Discussioni su La storia infinita - Film (1984)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Cotola • 17/01/11 00:52
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Quando si dice modificare un commento:

    Questo è quello che ho scritto pochi giorni fa dopo averlo rivisto:

    Bel film fantastico per ragazzi che riesce a coniugare in modo mirabile una storia ben scritta (specie nel modo di intrecciare realtà e fantasia), convincente ed avvincente, con gli effetti speciali e dei personaggi molto simpatici e riusciti che restano nella memoria. Interessante, non banale e più emozionante di altre operazioni analoghe dell’epoca ed anche di oggi. Celeberrima la colonna sonora di Moroder. L’autore del libro (Ende) da cui il film è tratto, non fu contento della trasposizione che ne venne fuori e fece togliere il suo nome dall’operazione.


    Questo era quello che avevo scritto all'epoca:

    Discreto e gradevole film fantastico il cui maggiore interesse è costituito da un bel meccanismo narrativo che porta, gradualmente, realtà e finzione ad intrecciarsi. Per il resto la storia non è il massimo dell'originalità, ma essendo un film per ragazzi ci può stare. Il tempo non è passato invano: i venticinque anni sul groppone si fanno un po' sentire.


    Una bella differenza.
  • Pigro • 17/01/11 18:39
    Consigliere - 1659 interventi
    Purtroppo chi ha amato il libro non può che concordare con Ende: una pacchianata in cui si è perso totalmente ogni senso profondo ma anche ogni senso narrativo e metanarrativo del libro originario...
    Scusa se ribadisco il mio commento, ma l'operazione di banalizzazione in senso furbetto-consumistico compiuta da questo film nei confronti di un libro straordinario è davvero una delle cose più vergognose in cui mi sia imbattuto. Perché non si tratta di normale "non fedeltà", ma di vera e propria presa per i fondelli dell'originale. E' come se qualcuno facesse "I promessi sposi" di Manzoni (quindi non una parodia, ma una traduzione cinematografica) con Lucia che finisce per fare la prostituta e Renzo che se la fa con don Abbondio. E non esagero, tant'è vero che appunto Ende ha chiesto di ritirare il suo nome.
  • Rebis • 17/01/11 18:55
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Mi sembra un punto di vista un pò drastico... io il libro l'ho amato alla follia, di più, è stato il libro che ho coccolato per tutta l'infanzia e buona parte dell'adolescenza :) ma ciò nonostante non riesco a disprezzare il film che è stato e rimane una grande icona del cinema fantasy. Quando lo vidi da ragazzino mi suscitò una grande emozione e per quanto non vi trovai che una piccola parte del libro quello che c'era superava le mie aspettative quanto a resa spettacolare! Poi, certo, rivisto oggi affiorano i limiti e le ingenuità. Ma in questo, come in altri casi specifici, distinguo il mio giudizio sulle due opere come se fossero indipendenti. Il limite pricipale stà certo nell'aver decurtato oltre metà del romanzo, e con esso buona parte delle implicazioni più importanti e complesse, ma era anche oggettivamente impossibile mettere in scena quanto Ende racconta con i mezzi tecnici di allora. Credo insomma che Petersen abbia reso un buon servizio al cinema fantasy, mentre Ende ne ha reso uno fondante alla letteratura per ragazzi :)
  • Lucius • 17/01/11 19:16
    Scrivano - 9063 interventi
    Il regista non è nuovo in quanto ad inesattezze, basti pensare a Troy, ma qui siamo di fronte ad una pellicola per ragazzi, si possono perdonare molte mancanze, anche perchè il film è decisamente ben fatto...
  • Gestarsh99 • 18/01/11 01:07
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Io sono dell'idea che un film andrebbe sempre valutato indipendentemente dal grado di aderenza all'eventuale opera letteraria d'origine (sia che si parli di semplice spunto, sia che si parli di vera e propria trasposizione).
    Anche il buon Stephen King, ad esempio, non fu affatto contento di ciò che realizzò Kubrick partendo dal suo Shining eppure sappiamo benissimo che quel film è uno dei più straordinari ed angoscianti horror di sempre.

