Due o tre cose che Godard sa di Charlotte, che tutti pensano di sapere di Charlotte, che Charlotte pensa di sapere di se stessa, del suo essere donna, moglie, amante, futura madre. Lunghe carrellate in esterni, primi piani e dettagli sui volti, brevi dialoghi, ma il film è un lungo monologo interiore, attraverso il quale la protagonista cerca la sua identità, offuscata dalle troppe definizioni estrinseche con le quali la società dei consumi la etichetta. Sperimentale e frammentario, in seguito Godard cesellerà un ritratto più articolato e profondo di una donna e di un tessuto sociale.
MEMORABILE: L'ultimo dialogo di Charlotte con l'amante, sulla differenza tra vita reale e finzione teatrale.
Amore, memoria, presente, passato, intelligenza, infanzia. Ecco gli ingredienti alla base di questo ritratto di donna firmato Godard che il regista francese gira nel suo solito stile antinarrativo che raggiunge in questo caso risultati discontinui (ma non troppo). A tratti affascinante ed interessante, in altri frangenti un po’ tedioso e superato. Alla fine si resta comunque soddisfatti (a patto di conoscere e apprezzare il cineasta in questione) e Macha Meril si dimostra brava ed adatta al ruolo.
Con soave tocco erotico, la macchina da presa contempla a lungo le singole parti del corpo nudo di Macha Méril e, intervallando piani sequenza truffautiani, mette insieme minuti tasselli per comporre il ritratto di una donna sposata, che nella sua quotidiana routine e nei suoi dilemmi interiori riverbera i fremiti e gli allettamenti della società dei consumi in piena espansione. Documentarismo sperimentale e figurativo, in linea con la Nouvelle Vague di cui Godard è portabandiera, accompagnato in questo caso dai “Quartetti” di Beethoven.
MEMORABILE: Il disco con le risate; la cameriera che racconta i prodigiosi effetti sessuali di un particolare siero per l’aumento del seno.
Godard comincia con l'esplorare il corpo della Méril in un morbido bianco nero, senza forti contrasti, che mette in risalto la gioventù e la bellezza dell'attrice. Inquadrature con tagli particolari dove appare anche l'uomo (gli uomini). Tagli particolari anche nell'esplorare l'intimo dei protagonisti e quello che dicono. Tutti appaiono non sinceri oppure superflui, come le pubblicità femminili che sanno come penetrare nella mente. La più bugiarda è Charlotte, ma sincera con se stessa, in balia del suo cuore e di uomini che non danno risposte.
Film saggio sul corpo della donna nella società di massa: gestito, indotto, modellato dagli standard di consumo, erotizzato dal feticismo maschilista, mentre i luoghi dell'identità si fanno sempre più remoti, fantasmagorici e soggettivi. Linguisticamente sovresposto, al limite del dadaismo, manda all'aria tutte le istanze narrative del cinema classico in un'assidua frammentazione della forma che coglie pensieri, illuminazioni, epifanie. Il nitore delle immagini e la bellezza eterea di Macha Méril restano impressi. La presunta misoginia di Godard, invece, è tutta da contestualizzare.
Meno incisivo e persistente di altri capolavori godardiani del periodo, nella sua disorganicità finisce con l'assomigliare frame facendo vieppiù a uno studio, a un work in progress del regista sulla propria personale percezione della nuova condizione femminile nella società dei consumi che non al flusso di coscienza della dissociazione vissuta in corpore viri dalla femme mariée Macha Meril. Si posson godere ovviamente geniali frammenti: il b/n di Coutard sul corpo della Meril, la riflessione sull'intelligenza di Leenhardt, l'impaccio del ginecologo.
Una giovane donna in un dialogo interiore con se stessa e il mondo, in un breve periodo circoscritto di 24 ore che pare lunghissimo. Godard, come è suo costume, destruttura il cinema raccontando attraverso i frammenti cosa gli preme rappresentare. I corpi si confondono con i prodotti di consumo che abbondano nelle riviste dei tempi. Fotografia di grande presa evocativa e una protagonista (Macha Méril) perfetta nel ruolo di donna interrogativa, intimista e figlia dei tempi.
Piccolo manifestino godardiano, apprezzabile in ogni suo dettaglio per la grande verve registica che decostruisce il corpo della donna (dell'uomo, pudicamente, già molto meno) in un cubismo di pelle e curve. Le invenzioni, i guizzi del nostro vanno a centro durante i momenti intimi e, soprattutto, nella descrizione di una pubblicità ossessiva che si fa strada nelle menti delle genti moderne. Molto meno efficace la rappresentazione della crisi coniugale che non si capisce esattamente dove voglia andare a parare, se non in una sociologia generalizzante che ruota solo attorno a Godard.
Ritratto di donna lungo una giornata. Godard si cimenta nel descrivere il rapporto uomo/donna e una certa alienazione femminile, entrando solo in un'intimità formale. Le indovinate inquadrature in primissimo piano danno un tocco tra l'erotico e lo spot pubblicitario e i collegamenti con la carta stampata servono per descrivere il passo dei tempi. La Méril riesce a essere abbastanza naturale nei momenti familiari; Leroy non sembra a suo agio sia come recitazione, né adatto al ruolo.
MEMORABILE: Le mani lavate insieme; I dischi; I trucchi per non farsi scoprire.
Jean-Luc Godard HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Disponibile in edizione dvd dal 17/02/2012 per Rhv:
DATI TECNICI
* Lingue Italiano , Francese
* Sottotitoli Italiano n/u
* Schermo 1.33:1
* Audio Dolby Digital 2.0 Mono
HomevideoXtron • 23/01/13 20:42 Servizio caffè - 2231 interventi
Ottimo come sempre il dvd RHV
Audio italiano e francese
Sottotitoli in italiano
Formato video 1.33:1 Fullscreen
Durata 1h31m24s
Extra Galleria fotografica, trailer, intervista a Macha Meril
Note Libretto di 8 pagine