Tre donne: 03. L'automobile - Film (1971)

Tre donne: 03. L'automobile
Locandina Tre donne: 03. L'automobile - Film (1971)
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Anno: 1971
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Tre donne: 03. L'automobile

Note: Terzo dei tre film televisivi della serie "Tre Donne". Il primo era "Tre donne - La sciantosa" (1971).

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Tutti i commenti e le recensioni di Tre donne: 03. L'automobile

TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/03/11 DAL BENEMERITO GURU
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Guru 30/03/11 20:56 - 348 commenti

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Gli anni 70', il boom dell'automobile... per una donna (dopo anni di duro lavoro con il sesso maschile) possederla rappresenta un grande senso di libertà e la rivincita contro la solitudine. La malinconica interpretazione della "Anna" nazionale, proiettata in una realtà che sfugge al suo controllo, non è adeguata al suo carisma e non è tagliata sulle sue potenzialità. Questo terzo film per la televisione chiude il ciclo dedicato alle donne e disegna (senza approfondire) la personalità di un'esistenza come tante.

Stefania 1/04/11 16:01 - 1599 commenti

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L'infatuazione per la motorizzazione (leggi: modernità, progresso, emancipazione...), contamina la prostituta Anna, come contamina la sua Roma, fino a ieri provincia, che ora vuole sentirsi metropoli, ma che della dimensione metropolitana non fa che scimmiottare gli aspetti più estrinseci e deteriori. Così come Anna vuole, disperatamente, sentirsi una donna libera, una "signora", non una vecchia lupa... La disillusione è di Anna, ed è di Roma, ma solo Anna ne sente l'amarezza, sola sul ciglio di quella strada rimbombante di clacson. Una donna e una città, due vecchie lupe allo sbando... Bello.

Lucius 5/04/13 19:22 - 3029 commenti

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Una pellicola che se non fosse stato per la Magnani sarebbe passata inosservata. L'attrice italiana per eccellenza riesce ad ipnotizzare lo spettatore, catalizzandone l'attenzione già dall'entrata in scena. Un ruolo difficile, quello di una ex prostituta alle prese col proprio passato e una ricerca personale di "redenzione"; un soggetto che si concatena con quella che si potrebbe definire la filosofia dell'automobile. Un sogno che si trasformerà in realtà non modificando però le aspettative della realtà stessa. Regia discreta.

Rufus68 16/08/18 10:06 - 4009 commenti

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Sottovalutato, forse perché televisivo. Il finale è parecchio sbrigativo; la prima parte, invece, oltre a registrare un'Italia impazzita nel caos del consumismo (un bersaglio facile), ritrae con forza la solitudine di una donna ossessionata dal desiderio piccolo borghese e dalla voglia di evasione (la gita in Spagna) cui fa da contraltare Giggetto, altro perdente senza radici. I soliloqui della Magnani e i duetti con Caprioli, apparentemente svagati, svelano tale fondo amaro. Inutile dire che i due sono attori eccezionali.

Minitina80 29/07/20 07:32 - 3232 commenti

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Siamo agli inizi degli anni Settanta e il possesso di un’automobile doveva significare qualcosa di importante, in grado di dare nuova linfa e una maggiore emancipazione a una donna che inizia a fare i conti con sé stessa. Inutile dire quanto il film si regga sulle spalle della Magnani, le cui molteplici sfaccettature di attrice riescono a trasmettere sensazioni differenti, dalla malinconia alla risata. A tratti sembra una sua celebrazione, nei momenti in cui viene ripresa a passeggio per Roma. Se andiamo a stringere, però, il film è ben poca cosa.

Noodles 26/09/21 16:00 - 2801 commenti

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Film che, pur essendo incentrato fondamentalmente su un unico tema, ha un buon ritmo e buone incursioni nel dramma. Il tema dell'uomo e l'automobile è trattato in tutti i suoi lati tramite la protagonista, dapprima entusiasta dell'acquisto di una macchina che poi creerà solo danni. Anna Magnani, sempre straordinaria interprete, qui è anche circondata da un'aura di fascino. Ottimo anche l'apporto di Vittorio Caprioli. Guardando il traffico e gli automobilisti, la Magnani alla fine esclama: "Siamo diventati tutti matti qui". Viene da chiedere cosa avrebbe detto del 2000. Un buon film.

Silvia75 10/06/23 11:01 - 188 commenti

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Una donna sulla cinquantina decide di prendere lezioni di guida da un vecchio amico a corto di soldi. La macchina diventa il centro dei suoi interessi ma anche il simbolo di una società in trasformazione e deterioramento. Tutto il film è incentrato sulla sempre bravissima Anna Magnani. Vittorio Caprioli le fa da simpatica spalla. Un film TV abbastanza singolare e interessante.

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  • Discussione Squash • 19/09/14 07:26
    Galoppino - 186 interventi
    Non male l'idea di mettere la voce della magnani fuori campo per far capire cosa lei sta pensando.
  • Musiche Lucius • 6/11/16 00:18
    Scrivano - 9052 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:



    Ultima modifica: 6/11/16 08:03 da Zender
  • Curiosità Fedemelis • 27/10/19 07:01
    Servizio caffè - 2212 interventi
    Il giornale dove Anna Mastronardi (Magnani) legge l'annuncio per una macchina usata è del 6 novembre 1970.
    Il titolo "Uccide tre sorelle" si riferisce ad un fatto di cronaca avvenuto a Roma in zona Prenestina.

    Nel giornale anche un riferimento all'incontro di Coppa di Campioni tra l'Atletico Madrid e Cagliari del 5/11/1970 e terminato 3-0.