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Curiosità su Otto e mezzo - Film (1963)

CURIOSITÀ

7 post
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  • Gugly • 5/02/08 14:52
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Mentre girava il film, il regista aveva attaccato sulla macchina da presa il seguente cartello "Ricordati che è un film comico"; a documentazione dell'episodio esiste un bel libro di fotografie scattate da Tazio Secchiaroli (celebre paparazzo) sul set con la stessa pellicola del film; peraltro, solo da queste fotografie si può vedere il primo finale diretto da Fellini, andato perduto, si ipotizza forse anche distrutto dallo stesso regista, considerato che aveva la mania di disfarsi delle cose; al posto del girotondo nello spiazzo il protagonista ritrova tutte le figure della sua vita su un treno.

    Il girotondo inizialmente era stato girato come trailer.

    I genitori di Guido : il padre è Annibale Ninchi, attore di teatro preferito dal padre del regista ed a lui somigliante, la madre è Giuditta Rissone, attrice di teatro negli anni 30 nonchè prima moglie di Vittorio de Sica.

    Fonte: Letto sulla biografia di Fellini scritta da Kezich e sul volume fotografico dedicato a Tazio Secchiaroli.
  • Gugly • 11/08/08 21:34
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    le parole "asa nisi masa" nascondono la parola anima.
  • Gugly • 18/10/09 21:37
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    I personaggi del maturo produttore e della giovane compagna rimandano in modo abbastanza esplicito per l'epoca alla coppia formata dal produttore Carlo Ponti e da Sofia Loren.
  • Il Gobbo • 5/07/10 14:30
    Segretario - 761 interventi
    Doppiaggio:

    Stefano Satta Flores: Guido Alberti
    Mario Carotenuto: "Conocchia"
    Renata Marini: Anouk Aimee

    - Fra gli aiuto-regista, non accreditata, anche Lina Wertmuller
  • Lucius • 28/06/11 20:14
    Scrivano - 9053 interventi
    Il film è stato omaggiato da Greenaway, non solo nel titolo, con il suo "8 donne e mezzo":

  • Apoffaldin • 11/01/25 14:25
    Pulizia ai piani - 291 interventi
    FERRAGOSTO CON I TUOI (REGISTI)

    La scena a Scalo San Lorenzo (vedi segnalazione di Elleerre in Location) fu girata nel fine settimana che precedette il Ferragosto 1962. A Fellini fu consentito di usare lo scalo soltanto in quei giorni perché le esigenze del traffico ferroviario non avrebbero permesso successivamente la presenza delle macchine da presa.

    FONTE: Ugo Naldi, Il "ferragosto" felliniano, in Corriere d'informazione, 13-14 agosto 1962, pag.5.

    FINE RIPRESE E PRIMA MONDIALE 

    Le riprese si conclusero a metà dell'ottobre 1962.

    FONTE: Finito il film di Fellini, in Corriere d'informazione, 16-17 ottobre 1962, pag.13.


    LA PRIMA MONDIALE DEL FILM

    La prima mondiale del film fu al cinema Fiamma di Roma la sera del 13 febbraio 1963 (verificabile qui a pagina 8).
    Tra i presenti c'erano Anna Magnani, Claudia Cardinale. Marcello Mastroianni, Eleonora Rossi Drago, Amedeo Nazzari, Monica Vitti, Michelangelo Antonioni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e i registi Alessandro Blasettl, Mauro Bolognini e Gillo Pontecorvo.

    FONTE: V.C., Prima di 8 e mezzo, in Corriere d'informazione, 14-15 febbraio 1963, pag.13.
  • Apoffaldin • 11/01/25 14:42
    Pulizia ai piani - 291 interventi
    WALT DISNEY E L'ESPRESSO

    Il fumetto che legge Carla (Sandra Milo) al minuto 20 del film è Pippo e i ragli di cavallo del 5 giugno 1960:



    Il giornale che invece Guido legge al tavolo del ristorante dell'albergo al minuto 18 è L'Espresso del 27 maggio 1962. Si riconoscono la pubblicità del libro Come si fa il presidente e, nella parte alta, le gambe dell'attrice Kwan:



    UNA PAGINA NON SCELTA A CASO

    C'è poi un'altra grossa curiosità nella curiosità che spiega la scelta di quella pagina dell'Espresso. Nella parte alta c'è un articolo dedicato proprio al regista e allo stato, presumibilmente iniziale, di lavorazione del film in quel momento. Titolo: I cardinali a sorpresa di Fellini. Nell'articolo l'anonimo cronista parla del clima di mistero che Fellini aveva creato intorno alla lavorazione, con tanto di minacce di licenziamento per i componenti della troupe che avessero svelato qualcosa, e convocazioni sul set per gli attori, improvvise e in codice, via telefono. Al di là di questi aneddoti, non si sa quanto romanzati, la vera notizia che se ne ricava è che in quella fase della lavorazione faceva parte del cast anche Sylva Koscina che poneva inutilmente domande sul set per tentare di capire cosa dovesse accadere nella finzione cinematografica.