Remake fedele di Signora per un giorno ad opera dello stesso regista: difficile scegliere il migliore. Se il primo è più genuino, meglio inserito nei tempi, qui abbiamo un gangster benefattore e uno scagnozzo più sopra le righe (Glenn Ford e un grande Peter Falk) e qualche digressione in più (ad esempio la lotta col gangster locale). Più ritmato ma inevitabilmente meno delicato. Per il resto, personaggi e regista a prova di errore.
MEMORABILE: L'uscita della vecchia Annie dopo il trucco, sottolineata da una musica bellissima.
Gradevole commedia di Capra, con un ottimo cast. La Margret è bravissima e anche un giovane Peter Falk non è da meno. Il film si fa vedere piacevolmente fino alla fine, riesce a convincere e la storia cattura. Davvero niente male, sicuramente da vedere.
Questo remake dimostra quanto Frank Capra sia tecnicamente valido. Con un ottimo cast (straordinario Peter Falk), un'ottima regia, si riesce a tener alto il livello per tutti i 130 minuti. Godibile anche per una sceneggiatura ben proposta e una morale che fa sorridere. Si può essere per una volta tutti più buoni?
Commedia buonista più che riuscita, ed è anche più che un piacere guardarla. Non si cade mai nel banale e la durata del film non si fa sentire. Ottimo il cast, così come le musiche. Frank Capra ha saputo regalarci opere bellissime e questa è sicuramente una di quelle.
Prima o poi si viene ricompensati del bene che si fa. Frank Capra, oltre ad offrire una docile e buona commedia con l'immancabile e tanto stimato buonismo americano, conferma la sua fiducia sull'uomo e sulle buone possibilità che ha di vivere felicemente col prossimo. Grande cast, fra cui un valentissimo Glenn Ford.
Quando avete la giornata storta, procuratevi il DVD di questo piccolo capolavoro scacciapensieri. Favola per adulti e bambini impregnata di buoni sentimenti in un contesto improbabile, regala sorrisi e risate per tutta la durata, con inevitabile finale. Grande cast di strepitosi caratteristi guidati dal maestro Capra, che riesce a far diventare simpatico persino il gessoso Glenn Ford. Meraviglioso il doppiaggio italiano.
Frank Capra ritorna felicemente su uno dei suoi lavori più apprezzati, Signora per un giorno, proponendone come suo ultimo film un remake molto ben riuscito, giocando forse più sui toni e i ritmi della grande commedia che non su quelli (prevalenti nella prima versione) della bontà. La lunghezza, un pochino eccessiva, non inficia la godibilità della storia della mendicante che deve fingersi signora di fronte alla figlia. Il tutto è sostenuto da un ottimo cast, con un impareggiabile Peter Falk e una sensibile Bette Davis.
Ultimo film diretto dal grande Frank Capra e remake di un suo vecchio classico degli anni '30, si lascia vedere grazie ad una regia brillante, ad un ritmo elevato e, sopratutto, ad un cast in stato di grazia. La Davis è in forma splendente e Ford gli tiene testa. Degli altri, menzione d'onore per un giovanissimo Peter Falk (qualche anno prima di indossare l'impermeabile di Colombo) e di un Thomas Mitchell in una delle sue ultime apparizioni.
L'addio di Capra al cinema è con un film divertente e commovente allo stesso tempo, lungo ma con un ritmo fresco e una leggerezza di fondo che evita tempi morti. Come in La vita è meravigliosa anche qui accade una specie di miracolo, sebbene sia compiuto solo dalla bontà dei personaggi coinvolti nella vicenda. Ottimo il cast: Ford e la Davis perfetti ma anche tutti i comprimari tra cui Mitchell e un Falk cinico e divertente. Un classico senza tempo.
Capra copia se stesso e per il brio e il modo di costruire lo humour si avvicina a Black Edwards e a Billy Wilder. Molta attenzione viene dedicata alla recitazione, con risultati notevoli a cominciare da una grande Bette Davis. Anche scene e costumi sono di pregio. La parte migliore del film è la prima, dopo compare qualche periodo di stanchezza. Il finale è molto prevedibile, ma trattandosi di (troppo) buoni sentimenti si può tollerare. Molto simpatico "Carmelo", il personaggio di Peter Falk con una caratteristica parlata in siciliano.
MEMORABILE: "Il cuore ha ragioni che la ragione stessa non può comprendere".