    Non credo che Petersen si prefiggesse come scopo primario la fedeltà al romanzo di Michael Ende ma semplicemente quello di creare una pellicola destinata al pubblico più giovane di metà anni '80 (senza dimenticarci naturalmente di tutto il florido filone fantasy che ne scaturì successivamente, coi vari Legend, Labyrinth, Willow, La storia fantastica, etc.)
  • Zender • 18/01/11 08:26
    Capo scrivano - 47729 interventi
    E' vero, ogni film andrebbe valutato indipendentemente dal grado di aderenza all'opera letteraria d'origine, se però il distacco va in direzione di un netto peggioramento allora ecco che viene piuttosto inevitabile fare un raffronto, credo.
  • Rebis • 18/01/11 10:04
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sì, credo ci siano film che dichiarano apertamnete il loro dialogo con l'opera letteraria (per cui il confronto non solo è richiesto ma inevitabile) ed altre dove è evidente che il testo di partenza è solo materia grezza da riadattare per cui ogni confronto diventa inutile e infruttuoso...
  • Pigro • 18/01/11 22:37
    Consigliere - 1659 interventi
    Beh sì, sono assolutamente d'accordo sull'autonomia del film rispetto alle opere originarie. Ma qui il punto è un altro, e cioè che il film distorce il libro arrivando a modificarne talmente il senso al punto da renderlo irriconoscibile, non tanto nella trama (pur parecchio alterata, ma questo non mi disturba) quanto nel senso stesso dell'opera. Non mi dà fastidio che il film si fermi a metà rispetto al libro. La cosa che mi fa proprio trascendere è che il libro di Ende ha un unico grande obiettivo: esaltare il valore della necessità e della purezza della fantasia come condizione liberatrice dell'uomo. Ebbene, Petersen che fa? trasforma tutto con questa morale: "i tuoi compagni di scuola fanno i bulli? Impara da quel figone che sta nella favola come si combattono i cattivi!". Cioè, trasforma l'assolutezza del discorso di Ende in vademecum pragmatico per il bambino di successo. Se si fosse limitato a una lettura superficiale (inevitabile data la complessità, anche tipografica del libro), beh, poteva anche andare bene, ma il finale del film impone questa squallida morale d'uso che è esattamente ciò contro cui combatte Ende nel suo libro! Ecco perché dico che il film va nel senso esattamente opposto. E non è un caso che Ende, che pure aveva accettato la riduzione, non ha potuto sopportare la morale utilitaristica del film, che è ciò contro cui si batte nei suoi libri!
    Poi, capisco quel che dice Rebis, ma appunto per lui l'incontro con il libro è stato durante l'infanzia, e quindi l'approccio è sicuramente un po' diverso dal mio. Io il libro l'ho letto da adulto e subito dopo ho visto il film appena uscito, ed è stato uno choc vedere sullo schermo il senso opposto a quello del libro. Quindi capite anche come il mio essere drastico nasca da una vera e propria indignazione emotiva.
  • Daidae • 24/02/12 06:16
    Compilatore d’emergenza - 1301 interventi
    Su alcuni forum dicono che il cavallo Artax
    morì sul serio,pare per un incidente girando
    la famosa scena della palude.
    Qualcuno ne sa di pi+?
  • Kanon • 24/02/12 17:58
    Fotocopista - 832 interventi
    Daidae ebbe a dire:
    Su alcuni forum dicono che il cavallo Artax
    morì sul serio,pare per un incidente girando
    la famosa scena della palude.
    Qualcuno ne sa di pi+?


    Conosco un sito dedicato al film ed alla sua lavorazione:

    http://141.24.37.187/paulchen/e_index.html

    Inoltre ho visto uno speciale per la tv tedesca anch'esso sul "making of" del film.

    Né l'uno né l'atro menzionano questa "leggenda metropolitana".
  • Daidae • 24/02/12 21:27
    Compilatore d’emergenza - 1301 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Daidae ebbe a dire:
    Su alcuni forum dicono che il cavallo Artax
    morì sul serio,pare per un incidente girando
    la famosa scena della palude.
    Qualcuno ne sa di pi+?


    Conosco un sito dedicato al film ed alla sua lavorazione:

    http://141.24.37.187/paulchen/e_index.html

    Inoltre ho visto uno speciale per la tv tedesca anch'esso sul "making of" del film.

    Né l'uno né l'atro menzionano questa "leggenda metropolitana".

    Meglio così.
  • Alex75 • 11/06/18 17:24
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Ho visto il film solo di recente e in età abbastanza “matura”, dopo aver letto il libro. Conoscevo il finale del film, quindi, più che restarne sorpreso, ne sono rimasto sgradevolmente colpito, l’ho avvertito come una grossolana caduta di stile, tanto più che Petersen aveva dimostrato di non essere un “manovale della cinepresa” e di aver colto alcuni aspetti poetici del libro di Ende (anche se, come giustamente sottolineato da Rebis, mancano gli aspetti problematici della permanenza di Bastian in Fantàsia, trattati maldestramente nel secondo film della serie). Anche se lascia l’amaro in bocca perché sarebbe potuto essere un film di ben altro spessore, resta un prodotto godibile e stimolante e, se può essere un invito alla lettura del libro di Ende, tanto meglio.