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Discussioni su The box - C'è un regalo per te... - Film (2009)

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Buiomega71 • 1/11/13 10:11
    Consigliere - 27276 interventi
    Chi scrive ha adorato alla follia Donnie Darko (però non ho ancora il "coraggio" di guardare Southland Tales), e con The Box , Kelly, riconferma il suo non comune talento visionario e originale, catapultandolo tra i migliori registi delle "nuove leve"

    Angoscioso, inquietante, paranoico, ipnotico, crudele e affascinante, pervaso da tagli luce prettamente kubrickiani (la parte iniziale nella casa borghese, a scuola, in corridoi Shininghiani), subdole e silenti invasioni aliene alla Ultracorpi (gli alieni si impossessano dei nostri corpi, ci studiano, e ci mettono alla prova, in un autoestinzione dovuta al nostro egoismo venale, ingolositi da un milione di dollari, e chi se ne frega se qualcuno-da qualche parte nel mondo-ci lascia le penne, magari volendoci "rimpiazzare"), complotti della paranoia alla Arlington Road (e mi veniva alla mente pure il cinema "spy" settantiano dei Pakula e dei Pollack, da antologia il segno della pace di alcuni ragazzi al party-sorprendentemente reso dallo specchietto retrovisore della Corvette di Mardsen-, segno numerico che diventerà basilare nella scelta dei tre "cilindri"), menomazioni cronenberghiane del corpo (il piede monco della Diaz, valorizzato crudelmente nella scena in classe da uno studente odioso e troppo curioso, il volto mostruoso di Langella, simil "due facce" di Batman)

    Se in Donnie Darko erano gli anni '80, qui sono gli anni 70 (meravigliosamente resi), se in Donnie Darko si assisteva alla proiezione cinematografica della Casa raiminiana, qui si vedono, in tv, le sitcom di quel periodo, se in Donnie Darko a cadere dal cielo era il motore di un aereo, qui è un fulmine, e il finale tra i vialetti e le case borghesi (che mi ha fatto venire alla mente pure Amityville Possession) e praticamente simile a quello di Donnie Darko, e Frank Langella e terrifico quasi come il coniglione antropomorfo. Per finire coi viaggi spaziotemporali, che paiono un ossessione costante del regista

    Impreziosito da schegge horror angosciose (tutta la parte in biblioteca, la Diaz spiata dalle finestre di casa da un "dipendente" alquanto zombesco), con i "posseduti" che non solo si rifanno a quelli "marionettistici" del carpenteriano Il Signore Del Male, ma hanno più di un punto in comune con quelli inquietanti de Il Messia Del Diavolo (in biblioteca, appunto, o con sguardi minacciosi a party natalizi, e non sarà un caso il sangue da naso-nel Messia Del Diavolo usciva dagli occhi-che diverrà , poi,tipico elemento fulciano

    Alcuni punti nella narrazione diventano artificiosi (la NASA, il racconto del fulmine, il quartier generale di Langella), ma Kelly sa spiazzare e inquietare come pochi (la baby sitter, il corridoio dell'albergo, la piscina, lo scantinato con plastici di marte, il babbo natale catatonico, il bambino sordo e cieco nella vasca da bagno, la scatola stessa, l'incipt con il "dono" fuori dalla porta e la macchina nera nello spioncino della porta, la gentilezza pacata e innaturale di Langella, le irruzioni dei poliziotti), e a coronare il tutto un finale davvero spiazzante e feroce,con una scelta di rara crudeltà

    La narrazione lenta amplifica l'angoscia e lo straniamento, per poi sprofondare nell'incubo, che da quotidiano si trasforma in straordinario (con punte oniriche alla Nightmare, come la sequenza idrica del letto)

    Da antologia, poi,la spiegazione sul perchè Langella ha scelto proprio una scatola come "dono"

