della Chiamata non l'hanno nemmeno disegnato ed è comparso da sè... essendo un fantasma.
