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Discussioni su Sotto una buona stella - Film (2014)

DISCUSSIONE GENERALE

27 post
  • Brainiac • 22/08/14 14:59
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    Sono d'accordo, pur caricando troppo in certe scene la recitazione la Ramazzotti è stata perfetta per quel film, mi ha ricordato la Giorgi di Borotalco: fuori fase e fragile.
  • Galbo • 22/08/14 16:24
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Beh proprio perché anche nel film era uno scherzo è pure più credibile sbagliare accento...Pensi davvero che il dialetto della Cortellesi sia impreciso per rendere credibile lo scherzo? Per me no, è poca attenzione ai particolari. Sommiamo questo dettaglio assieme ad una casa che sembra (ed é) un set invece che un vero -e vissuto- appartamento, al caratterista che non caratterizza nada e avrai il quadro di un film (e di una serie di situazioni) a cui è difficile credere.


    il film è nel suo complesso debolissimo sono d'accordo, per questo il cinema di Verdone ha perso forza ed efficacia, l'impressione è quella di un autore che non ci crede o che non riesce a stare al passo con i tempi....
  • Zender • 22/08/14 17:34
    Capo scrivano - 48920 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Beh proprio perché anche nel film era uno scherzo è pure più credibile sbagliare accento...Pensi davvero che il dialetto della Cortellesi sia impreciso per rendere credibile lo scherzo? Per me no, è poca attenzione ai particolari. Sommiamo questo dettaglio assieme ad una casa che sembra (ed é) un set invece che un vero -e vissuto- appartamento, al caratterista che non caratterizza nada e avrai il quadro di un film (e di una serie di situazioni) a cui è difficile credere.

    No, non ho mai detto che è impreciso per quel motivo, dico solo che anche se lo è ha poca importanza perché essendo uno scherzo, nel film, è plausibilissimo che il personaggio interpretato dalla Cortellesi non se lo sia imparato, quindi non mi toglie proprio credibilità. Quanto agli appartamenti direi che il cinema italiano è strapieno di appartamenti creati in studio nelle commedie, non ci trovo nulla di così scandaloso. Sui caratteristi come detto sono d'accordo, ma è un problema più del cinema italiano di oggi che di questo film, a parer mio.
    Ecco, se invece devo dire, io ho trovato molto più insopportabile e "finta" la Ramazzotti nel film precedente (e dire che invece, per dire, nella Cosa bella mi era piaciuta molto), caricaturale all'inverosimile. Tutt'altra cosa (per me, s'intende) la Giorgi di Borotalco, che invece mi è sembrata di una naturalezza unica.
    Ultima modifica: 22/08/14 17:36 da Zender
  • Brainiac • 22/08/14 17:46
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Quanto agli appartamenti direi che il cinema italiano è strapieno di appartamenti creati in studio nelle commedie, non ci trovo nulla di così scandaloso
    Quindi se lo fanno tutti è meno sbagliato? Tu hai ragione da vendere: è vero che lo fanno tutti, infatti imputo a Verdone (che ripeto: stimo ed ammiro) di livellare le sue produzioni verso il basso (fra Ex e Borotalco c'è tutta la differenza del mondo, per me: perchè adeguarsi?).
    Come dicevo in un post precedente, infatti, nei primi film di Verdone erano anche le vere a case a parlare allo spettatore, dando alle azioni dei personaggi maggiore credibilità e profondità. Penso alla bellissima terrazza di Bianco rosso e Verdone, alla casa al mare di Al lupo al lupo. Certo, se uno riesce a fare un mix di interni in studio ed esterni "reali" magari risparmia pure un po'. Ma buttarsi dentro quei set alla Nonno libero con quelle rifiniture (un laminato che neanche nel discount dei negozi di bricolage) e quella fotografia -poi- è davvero la morte del Cinema che voglia mantenere un minimo di credibilità.
  • Galbo • 22/08/14 19:12
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Con tutto il rispetto credo che la mancata efficacia del cinema "verdoniano" non stia negli appartamenti ricostruiti in studio (che sanno di finto, sono d'accordo) ma nella pochezza delle storie, nel non sapere andare dietro alla realtà ma piuttosto seguirne un simulacro, In poche parole nell'avere perduto la sintonia con il proprio pubblico. Il finale di Posti in piedi in paradiso ad esempio era orrendo e guastava quel poco di buono che si era visto fino a quel momento. Lo si confronti con il finale (poeticissimo) di Un sacco bello....
  • Capannelle • 12/10/15 22:47
    Scrivano - 3903 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Ora come ora -però- il buon Carlo mi pare un po' impigrito: location in interni quando prima sceglieva delle case vere che già dalla conformazione architettonica raccontavano una storia. Fotografia televisiva in un formato digitale più piatto del piatto. Comprimari scialbi, incolori, quando nei suoi film fino agli Anni '90 era Carlo il re dei "selezionatori" di comprimari.

    Sono arrivato alla prima ora di proiezione ma sono anche io intristito di fronte a una delle peggiori fotografie mai realizzate, ovviamente considerando il budget disponibile che nel caso di Verdone non può essere risicato.
    Sui comprimari stendo un velo pietoso, non tanto sulla Cortellesi che qualcosa combina.
    Almeno, ho visto 2-3 gag di Carlo girate alla grande.
    Ultima modifica: 13/10/15 08:45 da Capannelle
  • Buiomega71 • 2/07/19 18:27
    Consigliere - 27145 interventi
    E' mancato il grande mago della luce Ennio Guarnieri

    http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/07/02/cinema-morto-ennio-guarnieri_d372b917-9756-4b28-a1b6-9b791fdfded2.html