Welcome to New York - Film (2014)

L’unica cosa interessante nel dedicare un film alla vicenda giudiziaria di Strauss-Khan è il pensiero che si sia giocato la carriera per la sua patologia sessuomane. Ampio preambolo dove regna il fastidio per i grugniti del protagonista, a seguire analisi blanda della vicenda, poi conclusioni filosofiche da quattro soldi. Ferrara gira bene solo quando prende le distanze. Depardieu si vede che interpreta senza crederci, meglio la Bisset ma con scarsa fantasia. Anche il doppiaggio non cattura.

Ispirato dalla vicenda del candidato Strauss-Khan, il film narra linearmente le manie sessuali del protagonista con dovizia di particolari e con Depardieu che non si vergogna di mostrarsi nudo. La vicenda appare chiara e non tenta voli pindarici artistici, ma rimane con i piedi per terra. La Bisset non incide minimamente apparendo troppo fredda e altera.

La storia adombra le vicende dello scandalo Strauss-Khan, puntando sull'ossessione erotico compulsiva del personaggio interpretato da un debordante e grufolante Depardieu, perfetto in questo ruolo rude e carnale. Nella seconda parte però, dall'arresto in poi il protagonista appare fragile e dimesso e ciò non corrisponde al personaggio a cui si ispira (anche se con una preventiva presa di distanza). Accanto a un notevole Depardieu, spicca la Bisset nella parte della austera e potente moglie. Nonostante le oltre due ore, appare irrisolto.