Buiomega71 • 27/05/13 10:28
Consigliere - 27156 interventiDebbo dire che lo rivalutato parecchio (quando lo vidi 14 anni fà l'avevo cassato senza alcuna pietà, giudicandolo uno dei peggiori parti dello zio Wes), rivedendolo lo apprezzato non poco, anche se l'aria fritta era inevitabile e il capostipite resta venti spanne sopra.
Non male l'inizio caotico al cinema, con reminiscenze all'
Angoscia e a
Dèmoni (con Jada Pinkett che ripete situazioni di una delle protagoniste del capolavoro baviano), con Heather Graham che sostituisce la Barrymore nel film fittizio
Stab con omaggi a docce
Psychosomatiche e rinventa l'irripetibile inizio di
Scream (anche se la Barrymore mica si faceva la doccia!)
Pure nel finale, Craven, cerca di bissare la follia crudele del primo, ma ahimè non riuscendovi, c'è il sapore di stantio, di forzatura, e la violenza isterica che caratterizzava il finale del primo
Scream qui viene totalmente a mancare (anche se qualche colpo va a segno), e sembra il remake della violenza femminea finale di
Benedizione Mortale
Pure gli omicidi (seppur più numerosi) sono molto meno gory (non ho riscontrato tagli di sorta, e sembra quasi che Craven si sia autocensurato), e alcuni davvero tirati via, e uno alla piena luce del sole, nel giardinetto del college, in puro
Tenebre style.
Un volo dal terrazzo , pugnalate piuttosto indolori, spari in fronte e colpi in arrivo (il più "splatteroso" spetta a un poliziotto che sorveglia la Campbell, con la testa spatasciata incastrata nel parabrezza dell'auto)
Da chiodi le solite citazioni (da latte alle ginocchia la diatriba bimbominkiesca dei sequel migliori) e alcuni scorci di commedia teene davvero insopportabili (la dichiarazione d'amore cantata in mensa dal boy friend della Campbell, da suicidio immediato)
Di contro non malaccio alcuni promo del fittizio
Scream/Stab, con Tori Spelling che interpreta il personaggio della Campbell
L'autocitazione craveniana c'è ancora (anche se col contagocce):
Jada Pinkett e il suo ragazzo che discutono di cinema black (e qui mi veniva in mente
Vampiro a Brooklyn,
La casa nera,
Il serpente e l'arcobaleno)
La sequenza (d'antologia) dell'assalto dell'assassino all'auto della polizia che scorta la Campbell, con rimandi a
Sotto Shock e atmosfere da incubo del primo
Nightmare (con il killer che balza alle spalle di Elise Neal come faceva Freddy nei confronti di Tina)
La rappresentazione teatrale di
Cassandra (Craven adora la tragedia greca), punto di forza del film, sequenza quasi onirica del Craven migliore, con Neve Campbell che sembra la Susan Lucci di
Invito all'inferno)
Il meta cinema alla
Nightmare-Nuovo Incubo, qui, e molto più marcato rispetto al capostipite
Il ragazzo della Campbell "crocifisso" come papà Carter nelle
Colline hanno gli occhi
Il finale che rielabora situazioni identiche di
Benedizione Mortale, con zuffe e follie omicide femminee, come la furia incontrollata della mà della
Casa nera e barlumi del cinema craveniano della vendetta
Il professore di cinema che assomiglia vagamente ad un giovane zio Wes, i discorsi filosofici sulla violenza cinematografica che istigherebbe la violenza nel reale, tipicamente craveniani
Tra i volti promettenti dell'epoca c'era pure Rebecca Gayheart, che avrà un ruolo "fondamentale" in
Urban Legend, nonchè il Peacy di
Dawson's Creek, tra gli studenti di cinema
Come sequel è anche divertente , ma lontano anni luce dal primo capitolo, malgrado la lunga durata ('115) non infici più di tanto
Se e vera (ma non per me) la leggenda che Craven dopo un film notevole, ne realizza subito dopo uno trascurabile (non troppo) qui calza a pennello
Tutto sommato godibile, e mi fa piacere averlo comunque rivalutato.
E non e quel ciofecone di cui i miei ricordi sbiaditi mi suggerivano
Fauno, Rikycroc77
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