Dall'ingestibile biblioteca di Bergelmir, ecco un passo del saggio "L'Estraneo dietro lo schermo" di Stefano Mazza, in Studi Lovecraftiani n.4 (2007):
"Il film dell’orrore viene infatti messo in discussione ed i suoi contenuti ironizzati neLa casa (Evil dead, 1981) di Sam Raimi, un film poverissimo nei mezzi, ma di grandissimo impatto, che divenne quasi il manifesto del cinema dell’orrore anni 80: pauroso ma scanzonato, caratterizzato da ritmo veloce, sangue a volontà e nel quale trovano la morte ignari ragazzi che passano il tempo insieme solo per divertirsi. I protagonisti assistono a fatti inspiegabili, come l’altalena che si muove da sola, ma sulle prime non gli danno peso. Trovano un misterioso libro, “Il Libro dei Morti”, un pugnale sacrificale e un registratore con nastro in cui è inciso il memoriale di uno studioso di occultismo, ma anziché lasciar perdere e passare la notte altrove, ci scherzano su ed anzi vogliono saperne di più. Una di loro, addirittura, dopo aver udito rumori inquietanti, dà segno di scarsa intelligenza uscendo in piena notte per accertarsi di cosa stia succedendo… Che ai ragazzi capiti qualcosa di terribile è dunque inevitabile e, dal punto di vista dello spettatore, desiderabile. Passato questo punto di non ritorno, la piccola casa diventa uno spazio interminabile e antigeometrico in cui presenze sconosciute s’impossessano dei giovani e ne tramutano l’innocente vacanza in un massacro surreale da cui solo uno si salverà, ma verrà perseguitato dal libro, che diverrà ufficialmente il Necronomicon nei successivi capitoli della trilogia. La manifestazione dei demoni, realizzata con inquadrature vertiginose in mezzo al bosco agitato e accompagnate da rumori inquietanti, è quasi uguale alle apparizione del mostro neLe vergini di Dunwichdi Haller. Guardando La casa non si sa se spaventarsi o ridere, il film è in perfetto equilibrio fra ironia e terrore, perché quello che si vede è terribile, ma l’insistenza delle funamboliche riprese e l’estremismo visivo riescono a stemperarne l’atrocità. La casa di Raimi è quindi un semplice ma efficace racconto dell’orrore, in cui l’elemento lovecraftiano è inserito in modo innovativo ed accattivante, privato però delle implicazioni più profonde ed angoscianti.
Euro TV? Questa non me la ricordo!
Ricordavo invece quella di Odeon TV! Grazie a Buio, Zender e Legnani per queste bellissime locandine d'epoca comunque! Se non altro la memoria sui passaggi horror di Odeon TV non m'ingannava ;-)
Herrkinski ebbe a dire: Euro TV? Questa non me la ricordo!
Ricordavo invece quella di Odeon TV! Grazie a Buio, Zender e Legnani per queste bellissime locandine d'epoca comunque! Se non altro la memoria sui passaggi horror di Odeon TV non m'ingannava ;-)
Sì, Herr, Prima tv della Casa su Euro Tv, nell'autunno del 1986
Quella di Odeon è "fallata", trattasi della "seconda visione tv"
Al minuto 33,30 Linda (Betsy Baker) indovina un paio di carte con sommo stupore dell'amica Shelly (Theresa Tilly)...almeno nella versione originale, poiché il doppiaggio italiano fa fare alla ragazza una misera figura. Il nove di quadri diventa infatti sette di cuori L'otto di cuori si trasforma in un sette (subito dopo una Cheryl posseduta darà la lettura esatta di questa ed altre carte!)
Zender • 8/10/24 08:22 Capo scrivano - 49284 interventi
Non capisco che senso abbia far sbagliare le carte alla ragazza se in originale le dice giuste.
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B. Legnani, Furetto60