Macbeth - Film (1948)

Macbeth
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Titolo originale: Macbeth
Anno: 1948
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: E non "McBeth" o "Mac beth".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/02/10 DAL BENEMERITO FLAGRANZA
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flagranza 15/04/10 18:08 - 72 commenti

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I soliti guai finanziari obbligano Welles a girare questa riduzione su schermo del Macbeth in Spagna, con pochissimi soldi. Ovviamente l'artista fa di necessità virtù e gli scenari di carone e i costumi e trucchi appiccicati con l'adesivo sono funzionali ad una messinscena tenebrosissima che permettono di rendere memorabile questo film che non trova nella perfezione la sua forza ma nell'umore fosco. Welles truccato sembra quasi un tartaro...

Belfagor 10/06/10 09:24 - 2690 commenti

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L'ascesa e la caduta di Macbeth sono immerse in un'atmosfera nebbiosa e tempestosa, come se si trattasse di un incubo dai contorni non definiti. Ideata per mascherare la povertà delle scene, la scomparsa della dimensione spaziale consente di esprimere una morale universale: il Macbeth di Welles diventa così una metafora degli orrori del XX secolo. Il film è impregnato da un tragico fatalismo, con le tre streghe che ricordano le Parche. Teatrale fino al midollo, da vedere in lingua originale.
MEMORABILE: L'incontro con le tre streghe.

Nando 21/06/10 02:45 - 3814 commenti

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Una pellicola torbida e funerea realizzata con mezzi di fortuna raccattati in giro. Nonostante ciò si evidenzia una grande figura tragica che cerca di prevalere davanti ai suoi cruenti avversari. Welles è memorabile e coadiuvato da interpreti decorosi realizza un film da annali!

Giùan 17/02/12 13:20 - 4559 commenti

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Sì può definirla la meno riuscita delle sue tre trasposizioni Shakeaspeariane solo avendo come metro di misura per Welles il Capolavoro. Un decennio dopo l'allestimento teatrale "all nigger" di Voodoo Macbeth, Orson imbarbarisce ancor più il suo Re scozzese, facendone un succube delle teorie del potere, dominato dai propri impulsi di distruzione e predestinato alla morte. L'ottimizzazione del risibile budget Republic, con conseguente enfatizzazione degli effetti teatrali, è al solito da antologia. O'Herlihy, qui Macduff, sarebbe stato il Crusoe di Bunuel.
MEMORABILE: La bruma; I costumi; Il nero/grigio/bianco della fotografia di Russell.

Cotola 27/10/15 20:07 - 9043 commenti

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Welles riesce ancora una volta a fare di necessità virtù, sfruttando le scarnissime (e fintissime) ma incredibilmente efficaci scenografie per creare un'ottima riduzione in celluloide tratta dal grande drammaturgo inglese. La figura di Macbeth assume una grandiosa tragicità, grazie alla bella prova del regista. Eccellente la fotografia di Russell. E' comunque il meno bello dei film wellsiani-shakespiriani ma solo poiché gli altri due erano dei capolavori assoluti. E comunque sia chiaro: trattasi di pellicola dai notevoli risultati.
MEMORABILE: Le tre streghe. L'ambientazione brumosa.

Pinhead80 17/04/16 13:46 - 4759 commenti

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Questa è la dimostrazione di come si possa fare un grandissimo film con pochissimi mezzi. Il Macbeth di Welles è fatto di recitazione, carne e sangue. Il protagonista si porta sulle spalle il peso del film come quello della colpa che lo affligge nel dramma. Le mani lorde di sangue di Macbeth e della sua Lady impregnano l'intera pellicola che è, come il dramma Shakespeariano, continuamente pervaso da un'aurea malefica. Giù il cappello di fronte a cotanta bellezza.
MEMORABILE: Le allucinazioni visive e uditive di Macbeth.

Graf 3/09/16 21:31 - 708 commenti

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Una rappresentazione della tragedia shakespeariana tra fondali di cartone che aprono abissali scorci sulla spelonca infernale; lo spazio “psicologico” del re omicida Macbeth che sfonda le quinte teatrali per conquistare le immensità di un cielo tenebroso, rosso di sangue e nero della caligine della scelleratezza. Orson Welles grandioso testimone del concetto del potere umano come mysterium iniquitatis che appartiene, in realtà, al Principe di questo mondo. Stile barocco perciò film complesso, composito, ricco di prospettive e di grande veemenza visiva.
MEMORABILE: La superba interpretazione di Orson Welles.

Daniela 17/04/17 21:04 - 12662 commenti

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Girato in poche settimane e con pochi soldi, fa di necessità virtù: la mancanza di mezzi si traduce in scenografie scarne, stilizzate, che non nascondono la loro falsa natura, come illusorie sono le profezie fatte a Macbeth che lo spingono a tradire il suo re. Nella sua prima trasposizione shakespeariana, tragedia dell'ambizione e del senso di colpa, Welles mette a punto quell'approccio "barbarico" ed espressionista che lo condurrà ai due capolavori successivi. Anche se Nolan è una Lady Macbeth efficace, la presenza scenica di Welles è tale da mettere in ombra tutti gli altri interpreti.

Von Leppe 23/07/18 18:20 - 1262 commenti

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Divertente ricostruzione della Scozia in questo adattamento del Macbeth: arcaica, grigia e rocciosa. Il castello dov'è ambientata la vicenda sembra più un insieme di rocce e caverne gocciolanti acqua, dove si muove folle il protagonista. Welles si sbizzarrisce anche nei costumi che indossa, mentre gli altri personaggi sono abbigliati in maniera scozzese più convenzionale. Ottime le streghe e l'atmosfera celtica.

Reeves 28/09/23 09:32 - 2214 commenti

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Quando fu presentato al festival del cinema di Venezia i critici italiani lo accusarono di sensazionalismo e di essere troppo barocco. In realtà è uno straordinario adattamento di Shakespeare completamente al di fuori degli schemi, e si giova anche di una performance interpretativa da parte di Orson Welles che ha pochi eguali nelle trasposizioni shakesperiane al cinema.

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  • Curiosità Columbo • 2/11/10 15:22
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Il figlio di Macduff è interpretato dalla figlia di Welles, Christopher Welles.
  • Discussione Raremirko • 24/10/18 22:09
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Notevole a livello figurativo, conta su grandi interpretazioni (sempre ottimo Welles, bene anche O'Herlihy) ma, e non è un difetto, risulta essere comunque un film cupo e difficile, dotato di un'atmosfera tutta sua, meritorio di più visioni.


    Tra le migliori riduzioni filmiche relative all'opera di Shakespeare, è da non perdere; saggio l'averne voluto limitare il minutaggio a soli 80 minuti.


    Certo che fa rabbia, per dire, sapere che per i Cinepanettoni i soldi ci son sempre, ed invece il mitico Welles dovette sudarsi moolti suoi film, non riuscendo neanche a finirne alcuni...