Un professore a tutto gas - Film (1963)

Sèguito di Un prof. fra le nuvole, ne ripete un po' la trama, restandone inferiore, spostando l'evento-sport dal basket al football americano ("rugby" nel doppiaggio, il che all'epoca rendeva la cosa più comprensibile). Parte molto bene (divertente riunione al Pentagono e esilarante documentario-spot sull'uso della "volma"), poi cala, ha un picco colla partita (notevole l'ultima azione, in stile uomo-Michelin), scivola poi nel processo finale. Grande Wynn, mentre la bionda Olson è la classica casalinga positiva dello spettacolo USA.

Molto più divertente del suo predecessore e con un ritmo maggiore, nonostante una sceneggiatura senza una vera trama ma che mette insieme più situazioni privilegiando nella prima parte le scaramucce casalinghe del protagonista e solo nella seconda si sofferma davvero sui suoi esperimenti. Azzeccate le scene della partita a football, più fantasiose della loro controparte nel basket del primo capitolo. MacMurray è ottimo con un bel cast di caratteristi attorno. Non male.

Disney conferma l'impronta slapstick vecchio stile del primo episodio, con personaggi dalla perenne espressione sbigottita che paiono caricature uscite dal pennello di Norman Rockwell per la copertina del “Saturday Evening Post”. Anche il professore resta con la testa fra le nuvole, anzi, stavolta s'ingegna proprio per quelle. Le vicende sgangherate procedono così facili, tra equivoci, bisticci coniugali e nuove invenzioni sostenute da effetti congrui a un target di ragazzi. Un clima ripetitivo e senza pretese che non va molto oltre la comicità generata da botti e capriole.