Daniela • 3/03/14 11:48 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Toh, non lo sapevo che esistesse anche questo premio... comunque Dallas Buyers Club è un bel film, ma non mi è certo rimasto impresso per le acconciature degli attori :o)
Regia, montaggio e musica sono tutt'altro che premi tecnici. Che poi il film di Cuaròn sia soprattutto tecnica - virtuosa ed emozionale - è un altro paio di maniche.
A me gli oscar di ques'anno sembrano ben assegnati. Anche quelli agli interpreti per Dallas. Forse 12 anni schiavo è stato un po' sopravvalutato (dai, la sceneggiatura non è sto capo d'opera...), ma giustamente ignorato American Hustle, filmetto furbo di cui ci dimenticheremo molto presto, temo.
Comunque il termine "tecnico" non era per sminuire...
Sono d'accordo sulla distribuzione, e sono molto contento - umanamente parlando- sia per Spike sia per Paolo.
Gestarsh99 ebbe a dire: Non so se possa rientrare nelle "Curiosità" ma nel film, tra i tanti, c'è un errore di fisica grande quanto una casa, quasi imperdonabile:
quando la Bullock piange, le sue lacrime si staccano dall'occhio e prendono a gallaggiare poeticamente nell'abitacolo in cui lei è rinchiusa.
Questo però è fisicamente impossibile, dal momento che in assenza di gravità le lacrime possono solo restare incollate alla guancia, formando un bolla in grado di espandersi fino a raggiungere dimensioni tali da inglobare anche il naso e gli occhi.
Lo spiega anche concretamente un astronauta in QUESTO VIDEO
Per fortuna che gli sceneggiatori/registi della logica se ne fottono
Capannelle ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: Non so se possa rientrare nelle "Curiosità" ma nel film, tra i tanti, c'è un errore di fisica grande quanto una casa, quasi imperdonabile:
quando la Bullock piange, le sue lacrime si staccano dall'occhio e prendono a gallaggiare poeticamente nell'abitacolo in cui lei è rinchiusa.
Questo però è fisicamente impossibile, dal momento che in assenza di gravità le lacrime possono solo restare incollate alla guancia, formando un bolla in grado di espandersi fino a raggiungere dimensioni tali da inglobare anche il naso e gli occhi.
Lo spiega anche concretamente un astronauta in QUESTO VIDEO
Per fortuna che gli sceneggiatori/registi della logica se ne fottono
Si chiama magia del cinema, dolcezza :)
Lucius • 23/05/14 10:32 Scrivano - 9054 interventi
Credo proprio che il regista lo sapesse.
E' una licenza poetica per creare un effetto visivo-che è quello che rimane più impresso a termine della visione specie per chi lo ha visto in Imax-.Cuaròn ci ha lavorato anni sul film...
Più che per la fantascienza in sé direi che rientra nella scelta stilistica di Cuaròn: espandere in tutte le direzioni filmiche possibili la sensorialità dello spettatore. Per me quella sequenza è semplicemente memorabile, emozione pura e chissenefrega se non è scientificamente verosimile :)
Solo l'idea di una lacrima che galleggia nel buio della sala è grandiosa...
Si, a livello di pura suggestione è l'intero film ad essere grandioso, probabilmente si tratta dell'opera cinematografica che meglio ha sfruttato le potenzialità "inglobanti" del 3d.
In questo caso però si parla di realismo romantico, non di realismo scientifico.
Lo so, la lacrima fluttuante è un pelo nell'uovo ma come curiosità andava sottolineata :)
Rebis ebbe a dire: Per me quella sequenza è semplicemente memorabile, emozione pura e chissenefrega se non è scientificamente verosimile :)
Mi hai letto nel pensiero.
Infatti critiche storiche, inverosimiglianze logiche e bloopers vari mi hanno sempre fatto pensare ad esercizi intellettualmente sterili di cui gli autori dovrebbero sempre fregarsene altrimenti il cinema perderebbe senso.
Un conto è quando il regista gioca sporco mischiando realtà e finzione ad minchiam o basando l'intero film su assunti poco solidi.
Un conto è quando si sente dire non so che l'imperatore Commodo era nato 20 anni prima, che gli squali non attaccherebbero mai gli umani, etc etc . Come dici tu: chissene!!
Beh, a volte invece è proprio il Cinema stesso a non fregarsene affatto di questi "particolarini" e a mettere alla berlina i blooper e le sviste che lo minano costantemente sin dai suoi albori.
Credo che la summa irraggiunta di questa presa di coscienza autocritica sia l'indimenticabile sequenza firmata da Blake Edwards per il suo Hollywood Party:
Fermo restando che questi particolari non minano affatto il giudizio qualitativo sui film che li contemplano, anzi, a volte sono tocchi di genio o casualità fortuite che aggiungono, tutt'al più (a meno che non si tratti di cose davvero ciclopiche e intollerabili).
Zender • 25/05/14 08:44 Capo scrivano - 48946 interventi
Io trovo che i bloopers andrebbero presi come semplice divertimento, il più delle volte: ci si ride sopra ma non si può permettere che influiscano sul giudizio di un film.
Capannelle ebbe a dire: Rebis ebbe a dire: Per me quella sequenza è semplicemente memorabile, emozione pura e chissenefrega se non è scientificamente verosimile :)
Mi hai letto nel pensiero.
Infatti critiche storiche, inverosimiglianze logiche e bloopers vari mi hanno sempre fatto pensare ad esercizi intellettualmente sterili di cui gli autori dovrebbero sempre fregarsene altrimenti il cinema perderebbe senso.
Un conto è quando il regista gioca sporco mischiando realtà e finzione ad minchiam o basando l'intero film su assunti poco solidi.
Un conto è quando si sente dire non so che l'imperatore Commodo era nato 20 anni prima, che gli squali non attaccherebbero mai gli umani, etc etc . Come dici tu: chissene!!
Capa for president! Sottoscrivo ogni sillaba e ogni virgola. Grande!
Zender ebbe a dire: Io trovo che i bloopers andrebbero presi come semplice divertimento, il più delle volte: ci si ride sopra ma non si può permettere che influiscano sul giudizio di un film.
Ma più che altro per trovare gli errori nel film devi vivisezionare le sequenze guardandole più volte: sai che palle? Viene la nausea e lo farei solo con un film che non mi è piaciuto.
@ Buio: grazie, in effetti oggi sarebbe anche una giornata elettorale... ahah
Zender ebbe a dire: Io trovo che i bloopers andrebbero presi come semplice divertimento, il più delle volte: ci si ride sopra ma non si può permettere che influiscano sul giudizio di un film.
Si, quello l'ho sottolineato attentamente anch'io.
Si tratta di semplici "Curiosità" che l'occhio scafato coglie al volo.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/10/13
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