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Discussioni su Trauma - Film (1993) | Pagina 4

DISCUSSIONE GENERALE

90 post
  • Zender • 29/10/12 20:18
    Capo scrivano - 49004 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    In mano a qualsiasi altro regista sarebbe stato un mezzo capolavoro, ma il talento argentiano , qui, cominciava gia ad affievolirsi
    Non ho capito che intendi con questo, Buio. Cioè se qualche altro regista avesse preso in mano la sceneggiatura avrebbe fatto meglio di Argento fino a farne un mezzo capolavoro? Mi sembra un po' strano. La forza di Trauma è Argento, secondo me. Ci togli Argento diventa un thriller come tanti...
    Comunque l'ultima parte è molto lunga e sensazionale, come splendide sono le scene sotto la pioggia del post-seduta spiritica. Lo scor non è dei migliori, d'accordo, ma non mi è parso così scadente. Gli sfx non li ricordo bene, per cui non so. Però la Sindrome ha ancora qualche buona idea, è vero, ma nell'insieme sono troppo alternate a fasi che col thriller non ce le vedo affatto bene. E poi Asia recita un po' meglio in Trauma, dai. Nella Sindrome è proprio insufficiente...
  • Buiomega71 • 29/10/12 20:47
    Consigliere - 27202 interventi
    Ormai dovresti sapere che non guardo quasi mai l'attore in un film (figuriamoci nei film argentiani), indi per cui il problema Asia non sussiste (per quanto mi riguarda)

    Intendevo che qualsiasi altro regista (che magari non sia De Palma) avesse diretto tecnicamente un film come Trauma avrebbe realizzato un mezzo capolavoro di tecnica registica, ma da Argento si può dire tutto, ma non che sia un tecnico eccellente (e come pochi director al mondo in verità)

    Ripeto, Trauma soffre di troppa americanizzazione (e non mi riferisco al fatto che sia ambientato in America), ma proprio quella patina di thrillerone americano che spesse volte lo fà scivolare nell'anonimato (insomma, se non fosse per la grande perizia tecnica, e alcuni momenti, sembrerebbe nemmeno un film argentiano). Insomma, come dire, Inferno e gli episodi dei Masters erano l'America vista argentianamente, Trauma Argento che si fa americanizzare.

    Non mi ha mai convinto, e se tolgo quelle due o tre scene prettamente argentiane (l'inizio con l'infermiera di colore, il plastico della ghigliottina, il finale del decollamento della testa)rimane ben poco, francamente...
    Ultima modifica: 29/10/12 20:50 da Buiomega71
  • Zender • 29/10/12 20:52
    Capo scrivano - 49004 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ormai dovresti sapere che non guardo quasi mai l'attore in un film (figuriamoci nei film argentiani), indi per cui il problema Asia non sussiste (per quanto mi riguarda)
    Credevo che il quasi non comprendesse un'attrice che nel bene o nel male dà nei due film un'impronta forte, evidentemente il quasi riguarda altri film ok.

    Non lo so, proprio la mano di Argento lo ibrida col cinema europeo. Non credo che potrei mai confondere Trauma (tecnica a parte) con un thriller Usa qualsiasi.

    Però tra le scene argentiane non puoi togliere

    SPOILER

    tutta la lunga "visita" del pupo nella casa maledetta: è girata meravigliosamente, un'evoluzione della scena simile di Phenomena...

    FINE SPOILER
  • Buiomega71 • 29/10/12 21:02
    Consigliere - 27202 interventi
    Sicuramente, ma e proprio la patina da thriller americano che non me lo fa amare come gli altri film argentiani (quelli venuti prima, ovviamente)

    Ripeto, la gran tecnica c'è eccome, ma e l'insieme che frena il mio entusiasmo

    Chessò, penso che nello stesso anno De Palma aveva donato la quint'essenza del suo cinema con quel capolavoro antologico che è Doppia Personalità, ad Argento NON è uscita la stessa cosa, purtroppo...

    Cosa che le riuscirà solo con Nonhosonno.

    Forse e anche dipeso dal fatto che all'epoca attendevo Trauma come un avvento del messia, e aspettavo con trepidazione la vhs per noleggiarmela (grazie a dio erano anni d'oro quelli, dove veramente i film li aspettavi come se fosse un appuntamento con una ragazza), perchè Argento era davvero un evento

    Le aspettative erano più alte del K2, forse per quello che mi deluse...

