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non so davvero che dire. non mi ha convinto. forse non l'ho visto nel giusto momento ma l'ho trovato troppo freddo, meccanico e tautologico. si ravviva giusto quando gioca metalinguistici tiri mancini. per il resto mi è sembrata la reprise di un symbol con le mistress al posto dei falli e con un l'assurdo di fondo molto razionalizzato. un po' come la parafrasi di una poesia.
tra l'altro ricordo che in merito venne aperta una discussione, con daniela che osservava qualcosa a proposito dei cerchi concentrici liquidi e risposte mie e di grey: come mai è sparita?
Zender • 27/05/14 17:59 Capo scrivano - 48949 interventi
Come al solito sarà su un altro film e non l'ho spostata qui dove dovrebbe stare. A proposito dell'utilità dello scrivere nei film a cui le duiscussioni appartengono... Vedrai che se non divaghi le discussioni poi le ritrovi. Io di certo non l'ho cancellata.
Daniela • 28/05/14 08:34 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Zender fa bene a tirarci le orecchie: divaghiamo fuori sede e poi chi se lo ricorda più dove è avvenuto lo scambio di idee...
Comunque, ho parlato di "cerchi concentrici liquidi" a proposito della tecnica con cui il regista visualizza il momento del piacere sul volto del protagonista (e, verso il finale, anche sul volto del bambino): il viso si deforma, con un effetto ottico che mi ha ricordato i cerchi creati da un sasso gettato nelle acque calme di un lago. Analogia del tutto opinabile, ovviamente, del resto il film è molto particolare.
a me è parso molto lineare nell'elaborazione dell'idea di fondo (direi troppo, a una certa te ne stanchi), e anche la marachella metalinguistica che irrompe a metà (e che scongiura la ricerca di un significato comprensibile solo da chi ha raggiunto una saggezza o una demenza totali) è troppo chiara per spiazzare davvero. posto che devo ancora recuperare zaya samurai, a mio gusto il matsumoto più ispirato continua a risiedere in symbol.
Daniela
Mickes2
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