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Discussioni su Arancia meccanica - Film (1971) | Pagina 5

DISCUSSIONE GENERALE

125 post
  • Disorder • 2/03/10 12:40
    Call center Davinotti - 380 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Non credo proprio che sia opera dell'arte educare alla non-violenza e al rispetto altrui. Quello è compito di un pedagogo, e l'artista può esserlo solo suo malgrado.

    Che l'arte debba essere vincolata e assoggettata al sociale, o da esso veicolata, è un concetto aberrante che lascerei al moige e al clero


    Parole sante.
    Ciò non toglie che molti film risultino educativi,nel senso che ti fanno vedere cose che non vedresti mai o da angolazioni diverse.
    Ripeto,dopo aver visto Arancia Meccanica ho capito qualcosa in più sulla natura umana e sul Sistema,è stato educativo in questo senso,non perchè mi abbia materialmente insegnato qualcosa (questo è compito di genitori o specialisti,assolutamente non degli artisti)
  • Pigro • 2/03/10 16:48
    Consigliere - 1714 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Ragazzi, ma l'avete mai letta tutta e bene la bibbia? Tracima di stragi, sangue, violenze descritte da far tremare i polsi, Burgess a confronto è Esopo

    .....non parliamo di Esopo!!! Ma l'avete letto?
    E non parliamo di Tom e Jerry o di Cappuccetto Rosso...
    Scusate se non riesco a stare serio, ma quando c'è una discussione sull'arte educativa e sui pericoli diseducativi di certa arte, mi viene voglia di prendere un kalashnikov e di sparare a tutti... ;-)
  • Redeyes • 2/03/10 17:28
    Segretario - 966 interventi
    Educare non educare. Fosse solo un film? La mia spicciola sciocca opinione è che come tale vada visto in primis. Ma non vorrei apparir estremamente celere e sbrigativo e quindi.
    Certo allorchè arte è lasciar morire un cane per far dell'agonia un' opera allora concordo che un qualche limite lo si debba porre, ma una pellicola. Insomma. Mi ricorda con le dovute cautele il famoso "scandalo" sollevato da Striscia per le puntate dei Griffin, ne rimasi esterrefatto e lo sono tuttora. In buona sostanza "An orange clockwork" è una pellicola, una rivisitazione del libro di Burgess, fedele in parte. Senza divagare è evidente, tuttavia, la mano di Kubrick, che peraltro allontana l'odioso finale imposto allo scrittore. E proprio nel finale sta il nocciolo della questione. Si può assoggetare un libro, un sonetto, una pellicola al perbenismo? Nessun di voi parla di perbenismo è chiaro, ma si parla di potere diseducativo od il contrario. Va da sè che il messaggio vorrebbe esser uno ed uno solo, e lo è per me in senso positivo, altrettanto ovviamente ciascuno può soffermarsi su quello che più lo colpisce. Ed allora si può parlare del suo invogliare allo stupro, della Ultra-violenza, del suo stimolare i nostri politici verso la corruzione, od i nostri figli verso la passione verso il pelo rosso, Kubrick apprezzava, pare. In effetti chiuderei con una polemica:
    Ma Pretty woman non istiga allo sfruttamento della prostituzione?
    Ghost al tradimento degli amici ed al ricorrere alle Medium?
    Concludendo lo riterrei più educativo che non, ma in primis un'opera d'arte.
    Ultima modifica: 2/03/10 17:29 da Redeyes
  • Lucius • 2/03/10 18:09
    Scrivano - 9052 interventi
    Nessuno ha detto che l'arte deve essere educativa!Come ricorda il quotidiano britannico The Times:
    Alcuni film hanno già provocato in passato reazioni estreme fra gli spettatori - "Arancia Meccanica", "Natural Born Killers" sono di solito legate a episodi di violenza omicida (aggiungo nelle persone non equilibrate)Pertanto ribadisco il mio concetto.
  • Redeyes • 2/03/10 18:24
    Segretario - 966 interventi
    Lucius nemmeno io ho detto che l'arte non deve esserlo, ho precisato, mia opinione, che quando trattasi di arte, trattasi, sempre mio personalissimo giudizio, di materia scevra da giudizi sulla sua essenza Educativa o meno. Io dico che questa è arte, che possa piacere o meno, e non mi interesso di quello che può suscitare in terreni fertili. Quindi non giudicavo errato il considerar l'arte educativa o meno, quanto il non considerare questa opera come mera espressione artistica e cercarvi messaggi pro vulgo o ante vulgo. Tutto qua. Che poi sia assurdo negarne l'esistenza insista nella pellicola convengo sia vero, ma godiamocelo per quello che è: un film.
  • Lucius • 2/03/10 18:30
    Scrivano - 9052 interventi
    Sono d'accordo, un grande film.
  • Zender • 22/07/10 10:58
    Capo scrivano - 49277 interventi
    Te lo segnalo qui, Smoker85: non usare MAI le virgolette singole ma sempre quelle doppie, soprattutto per i commenti, dove le virgolette singole creano problemi e necessitano di correzioni. Grazie.