Trent'anni dopo l'originale, Frank Capra ripropone uno dei suoi gioielli e il risultato è quello di una favola ben confezionata, piacevolissima, a tratti commovente e molto godibile con un cast eccellente tra i quali spiccano la meravigliosa Bette Favis, Glenn Ford gangster dal cuore d'oro e il sornione e simpatico Peter Falk, doppiato da Oreste LionelLo. Il film è diventato ormai un classico riproposto durante le feste natalizie e si rivede sempre con enorme piacere.
Capra chiude col cinema rifacendo se stesso 30 anni dopo. Tutto il verbo di un maestro della leggerezza resta in questo film a imperitura memoria. Depongono un Glenn Ford meno legnoso del solito, una brava Ann Margret, una Bette Davis come al solito memorabile e Peter Falk che è forse la vera sorpresa di questo film. Il resto è, naturalmente, tutto a ottimi livelli. Il lieto fine buonista serve anche ad accontentare la platea ma toglie sangue alla storia. Gli spettatori ringraziano sorridenti. Da visionare dopo una giornata stressante.
Ultimo lavoro di Capra questa commedia gradevole ma non eccezionale. La trama è un cliché del genere, ripescato dal passato e poi utilizzato in seguito in numerosissimi film – con toni e situazioni più o meno differenti, s'intende. Ford non ha il carisma di altri campioni dell'epoca, ma se la cava bene mentre la Davis dimostra che ci sa ancora fare. L'esperta regia riesce a tirare per le lunghe situazioni che sotto la mano di altri avrebbero presto infastidito. Qualche buono spunto c'è, ma non merita una seconda visione, per quanto godibile.
A distanza di quasi 30 anni Capra gira il remake di uno dei suoi film più riusciti, fedele nella trama ma di tono leggermente differente, più movimentato ed incline agli aspetti satirici rispetto alla versione del 1933. Grandissimo cast, con Bette Davis commovente, Ford spiritoso, Mitchell impagabilmente sornione, senza dimenticare ovviamente Falk che, pur impiegato in un ruolo di fianco, riesce a guadagnarsi la scena (e la candidatura all'Oscar) grazie alla travolgente simpatia del suo Carmelo, malavitoso costretto ad essere buono e per questo sempre sull'orlo di una crisi di nervi.
L'idea di base è ottima, oltre che sostenuta da un cast notevole - un po' sottotono solo un giovane Falk, nel ruolo poco consono del braccio destro del boss - e da una confezione impeccabile, ma a ben vedere il film impiega mezz'ora prima di accendere la miccia e pure la risoluzione appare di una brevità poco proporzionata alla portata di ciò che precede. Con tali accorgimenti saremmo stati al cospetto di un capolavoro, ma anche così non resta che ammirare la classe e la brillantezza dell'ultima opera di un regista che ha fatto la storia.
Frank Capra si conferma maestro della commedia americana, e anche questo suo film è un piccolo gioiello. Piccolo non sicuramente nella durata, perché questa è forse anche troppo esagerata, ma perché è una pellicola che non ha chissà quale pretesa morale (pensiamoci, Annie inganna la figlia, seppure per il suo bene) ma si limita a raccontare una bella storia di solidarietà tra persone di levatura diversa, con un finale che commuove senza esagerare col buonismo. Bette Davis ancora straordinaria, Glenn Ford usa bene il suo consueto viso da mascalzone. Un gran bel film.
Donna spiantata finge con la figlia di essere abbiente. Commedia favolistica; inizialmente si pensa sia una questione tra gangster, invece si finisce con l’elogio alla famiglia. Nel cast Ford non sembra a suo agio e diverte di più quando viene chiamato “Sciccoso” dalla compagnia; Falk dà variazioni e la Davis sembra sprecata, nella prima parte. Regia con buone idee, come il camion “Piccola Svizzera” e scene di massa ben congegnate. Durata eccessiva, nel complesso.
MEMORABILE: L’ingresso nel camion con l’auto; La mela rossa portafortuna; La trasformazione della Davis.
Capra conclude la sua gloriosa carriera mostrando per l’ultima volta come raccontare una storia di bontà e ottimismo senza cadere nella melassa, in equilibrio perfetto tra commedia e sentimento in due ore senza cedimenti nelle quali, oltre a commuoversi, si ride spesso di gusto, grazie soprattutto al personaggio di Carmelo, interpretato da un già notevolissimo Falk, il migliore assieme a Bette Davis (credibile e intensa sia come mendicante che come lady) in un grande cast col quale è difficile non fare un grande film, soprattutto se a farlo è un grande regista.
MEMORABILE: I commenti cinici di Carmelo; I metodi poco ortodossi per tenere lontani i giornalisti.
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