L'omicidio di una giovane conoscente costringe una psicologa dall'esistenza apparentemente perfetta a rimettere in discussione le proprie certezze, in particolare quelle relative al marito. Sono davvero tante le verità non dette in questa avvincente fiction che mescola più registri (il thriller, il dramma familiare e quello giudiziario) e la cui riuscita deve ripartirsi equamente tra qualità della scrittura e ottime prove attoriali: la Kidman (sempre splendida) e Grant perfetti nel trasmettere ansie, ambiguità e insicurezze, il contorno è impeccabile e la De Angelis buca lo schermo.
MEMORABILE: Il nudo integrale della De Angelis; Gli interrogatori della polizia; La testimonianza della Kidman in tribunale.
L'aspetto solleticante di questa serie è il merito di saper instillare il dubbio. Chi può avere massacrato il cranio della desnuda De Angelis? Tutti i personaggi coinvolti in questo dramma familiare sono papabili e, dunque, il ritmo è ben scandito. La fotografia, i costumi e gli ambienti dell'upper class newyorkese sono curatissimi, Kidman splendida, Sutherland una garanzia e Grant, dal punto di vista interpretativo, lo si apprezza più ora che in passato. Interessanti anche i vari temi trattati senza risultare pedanti.
Mini-serie inappuntabile dal punto di vista formale e realizzata con soluzioni ottimali per generare un'alta carica di suspense. Le sei puntate si divorano, nell'ansia di conoscere gli sviluppi di una vicenda ricca di mistero, in grado di generare dubbi e ribaltare continuamente i sospetti. Alla fine però si resta parzialmente delusi, oltre che perplessi per la scarsa attendibilità complessiva del copione.
Una agiata famiglia newkorkese con lei psicologa, lui oncologo pediatrico, il figlio studente in una scuola esclusiva. Sembra tutto perfetto fino a quanto un delitto manda in frantumi ogni certezza... Per buona parte della durata, una visione resa avvincente dall'abilità con cui lo spettatore viene portato a sospettare di questo o quel personaggio ma la conclusione, non all'altezza delle aspettative, è spia di una certa inconsistenza di fondo che fa dubitare si sia trattato più di fumo che d'arrosto. Comunque impeccabile la confezione e valida la prestazione del pregevole cast.
MEMORABILE: In negativo: certe fasi processuali, d'effetto ma estremamente inattentibili, incidono negativamente sulla valutazione.
La classica famiglia perfetta viene a sgretolarsi dopo l'omicidio di una giovane donna che sembra essere entrata da poco nella sfera delle conoscenze di lei. Bugie e torbidi inganni verranno a galla in un crescendo di emozioni. Miniserie molto interessante che si avvale della magistrale interpretazione di tutto il cast e di una sceneggiatura solida capace di tenere con il fiato sospeso fino alla fine. Sicuramente meglio i primi quattro episodi, che scorrono a suon di colpi di scena, mentre gli ultimi due, se pur apprezzabili, alla lunga risultano farraginosi causa stile procedurale.
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MusicheHuck finn • 15/01/21 12:21 Galoppino - 553 interventi
La canzone della sigla è una versione del celebre brano del 1931 Dream a little dream of me interpretata dalla protagonista Nicole Kidman. Si può ascoltare qui.