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Curiosità su Profondo rosso - Film (1975) | Pagina 2

CURIOSITÀ

27 post
  • Buiomega71 • 8/03/14 09:47
    Consigliere - 27127 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni, con tanto di "Paurometro" (Ciclo: "TuttoArgento", 27 febbraio 1986) di Profondo Rosso:

  • Lucius • 8/08/15 11:46
    Scrivano - 9054 interventi
    Il registratore utilizzato dall'assassino per incutere terrore nelle sue vittime, con le note di una misteriosa nenia infantile, è il Memocord K70 - Miniature Dictating Machine prodotto in Austria in quel periodo.

    Fonte: Intervista a Dario Argento ospite del programma Stracult (Luglio 2015)

  • Schramm • 9/07/18 18:00
    Scrivano - 7812 interventi
    Oltre che per omaggiare Blow Up, Argento scelse Hemmings a ridosso della sua prestazione attoriale in Alfredo il grande, da lui ritenuta notevolissima. Incontrandolo, però, Argento rimase interdetto nel trovarsi di fronte un Hemmings sensibilmente sovrappeso. Questi lo rassicurò che nel giro di due settimane avrebbe riacquisito il proprio peso forma.

    Il personaggio di Gianna riflette molte sfaccettature del periodo in cui Argento operò come giornalista e critico per Paese Sera.

    Sia in fase di sceneggiatura che durante le visioni dei giornalieri, il fratello Claudio e il padre Salvatore trovarono inopportuna e ridicola la scena del pupazzo meccanico. Gli chiesero di rimuoverla giudicandola una scemenza. Argento, furioso, fu irremovibile e la lasciò contro ogni tentativo di altrui dissuasione.

    Il bar dove si esibisce Hemmings omaggia Nighthawks di Edward Hopper; l'omicidio della Meril L'urlo di Munch.

    La tigre dai denti a sciabola era un titolo civetta, un falso titolo di lavorazione ideato da Argento per prendersi beffa dei giornalisti che si aspettavano un altro titolo in linea con la precedente triologia zoologica. In realtà il vero titolo di lavorazione era Chipsiomega, articolato accostando le ultime tre lettere dell'alfabeto greco (così come il primo titolo pensato per 4 mosche di velluto grigio fu Alfabetagamma, unendo le prime tre).

    Trasponendo tutta la prima stesura scritta di getto, si sarebbe ottenuto un film di tre ore. Una delle scene mancanti che Argento si è rammaricato di non aver diretto, riguarda quella di un Hemmings che torna a casa di Helga poco dopo la sua morte, ripercorre una seconda volta tutto il corridoio e trova in fondo la camera ardente con dentro la defunta su un catafalco, scarsamente illuminata da lunghi ceri. Mentre mormora una preghiera per lei, sente all'improvviso un rumore e si nasconde in una pozza d'ombra. Si tratta dei passi dell'assassino, che entra nella stanza, ma non vedendolo dentro la abbandona poco dopo.

    Per la morte di Lavia, l'attore non volle stuntman né controfigure. Fu costruita un'apposita imbragatura d'acciaio per poterlo trascinare per le strade di Roma sbattendo contro i bordi dei marciapiedi; per il momento del decesso, la scena venne girata al contrario, col pneumatico accostato di poco al suo volto e la macchina mandata in retromarcia. e poi proiettata in reverse: quella che alla fine la gomma sfracella è un perfetto calco di gesso del volto e del cranio dell'attore creata da Rambaldi.

    La foto cestinata dalla Nicolodi che secondo molti fu della Tolo, o una sua sosia in riferimento alla loro brusca separazione, ritraeva in realtà il volto della fidanzata del direttore di produzione del film: venne provinata per una particina ma non presa, e Argento decise di farla comunque apparire nel film con quest'injoke che rifletteva il rifiuto al provino.

    Come già fatto da Hitchcock per Psycho, Argento impose agli esercenti che non vi fosse cesura tra primo e secondo tempo

    L'idea dell'indizio scritto nascosto nel vapore dell'acqua bollente fu di Bernardino Zapponi

    (Fonte: Dario Argento, Paura, pagine 158, 161, 165, 171, 179, 188, 189, 194)
  • Zender • 18/04/19 18:12
    Capo scrivano - 48908 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Siska80 • 12/03/20 11:57
    Scrivano - 841 interventi
    Congresso parapsicologico: la cinepresa sostituisce l'assassino che accede alla sala: alla sinistra dello schermo, al minuto 3:18 circa, noterete un operatore (A) che apre l'estremità della tenda rossa:

  • Siska80 • 18/03/20 12:16
    Scrivano - 841 interventi
    DARIO ARGENTO E I PRODUCT PLACEMENT:
    Nella versione italiana del film, il regista sponsorizza per ben tre volte il marchio Coca-Cola.

    1- Al minuto 00:38:53 vediamo Marcus che fa la conoscenza della madre dell'amico Carlo. La donna gli offre un liquorino ma "per sbaglio" gli si avvicina con una bottiglietta inconfondibile:



    2 - I due, si accomodano su un divano e "casualmente" la Calamai appoggia la bevanda in una maniera tale che possa essere ripresa dalla telecamera:



    3 - Al minuto 1:11:22 circa il commissario Calcabrini si infuria perchè non riesce a prendere una bottiglietta da un distributore che reca una marca conosciuta:

  • Huck finn • 21/12/20 09:02
    Galoppino - 703 interventi
    SPOILER
    Ci si chiede se già nella scena a teatro Argento avesse fornito qualche indizio sull'identità del colpevole. Partiamo da due presupposti: il primo è che, nonostante vari cambi di posizione tra le comparse in platea, ce ne siano alcune che rimangono fisse e possono essere prese come punto di riferimento. Il secondo è che l'assassino sia quello ripreso in soggettiva che a un certo punto si alza e va al gabinetto. Confrontando due fotogrammi che inquadrano la platea (il 4 è Valgoi)...



    ...si può immaginare la posizione dell'assassino, che è quella cerchiata di rosso: Si desume dal film (quando l'assassino si alzerà) che la posizione dell'assassino è due file (e non una) dietro il 7 (anziano con la cravatta), quindi in fila 6 posto 4. Si tratta di una donna, che verosimilmente (per quanto se ne veda solo il busto e la parte inferiore del volto) non è però la Calamai.



    Quando poi però si nota la donna 9 con gli occhiali che si alza per consentirne il passaggio...



    ...si capisce che le cose non quadrano: la stessa donna poco prima stava nella parte sinistra della sala (si riconoscano il numero 8 e Valgoi)...




    ...per cui lo spostamento di questa e di altre comparse (soprattutto nella fila "incriminata", ossia la 6) lascia capire come, con ogni probabilità, Argento non abbia poi posto grande attenzione alla posizione dei personaggi del pubblico e quindi anche a chi effettivamente occupasse il posto dell'assassino a teatro.