    Dai un'occhiata qui:
    https://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=331&Itemid=78
  • Smoker85 • 22/07/10 14:11
    Custode notturno - 83 interventi
    ricevuto, scusate l'errore
  • Zender • 22/07/10 16:24
    Capo scrivano - 49277 interventi
    Non c'è problema. Quando c'è la buona fede c'è tutto.
  • Gestarsh99 • 27/11/10 00:41
    Scrivano - 21542 interventi
    L'arrembante, grottesco, delirante, cartoonistico, psichedelico, allucinante, strepitoso, ultracondensato:

    TRAILER ORIGINALE
    Ultima modifica: 28/04/19 18:27 da Gestarsh99
  • Didda23 • 17/03/11 17:37
    Compilatore d’emergenza - 5801 interventi
    Secondo me il film doppiato meglio in italiano!all'altezza della lingua originale!Fantastico
  • Von Leppe • 17/03/11 18:41
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Non ho letto tutta la discussione, forse ripeto cose già dette da qualcuno.
    La violenza del film fa molta presa sui giovani, e viene imitata, perché è una violenza da teppisti: si picchia un barbone, si corre con una automobile, ci si batte con la banda rivale, si violenta una donna ma, solo facendo sù-giù, non come per esempio nell'Ultima casa a sinistra o nei vari exploitetion di suore, prigioni ed altri generi che vengono avvicinati all'horror.
    Jack lo squartatore è una icona horror perché la sua violenza non è quella comune da teppistelli che si vogliono divertire, è la violenza del singolo e singolare che nasce dal disagio. I drughi invece hanno le palle! Sarebbero i primi a condannare Jack (vedesi anche M il mostro di Dusseldorf).
    Kubrick ha reso raffinata e poetica questa violenza comune.
  • Zender • 17/03/11 18:50
    Capo scrivano - 49277 interventi
    Sì, vero Von Leppe, ma non ho capito se questo avere le palle dei Drughi lo vedi come cosa positiva. Sono individui socialmente pericolosi e condannabili, tanto quanto Jack voglio dire. Concordo con Didda che il doppiaggio (se ne era già parlato) sia sublime, per quyanto irrispettoso dell'originale in più parti.
  • Von Leppe • 17/03/11 18:59
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Non è positiva, anzi la parola avere le palle non mi piace affatto.
  • Harrys • 18/03/11 19:47
    Fotocopista - 649 interventi
    Se ci si ferma al primo tempo potresti pure avere ragione Von Leppe. Peccato poi ne esista un secondo... nel quale appare evidente la "condanna" di Kubrick. La prima parte è in funzione della seconda. Non si possono di certo analizzare singolarmente.
  • Smoker85 • 25/11/11 23:52
    Custode notturno - 83 interventi
    La violenza sicuramente è uno dei temi fondamentali della filmografia di Kubrick, l'ha riproposta sotto diverse chiavi, da quella bellica (Spartacus, Orizzonti di Gloria e Full Metal Jacket) a quella omicida (Shining), senza dimenticare come essa influenzi, in modo vario, anche i restanti film (basti pensare all'incipit di Lolita o al finale di Barry Lyndon).
    Credo che la condanna della violenza, pellicola dopo pellicola, sia abbastanza chiara, da parte dell'autore. Sempre a patto che i film vengano guardati da persone con un minimo di criticismo e intelligenza. Solo degli imbecilli possono trarre una mitizzazione della figura dei drughi, anzi proprio la seconda parte del film, quando Alex viene perseguitato e malmenato persino dai vecchi barboni, fa capire come la medicina che la gang infliggeva alle sue vittime fosse molto amara restituita al protagonista inerme. Ovviamente parlando di imbecilli mi riferisco a quelli che concretamente poi sono andati a costituire gang e a delinquere per le strade. Purtroppo il guaio è che ognuno trae messaggi in proporzione alle sue capacità di recepimento, ma penso che valga per i film come per qualsiasi altra opera d'arte oltre che dalle esperienze vissute direttamente.
  • Capannelle • 8/10/12 15:00
    Scrivano - 4000 interventi
    Segnalo il libro di Emilio D’Alessandro, autista e assistente personale di Kubrick per 30 anni.
    Si incontrano durante le riprese di Arancia Meccanica e tra le tante commissioni svolte per conto del regista anche l'aver portato a spasso il grande fallo di porcellana che compare nel film.

    http://www.ilsaggiatore.com/argomenti/arte-cinema/9788842818083/stanley-kubrick-e-me/
  • Lucius • 6/04/14 13:33
    Scrivano - 9052 interventi
    McDowell si ferì più volte nel corso delle riprese:
    rimediando una costola incrinata durante un pestaggio, rischiando un malore per aver trattenuto troppo il fiato mentre gli immergevano la testa nell'acqua putrida (in realtà si trattava di brodo di carne) e soprattutto lesionandosi le cornee con il divaricatore durante la "cura Ludovico".
    Fonte: Ciak.
  • Zender • 6/04/14 16:52
    Capo scrivano - 49277 interventi
    Lucius, bisognerebbe comunque mettere il numero di Ciak in cui è scritta la notizia.
  • Schramm • 6/04/14 21:53
    Scrivano - 7835 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    McDowell si ferì più volte nel corso delle riprese:
    rimediando una costola incrinata durante un pestaggio, rischiando un malore per aver trattenuto troppo il fiato mentre gli immergevano la testa nell'acqua putrida (in realtà si trattava di brodo di carne) e soprattutto lesionandosi le cornee con il divaricatore durante la "cura Ludovico".
    Fonte: Ciak.


    è una curiosità doppione. c'era comunque già in quelle riportate da me a pagina 1. quanto alla fonte, è cosa risaputa da tempo a prescindere da ciak. attenendosi a ciak, se non sbaglio stava anche nella curiosità della scheda staccabile plastificata.