Un feu d'artifice improvisé - Corto (1905)

Sei ribaldi teppisti circondano un vecchio ubriaco con giochi pirotecnici facendogli paura fino a fare esplodere lui stesso. I fuochi d'artificio sono di grande effetto così come è buona la resa acrobatica dello spavento del protagonista. Ma la storia è un po' misera, e ciò che colpisce maggiormente è la bizzarra coreografia della teppa attorno alla sua vittima.

Nonostante l'ingegnosità del crudele scherzo, questo corto di Mèliès non mi ha comunicato grandi emozioni. A parte lo spettacolo pirotecnico, nei 3 minuti di girato non c'è molto altro. In ogni caso i fan del grande Mèliès apprezzeranno di sicuro.

Gli sbalzi d’umore all’interno di uno stesso cortometraggio non sono rari in Méliès, ma in questo caso si fanno particolarmente marcati: l’inizio da comica innocua (il vecchio ubriacone che corteggia respinto una donna) prepara ad uno scherzo crudele – nonchè attualissimo nella sua gratuità - con un gruppo di teppisti che fa saltare in aria il poveraccio con fuochi d’artificio. Buoni l’effetto esplosivo attraverso il fumo che satura l’intero set e l’idea dei balordi che verso il finale guardano alla macchina da presa.

Un vecchio barbone (un homeless diremmo oggi) si addormenta in mezzo ad una strada e viene preso di mira da un gruppo soggetti poco raccomandabili. C’è un occhio cinico e incattivito di Georges Méliès in questo cortometraggio unito al sempre grande gusto estetico dell’immagine e dei trucchi (in questo caso i fuochi d’artificio con cui viene bersagliato il malcapitato). Questa volta però la storia non intriga più di tanto.

Curioso cortometraggio di Méliès (tre minuti) che non sfrutta i consueti meccanismi, ma ci presenta una tranche de vie, nella quale gli "effetti" non sono illusionistici, ma sono in linea con il titolo. Quel che colpisce di più, però, sono i curiosi movimenti della banda dei giovinastri, che ha movenze quasi da balletto. Discreto.

La storia è quella di uno scherzo pirotecnico (a dir poco crudele) perpetrato ai danni di un povero vecchietto. Tutto il corto è centrato sullo stupore e sulla paura del vecchietto che si vede arrivare fuochi d'artificio da ogni parte. Non molto a dire il vero quindi, ma rimane di positivo l'idea simpatica e una resa sufficiente degli effetti speciali.