    Rivisto, poi, in tempi recenti, lo stesso sapore amarognolo di quello che poteva essere e invece non e stato (se non solo parzialmente)
    Ultima modifica: 29/10/12 21:20 da Buiomega71
  • Zender • 30/10/12 08:25
    Capo scrivano - 49004 interventi
    Sì, al cinema avevo provato la stessa sensazione, dicevo. E' solo rivedendolo molto tempo dopo in dvd che mi sono accorto del suo valore (almeno per quanto mi riguarda). Dagli un'alra possibilità :)
  • Lucius • 17/05/14 00:24
    Scrivano - 9053 interventi
    Nello chalet sul lago dove David porta Aura, appeso a una parete, un poster di Rockwell Kent, meticoloso pittore statunitense che dedicò buona parte della sua vita artistica a tentare di mettere su tela le forze contrastanti della natura e l'imponente energia dell'ambiente:

    Ultima modifica: 17/05/14 00:26 da Lucius
  • Zender • 17/05/14 08:48
    Capo scrivano - 49004 interventi
    Solo che non si vede nulla, Lucius. Anche schiarendo (e quindi rovinando l'immagine) si legge solo il nome. Del poster non si vede nulla...
  • Lucius • 17/05/14 10:31
    Scrivano - 9053 interventi
    Perchè è un'edizione estera, in caso cerco di trovare il frame del dvd italiano in cui si vede un tantino meglio, comunque si, si legge solo il nome.Se non va bene cancella pure.
  • Zender • 17/05/14 10:31
    Capo scrivano - 49004 interventi
    Vediamo se si vede un po' meglio l'altro, ok.
  • Lucius • 17/05/14 10:48
    Scrivano - 9053 interventi
    Ultima modifica: 17/05/14 10:48 da Lucius
  • Zender • 17/05/14 10:55
    Capo scrivano - 49004 interventi
    No, non si vede nulla o quasi. Poi si legge solo "Well Kent". Teoricamente potrebbe essere anche un omonimo o un quasi omonimo o chissà chi... Non si vede proprio cosa ci sia sul poster...
  • Lucius • 17/05/14 12:39
    Scrivano - 9053 interventi
    In tv si capisce che è il nome del pittore.
    Ok lasciamo qui.
  • Lucius • 13/06/14 10:08
    Scrivano - 9053 interventi
    Nel film ben tre location riesumate dal tempo, che non esistono più fisicamente. Un vero peccato, specie per i due ospedali di cui i fotogrammi della pellicola, seppur nel secondo caso assai brevemente, testimoniano momenti passati della loro esistenza...
  • Zender • 13/06/14 15:23
    Capo scrivano - 49004 interventi
    Vero, ma in America, differentemente che da noi, abbattere e ricostruire è la norma.
  • Alex75 • 15/02/18 17:26
    Call center Davinotti - 710 interventi
    A me questo film ha suscitato impressioni contrastanti: Dario Argento dimostra una volta di più le sue notevoli doti tecniche, e anche la storia ha mordente e pure un certo fascino. Alcune sequenze (come quella della stanza di Nicholas) sembrano rievocare i tempi d'oro del cinema argentiano. Però, a differenza dei thriller di quegli anni, non c'è un personaggio a cui affezionarsi (e secondo me lo scarso livello complessivo del cast e la cattiva recitazione hanno un certo peso in ciò; credo che se Argento avesse curato maggiormente il cast, avrebbe realizzato un gran film). La nota più dolente è secondo me Asia Argento: la sua dizione è terribile (e fuori luogo in un film di ambientazione americana) e la recitazione piuttosto monocorde e sciatta sia in italiano che in inglese; concordo con chi la ritiene un "dilemma dal punto di vista attorico" (Puppigallo): non si capisce se manchino le capacità o l'impegno o entrambe le cose.
    Infine, ho trovato inutili e dannosi (una vera caduta stilistica) i minuti successivi all'ultima decapitazione.
    Insomma, sono arrivato ai titoli di coda con la sensazione che si potesse fare molto meglio.
  • Alex75 • 15/02/18 17:36
    Call center Davinotti - 710 interventi
    John trent ebbe a dire:
    Cotola ebbe a dire:
    Ricordo che fu il mio primo film di Argento al
    cinema. Le aspettative erano altissime: un ragazzino di 13 anni che va a vedere uno dei suoi "miti". Non stavo nei panni dall'emozione. La delusione fu tanta ma il film già allora non mi dispiacque.

