Poppo • 28/12/19 23:48
Galoppino - 466 interventi Zender ebbe a dire:
. Non so che dire, io che fosse inquietante il primo non me lo ricordo. E i ragazzini li ricordo piuttosto fastidiosi già nel numero uno (in fondo son sempre gli stessi).
E' appunto decisamente inquietante perché ci sono di mezzo ragazzini e, soprattutto, una ragazzina; se ricordi i personaggi come "fastidiosi" è abbastanza comprensibile che tu non abbia partecipato emotivamente ai loro drammi durante la visione; lo psicoanalista potrebbe dirci che stiamo rimuovendo il contenuto emotivo del film perché non vogliamo ricordare i nostri drammi adolescenziali, e in sostanza credo questa sia la sola cosa intelligente che permea il capitolo due: il marito che la ragazza si è scelta, per dirne una, è la brutta copia del padre (rimozione appunto, dato che nel capitolo primo la ragazza aveva steso il padre sul pavimento del bagno ed era fuggita dalle sue continue angherie e avances sessuali...).
Tutte le dinamiche simboliche che si intrecciano lungo la vicenda hanno poi senso per quell'età, non certo 27anni dopo...
La drammaticità del film - da qui imho il suo valore - va inquadrata per ragazzini di quella stessa età, come spettatori, o per adulti che ricordino la loro adolescenza piena di turbe, paure, drammi esistenziali e tragedie personali.
Nel capitolo due tutto questo va a ramengo (il libro non ho idea come risolva)
Se togliessi questi aspetti dalla mia visione cestinerei entrambi i film come una scemenzuola da intrattenimento col solito pagliaccio assassino... (e se non è un pagliaccio sarà una bambola, una scimmietta, un orsetto, un carillon, etc...).
Ultima modifica: 28/12/19 23:53 da
Poppo
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