Marcella - Serie TV (2016)

Un buon thriller di base con costruite attorno più storie parallele e personaggi ambigui quanto basta per tener desta l'attenzione. Perfetta l'interpretazione di Anna Friel, in grado di affrontare una parte assai complessa con una spontaneità a volte disarmante. I primi episodi non sono di immediata comprensione, ma l'ottima sceneggiatura ne riannoda presto le fila. Non era facile dire qualcosa di nuovo in un genere inflazionato, nel caso di questa produzione si può dire che è quantomeno particolare. Lavoro positivo, piacevolmente di nicchia.

Ex detective, torna in servizio dopo il fallimento del suo matrimonio.Serie inglese di ottima fattura, riesce a "prendere" lo spettatore per l'alto livello della scrittura. Non solo la vicenda, ricca di colpi scena e dall'epilogo non scontato, ma anche e soprattutto l'ottima caratterizzazione dei personaggi, a partire dalla tormentata protagonista che concilia con difficoltà il lavoro e la vita privata. In generale comunque tutti i personaggi vengono ritratti con toni "chiaroscuri". Eccellente la prova della protagonista Anna Friel. Da vedere.

Poliziotta torna in servizio per indagare su una serie di omicidi seriali, ma in un caso potrebbe essere proprio lei l'inconsapevole assassina... Altro che trauma d'ordinanza: qui la protagonista soffre di turbe psichiche con vuoti di memoria e momenti di aggressività incontrollabili. Non è certo il primo detective problematico in tv, ma risulta assai poco verosimile che possa continuare a partecipare alle indagini una volta emerso che una delle vittime era l'amante del marito. Una vistosa incongruenza che compromette una serie per il resto assai ben fatta e bene interpretata (ottima Friel).

Dr. House sta agli ospedali e alle pillole come Marcella sta ai dipartimenti di polizia e alle birre. In comune genio e follia. La brava Friel è colpita da vuoti di memoria dovuti a violenti scatti d'ira e questa è un'incongruenza che cozza un po' con la figura della detective, come il fatto di non avere mai un'arma con sé. Tutto il resto è davvero ben diretto, la fotografia curata e le interpretazioni dei vari personaggi coinvolti davvero convincenti. Cupo, crudele, asciutto, intrigante, con un epilogo che lascia sperare in una gustosa terza stagione.