    Visto che siamo in tema di amarcord... il mio battesimo "in sala" con Argento è stato "Profondo rosso" ma non nel 1975 (quando avevo 5 anni) ma bensì nel 1981 (!) in un cinema di Ischia ad agosto durante le vacanze. Avevo 11 anni ma lì si entrava tutti (vidi perfino "QUella villa accanto al cimitero" di Fulci e ho avuto incubi per settimane)... :-)

    Le mie prime visioni argentiane sono stati Inferno e Tenebre, trasmessi da Italia 1 nel 1986. Avevo 11 anni. Per la verità, allora li ho piuttosto subìti. Stavamo guardando Pentathlon con Mike Bongiorno su Canale 5. Alla prima interruzione pubblicitaria, mio padre girò su Italia 1 e non cambiò più canale. "Tenebre" mi provocò mesi di incubi... Mi sono riaccostato ai generi praticati da Dario Argento solo intorno ai 30 anni e ho parzialmente rivalutato quei due film. Con Profondo rosso e 4 mosche di velluto grigio, invece, è stato amore a prima vista, anche se un po' tardivo :-)
  • Buiomega71 • 15/02/18 19:49
    Consigliere - 27202 interventi
    Alex75 ebbe a dire:
    A me questo film ha suscitato impressioni contrastanti: Dario Argento dimostra una volta di più le sue notevoli doti tecniche, e anche la storia ha mordente e pure un certo fascino. Alcune sequenze (come quella della stanza di Nicholas) sembrano rievocare i tempi d'oro del cinema argentiano. Però, a differenza dei thriller di quegli anni, non c'è un personaggio a cui affezionarsi (e secondo me lo scarso livello complessivo del cast e la cattiva recitazione hanno un certo peso in ciò; credo che se Argento avesse curato maggiormente il cast, avrebbe realizzato un gran film). La nota più dolente è secondo me Asia Argento: la sua dizione è terribile (e fuori luogo in un film di ambientazione americana) e la recitazione piuttosto monocorde e sciatta sia in italiano che in inglese; concordo con chi la ritiene un "dilemma dal punto di vista attorico" (Puppigallo): non si capisce se manchino le capacità o l'impegno o entrambe le cose.
    Infine, ho trovato inutili e dannosi (una vera caduta stilistica) i minuti successivi all'ultima decapitazione.
    Insomma, sono arrivato ai titoli di coda con la sensazione che si potesse fare molto meglio.


    Sono d'accordo, alla fine

    Ha comunque ottimi momenti (penso all'inizio con le statuine e il plastico della rivoluzione francese, alla sequenza puramente argentiana dell'assassino, sotto la pioggia torrenziale, che mostra le due teste a un Asia terrorizzata- ATTENZIONE SPOILER espediente narrativo che ricorda lo specchio di Profondo Rosso Fine SPOILER-, al marchingegno decapitateste)

    Di contro l'impersonale e anonima location americana, i brutti SFX di Tom Savini, la loffia OST doneggiana, notevoli cali narrativi-l'incontro tra Asia e il figlio di Mark Rydell- e una chiusa tremenda che rimanda al finale, sui titoli di coda, di Qualcosa di travolgente

    Insomma, un'Argento già in fase calante, tra attimi di puro genio e sregolatezza assortita.
    Ultima modifica: 15/02/18 22:46 da Buiomega71
  • Funesto • 14/05/18 12:32
    Fotocopista - 1414 interventi
    La realtà che è ancora più cruda della finzione di Trauma.


    https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/gb_scelta_sbagliata_ginecologa_evitare_cesareo_decapita_accidentalmente_neonato-3723026.html
  • Fauno • 14/05/18 16:34
    Formatore stagisti - 2762 interventi
    Se hai visto bene il film ti ricordi però anche l'accidentalità dovuta allo scoppio della lampada operatoria...Quello che si legge è stato un malaugurato errore di valutazione ;-)
  • Funesto • 14/05/18 17:12
    Fotocopista - 1414 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Se hai visto bene il film ti ricordi però anche l'accidentalità dovuta allo scoppio della lampada operatoria...Quello che si legge è stato un malaugurato errore di valutazione ;-)


    Esattamente per quello dico che è peggio! La ginecologa della notizia con le migliori intenzioni di salvare una situazione critica, l'ha fatta precipitare nel modo più atroce possibile.