Note: In VHS come "Uno sbirro e mezzo" (aka "Uno sbirro e 1/2" o "Uno sbirro e ½", ma non "Un poliziotto e mezzo"), traduzione del titolo spagnolo "Un policia y medio".
Ennesima riproposizione dei due poliziotti incapaci che incappano in un affare più grande di loro. Bianchi non ha assolutamente i tempi comici nella regia e nemmeno la sceneggiatura a cui ha partecipato anche Fragasso (!) regala niente di nuovo riducendosi a un coacervo di vetusti doppi sensi e battute che non funzionano. Simpatiche le sporadiche rotture della quarta parete e il dreyfusiano commissario che continua a cercare i due protagonisti per ammazzarli. Ai non appassionati del cinema Anni Settanta farà sicuramente orrore.
Inguardabile miscuglio fatto di battute (se così si possono definire) una peggio dell'altra. Non fa ridere e anzi annoia parecchio; c'è da dire che il cast non sarebbe poi così male, visto che sono presenti attori validi come Elsner e Capritti (anche se sprecatissimi). Tra le commedie Anni Settanta è sicuramente una delle peggiori mai viste, superata in bruttezza, forse, solo da Sogni proibiti di Don Galeazzo, curato di campagna...
MEMORABILE: Il commissario capo alla fine un sorriso lo strappa.
Terribile farsa che nei titoli di coda sembra addirittura chiedere scusa agli spettatori. Due poliziotti che dovrebbero essere la versione italiana di Starsky e Hutch (gli anni sono quelli) riescono a non far ridere proprio mai e Mario Bianchi fa le prove generali per il suo passaggio all'hard (vedi la sciatteria con cui è realizzata la scena tra la lesbica e uno dei due travestito da donna). C'è anche un sosia di Telly Savalas, ovviamente
MEMORABILE: "Sono il merlo maschio, il vichingo venuto dal sud": ecco a cosa aspira un personaggio.
Il vento pare abbia esaudito l'augurio del titolo, visto che di questa coppia sedicente comica non sembra esserci stata più traccia in seguito. Allestito da Mario Bianchi, con la partecipazione di Fragasso alla sceneggiatura, il film è un autentico guazzabuglio di situazioni e dialoghi insensati che non fanno sorridere neanche per un attimo e che fanno invece agognare al malcapitato spettatore l'arrivo della parola fine. Capritti riesce ad accendere qualche fiammella di simpatia mentre la bella e sprecatissima Rosemarie LIndt offre un fugace intermezzo erotico.
MEMORABILE: I due protagonisti che ogni tanto si rivolgono allo spettatore, quasi volessero scusarsi.
Giovanni Elsner HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneReeves • 2/12/20 15:28 Archivista in seconda - 610 interventi
L'ho appena visto. secondo me Nello Pazzafini non è nel cast