Jeanne Du Barry - La favorita del re - Film (2023)

Ascesa e declino della cortigiana Jeanne du Barry, la favorita di Luigi XV. Dagli sfarzi di Versailles alla celletta disadorna del convento in un susseguirsi di sfrontate e amabili rotture di regole ed etichette di una corte decadente a un passo dalla ghigliottina. Ricostruzione di buona fattura in cui colpiscono la recitazione misurata di Depp, l’avvenenza di Maïwenn, la bravura di Lavernhe e una location da favola. Se ci si aspetta qualcosa di più dalla patina dorata e dallo script si rimarrà delusi, ma è un bel racconto e un buon film. Da vedere.

Jeanne du Barry, la favorita del re: tanto desiderata da Luigi XV tanto invisa al resto della corte per la sua sfrontatezza, per la sua idiosioncrasia all'etichetta. Classico film ben fatto di cui è difficile trovare pecche evidenti così come pure grandi qualità o guizzi particolari. La confezione è buona con trucco, parrucco, vestiti e scenografie molto curate come di prammatica in questo tipo di pellicole. Anche il cast fa bene la sua parte. Mancano però vere idee registiche e in fase di sceneggiatura, tanto che il film risulta godibile ma facilmente dimenticabile.

Jeanne è una donna che per tutta la vita ha inseguito la libertà e il senso del bello. Dopo tanti incontri si troverà alla corte di Luigi XV che in breve la trasformerà nella sua cortigiana preferita dandole accesso ad un mondo pieno di agi. Ottima senza ombra di dubbio la confezione con location da favola sia per quanto riguarda gli interni che gli esterni. Il film è pervaso da una sottile ironia che si sovrappone nella seconda parte alla tristezza e alla malinconia. Nonostante la sceneggiatura non sia troppo articolata Maïwenn riesce a mostrare personaggi storici in modo moderno.

Di umili origini, Jeanne con la sua bellezza e la sua intelligenza compie una rapida scalata sociale che la porta a diventare la favorita di Luigi XV nonché moglie del conte Du Barry. I suoi modi poco rispettosi della rigida etichetta destano però scandalo a corte... Film in costume piuttosto curato nella messa in scena ma che non presenta motivi di particolare interesse né dal punto di vista di una ricostruzione storica fotoromanzata e neppure nelle prestazioni attoriali: se Depp sembra inamidato, Maïwenn è troppo "moderna" nel volto e nei gesti per risultare credibile nel ruolo.

Non si è badato a spese per mettere in scena il lato passionale di Re Luigi XV e della di lui favorita, la cortigiana Du Barry. Girato a Parigi e anche nella splendida e lussuosa Versailles, va da sé che le ambientazioni siano sontuosamente favolose, così come i pomposi e sfarzosi costumi. Depp non può recitare male, non ne sarebbe in grado, eppure è stato più generoso in altre interpretazioni. Maïwenn moderna e gesticolante all'eccesso. Un film stereotipato la cui trama rischia di essere simile a quelle dei molti film in costume. Insomma, il dimenticatoio è dietro l'angolo.

Storia dell'ultima amante di Luigi XV, di umili origini e figlia illegittima di una sarta. Sotto il punto di vista tecnico e scenico il film è quasi impeccabile. Purtroppo la trama coinvolge poco. Non mancano momenti che rasentano il soporifero. Nonostante ciò - e una durata di due ore - non ci si annoia completamente. Johnny Depp non particolarmente in parte.