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Bene, adesso che la serie è finita (già in cantiere la seconda) posso che dopo un inizio distaccato mi sono veramente divertita; intendiamoci, niente di trascendentale, però il ritmo veloce, le scenette surreali e alcuni personaggi più di altri aiutano al sorriso. Ovviamente la palma del divertimeno spetta alla mitica Monica, alias Carlotta Natoli (figlia del compianto Piero), la giornalista perennemente in rotta con il mondo maschile. Segue a ruota il mitico professor Freiss, evidente presa in giro dei psicologi tuttologi che compaiono con ormai molta frequenza in tv e amano discettare su tutto, dall'influenza che la tettonica a zolle ha sulle coppie in crisi ai poteri afrodisiaci delle fragole di Ceresole (in particolare i golfini indossati da Giuseppe Battiston rimandano ad un ben preciso personaggio).
Palma del fascinoso allo sciupafemmine Michele di Neri Marcorè ^ ^
Sono d'accordo. Vero, niente di trascendentale, però in più di un momento c'è stato il tentativo di "volare un po' più in alto" e Solfrizzi mi è proprio piaciuto.
Per Ciavazzaro: toglimi una curiosità. La serie non ti è piaciuta per niente eppure l'hai guardata tutta? Altrimenti non si spiega il fatto che tu l'abbia recensita. Come hai fatto a sorbirti 13 puntate di una roba che hai evidentemente trovato orrenda?
Diro' la sincera verita'.
La domenica non c'era nulla in televisione e quindi ho visto quello perche' non c'era di meglio.
E poi si sa sono autolesionista hehe..
Metteranno un'altra attrice, probabilmente.
Per il resto, sono molto scettico sulla possibilità che si ripeta il "miracolo" della prima serie.
A proposito, faccio veramente fatica a capire le critiche negative, non tanto perchè siano negative, ma perchè io non sono mai andato oltre una puntata di una serie se non mi piaceva. A parte i critici di professione, non capisco chi abbia così tanto tempo da buttare per guardare ogni settimana due ore di un programma che considera spazzatura. Mah.
Zender • 18/02/10 14:05 Capo scrivano - 49334 interventi
Beh Tarabas, credo che si possa criticare una serie anche senza aver visto tutte le puntate, altrimenti, come ben dici, avremmo solo critiche positive. Non penso proprio che chi l'ha criticata negativamente l'abbia vista per intero. Magari si sarà fermato a due, tre puntate.
Io personalmente evito, mi pare difficile dare giudizi nettissimi e apodittici su un racconto di cui si è letto uno o due capitoli.
Poi ci sarebbe da discutere sulla posizione, che trovo francamente viziata da pregiudizi singolari, di chi critica per partito preso qualsiasi cosa abbia un lieto fine (nell'accezione più ampia dell'espressione).
Mah (bis).
Zender • 18/02/10 16:22 Capo scrivano - 49334 interventi
Beh, un libro è diverso: un film o una serie hanno molte più componenti che vengono chiarite subito (recitazione, fotografia, dialoghi ecc.) che tendenzialmente possono anche essere individuate con una certa chiarezza fin da subito. Poi sono d'accordo anch'io, per carità: per avere un giudizio più corretto bisognerebbe sempre aver visto la serie intera o quasi.
Sui pregiudizi ci ci sarebbe da discutere per ore e riguardano anche certa critica che critica (appunto) dopo aver visto 15 minuti di film o anche solo perché pensa di poter conoscere ciò che in realtà non conosce. Niente di strano, insomma, se capita anche qui. Poi certo, c'è chi critica il lieto fine a prescindere... Insomma, sta soprattutto a noi capire da quel che leggiamo se un giudizio può risultare attendibile o meno.
Essendo stato un fan della prima serie, ho cominciato a guardare anche la seconda. Purtroppo, il mio timore si è realizzato e l'effetto soap opera dilaga con amorazzi, corna, morti che parlano dall'aldilà, personaggi raffazzonati. Come mio costume, attenderò la fine prima di commentare, ma siamo messi piuttosto male.
In effetti qualcosa si è perso della prima serie: i numeri musicali sono diventati qualcosa di avulso dalla trama, urlano tutti come nei film di Muccino, non si è ancora capito il perchè del destino del personaggio di Michele (Neri Marcorè), che oltretutto abbiamo scoperto avere un fratello bresciano!
Salvo Solfrizzi e Alessio Boni...perchè nomen omen :-p
Secondo me hanno fatto due errori capitali.
Il primo, condizionare tutta la serie a una trovata narrativa forte come la morte drammatica di uno dei protagonisti. Bisogna a quel punto fare quadrare tutta la storia. Difficilissimo, o la si butta in drammone Ibseniano, o in melodramma, o in farsa.
Il secondo, avere infarcito la trama di eventi sempre più dirompenti, che poi però vengono trattati in tre minuti e buttati via, solo per tenere desta l'attenzione (effetto soap, per l'appunto).
Peccato, si fossero fermati prima.
Mco, Tarabas
Siska80