Il regista si limita a una mera esposizione di eventi, formando un cerchio che alla fine si chiude tornando al via, senza approfondire più di tanto la psiche di un reietto nel senso più totale del termine. Su un substrato che non ha niente di positivo fioriscono episodi anche affascinanti quali i soliloqui deliranti del protagonista, della sua amica prostituta, la ricerca della stregoneria come discredito dato a un progresso che l'ha emarginato, nonchè l'opportunismo, salvavita per quelli come lui ma bastardaggine per quelli un gradino più sopra..
MEMORABILE: Le malattie da freddo, per la vita in catapecchie; La caccia e la raccolta dei vermi e ben peggio l'autosalasso con tentativo di vendita del sangue.
Mario Brenta sceglie un linguaggio scarno e asettico per raccontare le disavventure di un reietto nella società dei consumi. E come sempre in questi casi viene spontaneo riflettere e domandarsi dove stia davvero la ragione e sino a quanto un fuoriuscito della società sia comprensibile o meno. Il ritmo non è sicuramente di quelli mozzafiato, ma con pochi tocchi qua e là il regista riesce ad abbozzare un ritratto di degrado più che dignitoso, aiutato in questo anche dal buon cast (ottima la cantante Maria Monti). Film di grande realismo: visione per pochi, ma sicuramente consigliata.
Emarginato nel senso più totale, Vermisat vive di stenti fra un ricovero in sanatorio e l'altro, raccogliendo vermi da rivendere ai pescatori, offrendo illegalmente il suo sangue a pagamento a cliniche truffaldine e instaurando un triste legame con una prostituta reietta quanto lui. Il tutto sullo sfondo delle campagne lombarde e della periferia milanese degli anni '70, mai così tetra e squallida. Brenta rinuncia programmaticamente a qualunque concessione spettacolare optando per uno sguardo distaccato che registra con impietosa freddezza l'inarrestabile degrado del protagonista.
MEMORABILE: Le boccette di vetro piene di sangue lanciate dal ponte.
Un disoccupato emarginato dalla società caccia e vende vermi da esca per sopravvivere. Quando il mercato va in crisi e l'inquinamento aumenta, comincia a dare sangue a pagamento alle cliniche private. Soltanto una prostituta si interessa a lui. Buon esordio alla regia di Brenta che non rinuncia ad arricchire la regia fenomenologica, adatta alla storia crudelmente realista, con preziose e personali soluzioni, anche espressioniste. Convincente prova dei due protagonisti. Esperimento riuscito.
MEMORABILE: Il montaggio alternato tra i vermi nelle vaschette e le auto con i fari accesi nella notte.
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Mereghetti gli ha dato il massimo. In effetti è fatto molto bene, ma, come specifico nel commento, avrebbe potuto orientarsi un tantino di più sull'introspezione e meno sulla cronaca, per quanto l'ignoranza dei personaggi sia quasi assoluta. Ma il bello del film son proprio le amare conclusioni che scaturiscono dalla loro disperazione più nera: sono chiare, coincise, taglienti e inequivocabili come poche altre volte. E d'altronde oramai cosa altro han da perdere?
L'altra curiosità è che si svolge nella parte più ricca d'Italia, e che vorrebbe essere presentato come il rovescio della medaglia dell'immigrazione dalle campagne alla città come ricerca di benessere...ebbene, della città si analizza solo bigotteria e perbenismo, e di gran volata, mentre restano molto più nella mente dello spettatore i fiumi schiumosi per l'inquinamento e soprattutto certi discorsi sull'etologia dei lombrichi come indicatori biologici, ma di lati comici non ce n'è manco mezzo. Per me anche se ci sono dei punti alti, il regista ha deviato dall'intento che si era prefisso e che specifica nella didascalia di presentazione. Per fare invece un parallelo drammatico riuscitissimo e un vero capolavoro, che mi ha quasi dato la voglia di entrare nello schermo pur di aiutare quei poveri pescatori e coltivatori improvvisati, mi basta ricordare L'antimiracolo di Piccon. FAUNO.
Disponibile in DVD per Penny Video. L'edizione, da master HD restaurato, comprende un'intervista inedita di 35 minuti al regista Mario Brenta, più un booklet di approfondimenti. Sottotitoli in italiano e in inglese.