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Discussioni su I guerrieri dell'anno 2072 - Film (1984)

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Undying • 25/10/08 23:50
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Non accreditata appare, nel ruolo di Linda, la bella Cinzia Monreale, attrice che non ha mai visto riconosciuto, al di là dell'indiscutibile fascino, il buon mestiere di cui è stata dotata.
    Ultima modifica: 26/10/08 07:51 da Undying
  • Mr.spalm • 9/02/09 18:39
    Disoccupato - 18 interventi
    Per caso il film ottenne successo, almeno in America, oppure no?
  • Undying • 11/02/09 01:51
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Mr.spalm ebbe a dire:
    Per caso il film ottenne successo, almeno in America, oppure no?

    Non saprei dirti se in America ha riscosso successo: di sicuro, se guardi L'implacabile, girato tre anni più tardi, noterai che i film hanno parecchie cose simili, ed è difficile attribuire alla comune fonte letteraria - data la sincronicità delle operazioni (due film nell'arco di pochi anni - le troppe analogie tra i due film.
    Ultima modifica: 11/02/09 09:51 da Undying
  • Mr.spalm • 11/02/09 18:07
    Disoccupato - 18 interventi
    Hai ragione, "L'implacabile" ha qualche risonanza col film di Fulci, però la differenza fra i due lo si nota immediatamente. Nel primo sembra volgersi la storia tutto intorno al personaggio di Arnold S.
    Spero sei d'accordo con me ...
    Ultima modifica: 12/02/09 02:09 da Mr.spalm
  • Undying • 12/02/09 17:48
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Mr.spalm ebbe a dire:
    Hai ragione, "L'implacabile" ha qualche risonanza col film di Fulci, però la differenza fra i due lo si nota immediatamente. Nel primo sembra volgersi la storia tutto intorno al personaggio di Arnold S.
    Spero sei d'accordo con me ...


    Condivido.
    Buona parte della differenza è data però anche dalla diversa entità di soldi stanziati per la realizzazione: da una parte un (quasi) kolossal (ovviamente americano) dall'altra una pellicola "alimentare" ...
  • Buiomega71 • 6/08/24 10:01
    Consigliere - 27447 interventi
    Rassegna estiva:
    Postatomica-L'estate italiana del dopobomba
     

    Dare subito al Fulci più viscerale quello che è del Fulci più viscerale.

    Cinzia Monreale sgozzata dal pendolo oscillante (con dettagli splatter tipicamente fulciani), la fuga del gruppo di "guerrieri" nelle catacombe con scheletri annessi, l'uccisione della moglie di Drake (che il sottoscritto era sicuro fosse Cinzia De Ponti) con tempistiche e modalità puramente da thriller a passo di danza, in un home invasion all'Arancia meccanica con soggettive "artaudiane" e l'agonia della ragazza. La Brigliadori che si reca nella chiesa del Paperino, il fraudsteiniano Donald 0' Brian con metà volto sfigurato, l'eye violence robotica, facce che si sciolgono, decapitazioni motociclistiche, il sadismo tipicamente fulciano che si accanisce su Al Cliver, in preda a convulsioni spasmodico/epilettiche, sul pavimento eletrizzato,

    Fidati dell'entourage fulciano (Cinieri, Ross, Monreale), la firma dell'autore sui primi piani degli sguardi e delle bocche urlanti.

    Poi, una volta esaurita la vena fulciana, restano le indotte sedute ologrammatiche mentali sull'aggressività stile L'uomo terminale, i suggestivi modellini della Roma futuristica creata da Alvaro Passeri, le astronavine cozziane, una Brigliadori al massimo dello splendore, i gustosi SXF gory di Rosario Prestopino e una specie di Hal 9000 secondo Fulci, un computer con la voce di donna.

    Ma nemmeno Fulci può nascondere una sceneggiatura scombiccherata (alla fine c'entrano pure le entità aliene onniscenti) e la povertà delle scene d'azione (lo scontro tra bighe motorizzate, nell'arena, è di una noia insostenibile senza alcun phatos, dirette male e messe in scena peggio), dove più che anticipare L'implacabile, sembra una mera scoppiazzatura da Rollerball (non per nulla Jared Martin ha i tratti somatici di James Caan).

    Con un finale girato in fretta e furia, buttato lì (che prende le forme di un sotto-miserello-007), e una chiusa penosa da telefilm che nemmeno Buck Rogers

    Alcuni ci hanno letto l'avvento televisivo del berlusconismo, ma, a conti fatti, è un divertissement di un autore che bazzicando i generi ha sempre lasciato la sua impronta pessimistica e viscerale e che quì , pur non rinunciando alle sue zampate, non si trova a suo agio con un soggetto più nelle corde di un Castellari, tra lotte corpo a corpo mal coreografate, raggetti laser da discoteca, motorette malamente bardate, regimi totalitari e terribili effetti sonori.

    Curioso di ambientare il film a Roma e non nella solita New York farlocca, bruttarelle le musiche di un'altrove eccellente Riz Ortolani e quando il film funziona è proprio nella parte "thriller", dove Fulci ritrova, anche se per poco, la sua ideale dimensione.

    Non pervenuto il classico cameo attoriale di Lucio Fulci.
    Ultima modifica: 6/08/24 11:39 da Buiomega71