    Kelly affascina con una confezione ineccepibile (tra la fiaba nera e il realismo quotidiano), con soluzioni visive non comuni (come in Donnie Darko), e se pur non privo di ambizioni (ma un gran regista deve essere ambizioso per portare sullo schermo film complessi e affascinanti come The Box), rimane un opera che entra sottopelle e riesce a toccare mirati punti nevralgici (su tutti quello del libero arbitrio e le sue conseguenze irreversibili,o drastiche scelte tra le persone che amiamo di più), e che non cerca lo spiegone a tutti costi

    Per il sottoscritto una delle opere più geniali, crudeli e seducenti degli ultimi anni.
    Ultima modifica: 1/11/13 14:13 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 1/11/13 20:30
    Consigliere - 27276 interventi
    Reminiscenze e citazioni che ho colto (ma sicuramente solo per una questione "epidermica" mia personale) durante la visione di questa magnifica opera (di cui e tutto il giorno che mi rimbomba nel gulliver):

    *Quando la Diaz vede il filmato nella biblioteca (riguardante il personaggio inquietante di Langella), non ho potuto non pensare a quella analoga con Margot Kidder in Amytiville Horror

    *Lo sguardo allucinato e spettrale del "dipendente" che spia dalle finestre la Diaz, mi ha ricordato tremendamente la stessa espressione orrorifica di Peter Maloney posseduto dalla Cosa carpenteriana

    *Quando Marsden se ne va a zonzo per i reparti della NASA, insieme ad un collega, a bordo di un trattorino e tutti intorno sperimentano diavolerie, non ho potuto non pensare alla fiera delle invenzioni di Gremlins

    *La "finta" baby sitter di Gillian Jacobs (e altri "dipendenti") sono pronti a varcare un altra soglia, accompagnati dai militari, e qui palese omaggio al capolavoro spielberghiano Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo
    Ultima modifica: 1/11/13 20:31 da Buiomega71
  • Mco • 1/11/13 21:33
    Risorse umane - 9994 interventi
    Splendida ed appassionata disamina amico mio!
    Dal mio canto posso dirti che oltre ai film da te citati ho amato altresì una pellicola che piaciuta pochi, perdendomi tra i piani temporali sovrapposti, il tutto ispirato alla filosofia dei viaggi nel tempo creata dal grande Kelly.
    E cioè S Darko.
    Un film da vedere e rivedere più volte, prima di essere frettolosamente cestinato.
  • Buiomega71 • 1/11/13 21:38
    Consigliere - 27276 interventi
    Mco ebbe a dire:
    Splendida ed appassionata disamina amico mio!
    Dal mio canto posso dirti che oltre ai film da te citati ho amato altresì una pellicola che piaciuta pochi, perdendomi tra i piani temporali sovrapposti, il tutto ispirato alla filosofia dei viaggi nel tempo creata dal grande Kelly.
    E cioè S Darko.
    Un film da vedere e rivedere più volte, prima di essere frettolosamente cestinato.


    Grazie Mco, sempre gentile

    Non ho ancora visto S.Darko (trovo Chris Fisher uno dei registi più scarsi in circolazione)

    Però ho il dvd, e sicuramente arriverà il suo turno ;)
  • Didda23 • 1/11/13 21:40
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Per me S. Darko è il sequel più brutto degli ultimi anni e forse della storia del cinema. Fortunatamente l'ho completamente rimosso. Ho ancora i brividi a pensare a quella panzanata.
  • Mco • 1/11/13 21:46
    Risorse umane - 9994 interventi
    Splendida ed appassionata disamina amico mio!
    Dal mio canto posso dirti che oltre ai film da te citati ho amato altresì una pellicola che piaciuta pochi, perdendomi tra i piani temporali sovrapposti, il tutto ispirato alla filosofia dei viaggi nel tempo creata dal grande Kelly.
    E cioè S Darko.
    Un film da vedere e rivedere più volte, prima di essere frettolosamente cestinato.