Adriano Celentano nei panni del prete si trova evidentemente bene, considerando la quantità di volte che li ha indossati fin dalle primissime apparizioni (IL MONACO DI MONZA, SUPER-RAPINA A MILANO...). Qui il regista Franco Rossi, specialista in commedie “da viaggio”, lo fa partire per l'Australia a confondersi tra gli immigrati (Mario Carotenuto) e a incrociare le sue avventure con quelle di una prostituta (Monica Vitti) finita lì dopo complesse vicissitudini. I botta e risposta tra i due sono il sale di questo film non molto riuscito, diretto senza nerbo e compiaciuto...Leggi tutto nel mostrare la solita Australia da cartolina. Fortunatamente, per l'appunto, l’istintiva simpatia della coppia dinamizza molte frasi dando lo spunto per sorridere. Lui incespica nei suoi tradizionali nonsense spiazziandoci con monologhi a tratti spassosi, lei ostenta un accento siciliano che palesemente non le appartiene ma che viene gestito con l'abituale disinvoltura. I momenti più riusciti sono i dialoghi in aereo e in treno, quando ancora lui non è a conoscenza del vero mestiere di lei e si fa raggirare da balle improvvisate con un certo estro. Finirà per credere di avere a che fare con una donna ingegnere che lavora in miniera per mantenere un marito poeta a tempo perso! Tutta la prima parte del film (o quasi) è spiritosa e piuttosto piacevole, mentre la seconda, in cui la morale cattolica e i dubbi di lei prendono il sopravvento, spegnendo la verve dei due, è molto più fiacca e conduce a un finale deludente. Peccato, perché un incontro tra il prete di Bugliasco e la prostituta sicula prometteva di più. Tra gli sceneggiatori Maurizio Costanzo.
Oh santo cielo! Da dove cominciamo? Da un'inattendibile Vitti che biascica in siciliano, da un Celentano in-tonacato e levigato di tutta la sua esuberanza o dalla purtroppo risibile presenza di Carotenuto ed Onorato? Ma come, siamo in Australia, la terra dei canguri ed il Molleggiato per definizione sta fermo sulle gambe? Se alla pausa primo tempo il parziale è già in passivo giacché non si ride neanche per sbaglio, nella ripresa c'è il tracollo totale con annesso tentativo di redimere l'animella smarrita. Da prescrivere contro l'insonnia.
Discreta commedia - in verità dimenticata - con la coppia Celentano-Vitti: il primo è come sempre divertente (l'arrivo dei superiori, fra cui anche Paolo Paoloni, in visita alla sua parrocchia e l'incontro con i paesani fanno molto ridere), la seconda è invece imprigionata in un ruolo un po' da macchietta ma tutto sommato sopportabile. Carotenuto si nasconde sotto un'inconsueta barba, ma la simpatia rimane quella. La trama è purtroppo sciocca e frivola, ravvivata dalla bravura degli interpreti. Celentano canta il brano dei titoli di testa.
MEMORABILE: La camminata sui binari di Celentano anticipa il successivo Joan Lui!
Filmetto senza spessore, tutto giocato sull'inedita coppia Vitti-Celentano, tra l'altro non troppo affiatata. Valgono di più i loro assoli che i duetti (in particolare Celentano riesce a strappare qualche risata con alcune battute non-sense). Molto meglio Carotenuto, naturale e simpatico come sempre. La regia di Rossi è fiacca, ma se non altro riesce nella scelta delle location. Mediocre.
Prostituta e prete si incontrano su un aereo per l'Australia. Giunti a destinazione si ritrovano nello stesso paese ove lui cercherà di condurla sulla retta via. Film lento e prevedibile, con dialoghi poco divertenti e una regia già chiaramente televisiva (questo è infatti l'ultimo contributo di Rossi al cinema). Peccato, perché sia Celentano che la Vitti erano nel loro periodo d'oro e andavano sfruttati meglio. Il molleggiato si rifarà "prete" dopo tre anni con risultati decisamente più brillanti. Trascurabile.
Occasione persa, soprattutto perché i due protagonisti erano in parte. Purtroppo un copione stiracchiato, che col passare del tempo evidenzia tutta la sua pochezza, finisce per penalizzare anche le performance di Celentano e la Vitti. Una pellicola comunque singolare, vista l'ambientazione, che si può anche vedere, ma dalla quale non bisogna aspettarsi niente di che, se non qualche sorriso per gli scambi verbali tra prete e prostituta.
MEMORABILE: Celentano al telefono "Posso offenderla?". E la Vitti "Sì sì offenda pure".
Commedia inconcludente e profondamente mediocre, che inizia in maniera discreta grazie ai divertenti duetti Vitti-Celentano in aereo e in treno, ma che poi si perde nella noia e inutilità più totali, anche perché la coppia protagonista, al netto di qualche buon momento, non appare granché affiatata. C'è qualche bel momento paesaggistico e qualche caratterista disseminato qua e là, ma è tutto troppo poco perché la storia è banale e poco avvincente. Monica Vitti brava ma la sua versione siciliana è terribile. Film da dimenticare, e non sarà difficile farlo.
Mario Carotenuto HA RECITATO ANCHE IN...
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HomevideoGeppo • 13/08/09 13:58 Call center Davinotti - 4269 interventi
Tra i "Celentano Movie's" questo risulta ancora inedito su qualsiasi supporto.
HomevideoGeppo • 9/12/17 13:20 Call center Davinotti - 4269 interventi
È appena uscito il DVD tedesco, con audio italiano, del film "L'altra metà del cielo" (per la prima volta in DVD, purtroppo CUT di 8 minuti rispetto alla versione Mediaset).
Master: Non proprio ottimo, appena sufficiente direi, mi aspettavo una qualità migliore.
Audio: Italiano e tedesco
Durata: 01h31m25s (CUT), la versione da Mediaset dura 01h39m49s Video: 1.85:1 (16:9)
Fotogramma min: 41' 52"