Rebis • 18/01/16 09:29
Compilatore d’emergenza - 4439 interventiVista la versione estesa di
210 minuti apparsa brevemente on-line e poi rimossa per violazione dei diritti (e non approvata dal regista) che risponde la titolo
Twin Peaks: Fire Walk With Me - Teresa Banks and the Last Seven Days of Laura Palmer: il fanedit ricolloca 76 minuti di scene tagliate (presenti tra i contenuti speciali del cofanetto blu ray
The Entire Mystery) secondo la sceneggiatura originale.
Ne è venuto fuori un tour de force emotivo, visivo, concettuale, una vera foresta di simboli in cui
"perdersi è meraviglioso". Un magma percettivo vertiginoso che anticipa
INLAND EMPIRE. Un vero atto d'amore riservato al personaggio di Laura, all'universo di Twin Peaks e a tutti i fan della serie.
Certo, nel complesso risulta un'operazione sovrabbondante, viscerale, decentrata e con diversi momenti in eccesso; ma anche essenziali per comprendere a fondo i fatti, ricostruire le implicazioni legate alla Loggia Nera, i loop spazio temporali che scardinano la logica lineare. Anche la psicologia dei personaggi risulta arricchita e informata a una maggiore completezza (il ruolo di Bobby nel sottobosco di Twin Peaks e quello di Leland Palmer in particolare, cui un grandissimo Ray Wise conferisce una forza dissociativa terrificante; la rimozione inconscia operata da Sarah Palmer rispetto a quanto le sta accadendo davanti agli occhi mette i brividi; e ovviamente Laura, il cui rapporto speculare con BOB qui raggiunge una maggiore coerenza).
Phillip Jeffries (David Bowie) risulta meglio inserito nella vicenda, ed è più chiara la posizione che riveste nelle indagini relative al "codice rosa blu" (è il primo investigatore implicato, messo sulle tracce della misteriosa Judy, quindi prima dell'agente Chester Desmond e delle indagini sull'omicidio di Teresa Banks, e prima di Cooper su quelle legate a Laura Palmer). Nel finale diverse sequenze aggiunte fanno capire da dove dovrà ripartire la Terza Stagione... con alcuni spoiler clamorosi (sul destino di Annie e sul passaggio dell'anello!!!).
L'anima tragica e melodrammatica, il senso di fatalità, spinge tutti i personaggi a un eccesso di caratterizzazione: d'altra parte la libertà, in questo universo in cui il bene agisce secondo modalità aberranti e imperscrutabili, in cui "la strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza", è un valore relativo; ogni personaggio coincide con il suo agire - ed è questo forse a renderli liberi. Lynch si spinge fino l'insostenibile, mostrando quello che noi spettatori a stento siamo riusciti ad immaginare durante la serie - soprattutto nel rapporto tra Leland e sua figlia Laura. Possiamo cercare di intercettare vie di fuga in una trama che appare sempre più preordinata dall'alto - o dal profondo? - , in una ricostruzione dei fatti che è allo stesso tempo l'ammissione di un profondo determinismo la cui accettazione è l'unica forma di redenzione possibile; l'aspirazione alla libertà di un pessimista radicale che cerca la spiritualità nella logica ineludibile del creato, nel suo senso più recondito e imperscrutabile. Credo che Lynch rimanga davvero uno degli ultimi, grandi, passionali creatori di universi narrativi.
Come sempre avviene, l'ideale sarebbe un giusto mezzo tra questa versione e quella theatrical (in cui c'è davvero troppo poco per renderla accessibile: ellittica ed allusiva, quasi interamente incentrata sugli aspetti morbosi della vita di Laura ...). Faticoso, insomma, ma decisamente appagante: per i fan della serie, è una visione imprescindibile.
Ultima modifica: 14/04/17 12:38 da
Rebis
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